Si passeggia per via Roma e si ammirano i lampioni in stile liberty, gli alberi, la fauna palermitana tra bancarelle e negozi, le piccole e deliziose traversine che conducono dritte al cuore della città, in una zona sempre più in auge tra i giovani e in continuo rinnovo. Ma se si fa attenzione, si possono scorgere altri particolari: spazzatura agli angoli, macchine in doppia fila, cattivi odori. E poi si arriva in via Divisi, che porta a piazza Rivoluzione, e davanti la rosticceria “Teomondo” trovi un camion dell’AMAP che pompa via dalla strada un lago di liquami.
“Queste operazioni momentanee non servono a nulla. E non sono convenienti per le finanze della città”, dichiara il consigliere comunale del Pd Rosario Filoramo a Livesicilia. Il consigliere qualche giorno fa ha denunciato tramite comunicato lo stato di degrado in cui versano alcuni tombini del centro storico, con fogne del tutto esplose “Il danno è strutturale, dunque serve un intervento strutturale”. Via Divisi è decisamente l’emblema di questo disastro: non erano nemmeno le undici di questa mattina, quando degli operatori AMAP hanno finito l’operazione per cui sono stati inviati. “Ma per risolvere il problema si deve scavare, e noi adesso non abbiamo le autorizzazioni”, dichiarano a Livesicilia “Adesso è più o meno asciutto, ma domani la situazione sarà di nuovo così”.
L’AMAP ha rilasciato un comunicato nella giornata di martedì, spiegando che avrebbe disposto le verifiche in via Divisi, ma che per la fognatura della zona di Piazza dell’Olivella “l’occlusione riguarda un ramo fognario privato e pertanto occorre una precisa richiesta da parte dell’utente per poter intervenire. Per effettuare l’intervento si è in attesa che lo stesso esegua il relativo pagamento”.
“Si aspettano che il privato si faccia carico delle spese di un intervento che l’AMAP dovrebbe garantire senza se e senza ma: il privato è responsabile solo fino al pozzetto d’ispezione”, replica Filoramo a Livesicilia “La norma in modo inequivocabile definisce questi rami fognari pubblici: solo in caso di nuova edificazione e conseguente allaccio sono a carico dei privati, che ne pagano la realizzazione per poi cederli al patrimonio comunale e quindi all’AMAP gestore della rete fognaria”. Ma intanto in via Divisi, solo ad un’ora dall’intervento della società che gestisce la rete fognaria, i tombini che stanno all’angolo con via Maestri d’Acqua traboccano, e i liquami si riversano per strada. Tutti i commercianti della zona sono afflitti e arrabbiati, ripuliscono da soli la strada per permettere il passaggio e parlano con i residenti affacciati alle finestre: alcuni anziani sono costretti a rimanere in casa perché la strada è inagibile e non possono raggiungere via Roma, ed anche i residenti di via Maestri d’Acqua non sostengono più la puzza continua e nauseante che si diffonde.
Come se non bastasse, l’esplosione della fogna ha provocato un cortocircuito e non vi è luce la sera: i residenti denunciano prostitute e ubriachi che nelle notti turbano la loro quiete. “Ho concordato, insieme al presidente della Commissione urbanistica, la convocazione dei dirigenti AMAP e del settore manutenzione del Comune, per affrontare questo tema”, dice Filoramo, nella speranza che si risolva al più presto un problema che colpisce non soltanto la vivibilità della zona per i residenti, ma anche la salute e l’economia della città stessa”.