PALERMO – Avanti sulla riforma delle Province e sui commissari dei Liberi consorzi che saranno scelti tra i dirigenti Generali della Regione, tutto fermo sulle nomine dei manager della sanità. Il centrodestra siciliano si riunisce e prova a mettere da parte le tensioni delle ultime settimane. Seduti attorno al tavolo richiesto da Forza Italia, lunedì, nella sede degli azzurri a Palermo, i partiti che sostengono il governo di Renato Schifani all’Ars per due ore hanno cercato più le ragioni dello stare insieme invece di calcare la mano sui dossier che possono rappresentare possibili cause di divisioni. Concordia, ma non al 100%, sulle Province, mentre il tema dei manager della sanità è rimasto il convitato di pietra.
La riforma delle Province
Al centro dell’incontro l’addio ai Liberi consorzi e all’elezione di secondo grado voluti dal governo Crocetta: i presenti hanno concordato sulla necessità di andare avanti sulla reintroduzione dell’elezione diretta dei vertici degli enti, nonostante la cautela di diversi presenti rispetto al provvedimento atteso da Roma che dovrà prima di tutto mandare in soffitta la legge Delrio. Il passaggio a livello nazionale resta la condizione primaria per portare avanti la riforma a Sala d’Ercole. In attesa dell’ombrello romano, il ddl già approvato in prima Commissione andrà avanti all’Ars ma dovrà superare l’esame della commissione Bilancio. In quella occasione si aprirà il capitolo dei costi. La riforma, infatti, rispetto al disegno di legge di partenza, ha visto lievitare il numero di consiglieri e assessori provinciali previsti e il governo dovrà presentare le coperture finanziarie.
Le divisioni sulla data del voto per le Province
Restano, inoltre, le distanze tra le varie anime della maggioranza sull’eventuale data del voto. Fratelli d’Italia preferirebbe l’election day che unirebbe Provinciali ed Europee in primavera, mentre alcuni alleati vorrebbero scindere le due date. Ha tentato di mediare la Dc: nel caso in cui Roma dovesse riunire nello stesso giorno le Europee e le Amministrative previste in alcune grandi città anche la Sicilia dovrebbe adeguarsi, “ma in caso contrario – è stato il ragionamento esposto da Totò Cuffaro al tavolo – l’Isola potrebbe considerarsi libera da vincoli di date”. Ci sarà tempo per riaprire il file. Sul campo resta l’intesa, raggiunta nel corso di una riunione definita da più parti “serena”, riguardo ai nuovi commissariamenti per sei ex Province: una presa d’atto, più che altro, dal momento che un emendamento approvato all’Ars nel mese di giugno prevede che saranno soltanto i dirigenti della Regione in servizio a guidare gli enti. Ok anche alla nomina dei presidenti dei Consorzi universitari. I nomi, in entrambi i casi, arriveranno in settimana da parte del governo. A fare da collante della coalizione, inoltre, è l’impegno a fare presto anche sulla riforma dei Consorzi di bonifica e sui termovalorizzatori che dovranno sorgere sui due versanti della Sicilia: occidentale e orientale.
Sanità banco di prova della maggioranza
Rinviata la discussione più attesa: quella sulle nomine nella sanità regionale. In ottobre scadranno i mandati dei commissari di Aziende sanitarie e ospedaliere e il governo dovrà mettere mano al puzzle. La questione nelle scorse settimane ha causato più di una frizione con la Lega e l’Mpa rispetto agli elenchi degli idonei agli incarichi, e anche gli altri partiti della coalizione sono alla finestra. Per questo motivo al tavolo di lunedì pomeriggio si è deciso di sorvolare su una vicenda che rappresenterà il vero banco di prova per la maggioranza nelle prossime settimane, con l’incrocio pericoloso della Finanziaria da approvare entro fine anno. A surriscaldare ulteriormente il clima anche il piano di riordino della rete ospedaliera studiato nelle scorse settimane dall’assessorato alla Salute. A piazza Ottavio Ziino, sede dell’assessorato, si sta pensando di eliminare i reparti ‘doppioni’ negli ospedali vicini. Sul punto la Lega, con il presidente della commissione Salute dell’Ars Giuseppe Laccoto, ha già chiesto il confronto in Parlamento.
I presenti al tavolo del centrodestra
Al vertice, oltre ai padroni di casa – il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso e il coordinatore dei giovani azzurri per la Sicilia occidentale Fabrizio Tantillo – c’erano anche i due coordinatori regionali di FdI: Salvo Pogliese e Giampiero Cannella. Per la Lega la segretaria regionale ed europarlamentare Annalisa Tardino, e la capogruppo all’Ars Marianna Caronia. Dc presente con Cuffaro e con il capogruppo a Sala d’Ercole Carmelo Pace, mentre per l’Mpa c’era Fabio Mancuso. Noi moderati ha ‘schierato’ il vicecoordinatore regionale Valerio Barrale e il collega di partito Antonello Antinoro che è componente del direttivo nazionale della formazione di Maurizio Lupi.
*aggiornamento ore 15:02
Caruso: “Nessun contrasto sulla sanità”
“Leggo con stupore sulla stampa odierna di presunti disaccordi all’interno della maggioranza in merito alle nomine dei vertici delle aziende sanitarie siciliane. Sono stupito perché dell’argomento non si è nemmeno discusso ieri nel corso dell’incontro fra i segretari dei partiti di maggioranza e perché per sua natura e per scelta politica del Presidente della Regione questo argomento è fra quelli dove gli unici criteri di riferimento sono quelli della competenza e dell’esperienza in un settore chiave per la vita dei siciliani”. Lo dice il coordinatore degli azzurri in Sicilia, Marcello Caruso, commentando le ricostruzioni dell’incontro. “Su questi criteri si baserà la scelta del Presidente e della Giunta, nei tempi già stabiliti e cioè entro al fine di ottobre – aggiunge -. E’ un tema su cui il Presidente Schifani ha preso precisi impegni con gli elettori che intende rispettare mantenendoli al centro della sua agenda politica e amministrativa. Nel corso dell’incontro di ieri, né il primo né l’ultimo fra i partiti che sostengono il Governo regionale, sono stati tanti i temi sul tappeto, soprattutto in vista della ripresa dell’attività parlamentare all’Ars, dove arriveranno tante riforme importanti e tanti provvedimenti utili per il rilancio dell’economia nella nostra isola, fra tutti il tema dei rifiuti e del rilancio dei termovalorizzatori, la riforma dei Consorzi di bonifica, la prossima legge finanziaria e ovviamente il rilancio degli enti intermedi in vista del ritorno dell’elezione diretta dei presidenti delle Province”.
Caruso poi conclude: “Come è normale che sia all’interno di una coalizione, su questi temi vi è stato un dibattito ed un confronto fra idee e proposte che arriveranno a sintesi grazie al lavoro del Governo regionale, del Presidente e dei suoi Assessori. Certamente però, nessuna divisione su un tema come quello delle nomine nella Sanità, cui non si è nemmeno fatto accenno.”