L’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Michele Cimino, ha firmato il decreto che dà il via, per il 3 settembre prossimo, con alcune modifiche, al calendario venatorio della stagione 2009/2010, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 18 del 24 aprile scorso. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha diffidato la Regione siciliana, nelle persone del presidente Raffaele Lombardo e dell’assessore Cimino, ad autorizzare l’apertura della stagione venatoria, in mancanza del pieno recepimento di quanto disposto dal Tar della Sicilia con la sentenza del 17 luglio scorso.
Il calendario venatorio 2009/2010, approvato lo scorso 15 aprile, è stato infatti sospeso dal Tar Sicilia, su richiesta di Enpa, Lav e Legambiente,”poiché in palese violazione di quanto previsto dalla legge 157/1992 e dai pareri dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale) in materia di prelievo venatorio”.
Il decreto emanato dall’Assessorato, secondo l’associazione, ha accolto i rilievi dei giudici amministrativi, ”ma solo limitatamente al divieto di caccia lungo le rotte di migrazione”.
L’assessore Michele Cimino, intanto, dichiara che “nell’attesa che diventino operativi i piani di gestione dei ‘Siti siciliani Natura 2000’, già approvati dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente abbiamo trovato il giusto compromesso, con le associazioni ed i comuni coinvolti, per la definizione del calendario. Le modifiche al precedente decreto rispondono alla necessità di salvaguardare ulteriormente alcune specie”.
Rispetto al precedente provvedimento, in adempimento dell’ordinanza del Tar di Palermo, l’attività venatoria 2009-2010, lungo le rotte di migrazione è vietata nelle aree dei parchi, riserve, oasi naturali, oasi di protezione e rifugio della fauna, nelle aree demaniali e fondi chiusi (indicati nel calendario venatorio pubblicato nella gurs).
Nell’attesa dell’adozione dei piani di gestione, secondo le disposizioni ministeriali, nelle zone di protezione speciale (Zps) che ricadono nelle rotte di migrazione, la caccia sarà consentita a partire dall’1 ottobre. Altre modifiche sono state stabilite in alcuni dei 23 ambiti territoriali di caccia siciliani: nell’ambito dell’area Palermo3 (Ustica) si potrà cacciare dal 20 settembre (fermo restando le limitazioni ministeriali previste per le aree Zps; anche nell’ambito di Trapani4 (Pantelleria) l’attività sarà consentita dal 20 settembre; nell’ambito di Trapani3 (Isole Egadi) sarà possibile cacciare, invece, a partire dall’1 ottobre.
Nei territori dei comuni di Valledolmo (Palermo) e Mazzarino (Caltanissetta) è vietato l’uso del furetto.