Campanella: "Non si giochi |col diritto alla salute" - Live Sicilia

Campanella: “Non si giochi |col diritto alla salute”

Il senatore di Un'altra Europa per Tsipras: "Preoccupato dalle parole dette da Cardinale a Livesicilia".

PALERMO – “Sono molto preoccupato per le parole espresse dal vicepresidente del Consiglio superiore di Sanità, ma di certo non lasceremo che nessun giochetto politico metta a rischio il diritto alla salute dei cittadini”. Lo dichiara in una nota il senatore di Un’Altra Europa con Tsipras, Francesco Campanella, a proposito dell’intervista rilasciata da Adelfio Elio Cardinale al quotidiano online LiveSicilia.

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Queste parole non sono certo mie, si leggono nella Costituzione Italiana. Non soltanto – aggiunge Campanella – il ministro Lorenzin ha sovvertito questo principio costituente alla base del diritto alla Salute degli italiani, ma adesso il vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, Adelfio Elio Cardinale, anticipa in un’intervista al quotidiano online che si sta lavorando a una proposta di modifica del codice penale che tuteli la figura del medico, riducendo i tempi di prescrizione e pensando addirittura di addebitare l’onere della prova al paziente e non allo specialista, come avviene finora”.

“Come se non bastasse – sottolinea ancora il senatore di Altra Europa – il fatto che grazie al decreto Lorenzin i cittadini dovranno sborsare di tasca propria le somme necessarie a una lunghissima lista di esami specialistici, adesso il Consiglio superiore immagina che in un futuro il paziente dovrà essere completamente assoggettato al volere del medico. Non è certo questo, il diritto alla salute che avevano immaginato i padri costituenti per gli italiani. E non è così che si mette al centro il benessere dell’indigente. Pensino a un serio piano di risanamento della Sanità, fatta di carenze strutturali e sprechi non certo dettati da indagini diagnostiche approfondite. E non facciano pagare il conto salatissimo a chi in ospedale non va certo per divertirsi”.


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