Vetrina sfondata con una Fiat 500 |Il colpo da Plo Pli in viale Lazio - Live Sicilia

Vetrina sfondata con una Fiat 500 |Il colpo da Plo Pli in viale Lazio

Commenti

    Magari fuori contesto, ma voglio scriverlo.
    Ieri “mattina” (circa le ore 3) rientravo in città da un banchetto di nozze. Guidare con la famiglia a quell’ora è una cosa che non faccio quasi mai.
    Mi immetto a Trabia.
    Avete presente l’anarchia alla guida più “pura”? Gente che “volava” a velocità folli, un tizio mi ha superato sulle destra quasi in via Oreto.
    Il meglio sulle strade cittadine, niente precedenze, niente limiti di velocità, alla cala in tre si sfidavano….C era d’avere paura….
    Logicamente niente VV-UU, Carabinieri, Polizia ecc.
    Avete presente fuga da New York? Città abbandonata. Anarchia. Certo che si permettono il lusso di spaccare in pieno centro…

    ormai va di moda sfondare le vetrine con qualunque cosa, mancano solo I carri armati, mi chiedo se non sia il caso di utilizzare le forze nato a Palermo, ormai senza controllo su nessun fronte, tranne quello che permette di fare cassa

    italiani brava gente. quando sentite dire prima gli italiani pensate a questo genere di italiani e vomitate

    In piena notte, qualche anno fa, luna piena, ore 2:30 smart grigio-nera ferma davanti al negozio, traversa via Malaspina (via Puccini), ladro scardina infisso con vetrata, provocando un fracasso che riecheggia lungo tutta la via, il ladro a volto scoperto entra in parruccheria, porta via in più tempi i cassetti della cassa e altri cassetti di attrezzi per parruccheria, per non farsi riconoscere dai balconi uno dei due ladri, longilineo e altezza fuori dalla norma (cestista?) porta in testa la refurtiva, poi la macchinetta, posteggiata in doppia fila davanti al negozio, procede indisturbata, fa il giro e si immette in via Notarbartolo, procedendo in direzione via Libertà. Cronaca di un comune furto in piena notte, con tanta di strade illuminate e tanto di finestre aperte per non soccombere al caldo torrido dell’estate. Se ci fosse un sistema di video-telecamere diffuso capillarmente, quartiere dopo quartiere, si abbatterebbero drasticamente queste e altre mangiatoie… (furti di motociclette, di auto, spaccio di droga, estorsioni, rapine, ecc.). Ci vogliono le video-telecamere gestite dai Commissariati di Polizia zonali e dalle Caserme di Carabinieri. Non dimenticherò mai questo episodio che mi ha terrorizzata, lasciandomi immobile alla finestra, con cuore che batteva a mille e la voce soffocata. Paralizzata per la paura e per quel primo saccheggio cui ho assistito nella mia giovane vita.

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Nella vicenda salta subito anche all'occhio di un profano intanto qualsiasi presupposto per ipotizzare il resto di sequestro: la ONG e quindi le persone a bordo potevano andare dove volevano. Il sequestro si verifica quando non si può andare da nessuna parte perché un altro soggetto te lo impedisce Andiamo all'altra fattispecie di reato ossia rifiuto di atti d'ufficio. La frittata va rovesciata in toto. Salvini avrebbe potuto essere perseguito se non avesse seguito la legge che non permette l'approdo di soggetti in modo clandestino. Questi i fatti tutto il testo e' aria fritta. Le incongruenze della giustizia italiana: gli stessi fatti a Catania non hanno dato luogo ad alcun procedimento penale; il ministro Lamorgese ha adottato più volte il comportamento di Salvini ma non é mai stato perseguito. Cosa si vuole di più: se questa non é politica mi si dica che é diritto. Bisogna avere proprio la faccia tosta. AVANTI CON LA RIFORMA CHE NON SE NE PUÒ PIÙ MAGARI ADOTTANDO IL COMMONLAW ALL'INGLESE.

Dare nuove risorse umane a un Corpo ormai vecchio, stanco e demotivato è senza dubbio necessario e migliorativo. Ma anche assumendo 1000 agenti non risolverebbe il problema incendi: oltre la perniciosa inadempienza dei comuni verso chi ha abbandonato i propri fondi o la mala giustizia verso gli allevatori, bisogna innanzitutto acculturare le genti iniziando dalle istituzioni, statali in primis e via via tutte le altre.

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