PALERMO – Tra strafalcioni, marce indietro, polemiche, la manovra va avanti piano, pianissimo. E il meglio (o il peggio) deve ancora arrivare. Oggi la seduta è stata immediatamente sospesa per dare spazio a una infuocata conferenza dei capigruppo che ha portato allo stralcio di un contestatissimo articolo: quello che prevedeva le norme sul pubblico impiego e sui prepensionamenti (col recupero della ‘pre-Fornero’). L’articolo, nonostante l’opposizione del presidente Crocetta verrà rispedito in prima commissione.
Subito dopo, però, tra i deputati è emerso un altro dubbio. Dalle conseguenze assai più incisive. La copertura finanziaria della norma non sarebbe affatto certa. Così, ecco la corsa in piazza Principe di Camporeale per un colloquio col Commissario dello Stato Carmelo Aronica. E il prefetto avrebbe confermato i dubbi di tanti parlamentari. Il governo avrebbe inserito tra le coperture le somme legate alle norme impugnate dal commissario dello Stato in occasione della prima Finanziaria. Somme che il governo avrebbe dovuto destinare unicamente al Fondo per gli equilibri di bilancio.
Al ritorno in Aula, Crocetta ha minimizzato, parlando della necessità di operare una riscrittura tecnica che passasse da qualche taglio (forse anche sull’articolo 27, l’ex tabella h) e da un nuovo mutuo da 40 milioni. Una riscrittura da portare a termine già stanotte, visto che questo articolo è alla base di tutta la Finanziaria il cui esame dovrà partire già domani alle 10.
Ma non sono mancati altri dispiaceri, oggi, per il governo. La maggioranza che lo sostiene, infatti, è mancata ad esempio di fronte a un emendamento della deputata grillina Ciancio che ha chiesto di abbassare (da 150 a 100 euro) la quota per prendere parte alle selezioni per le aspiranti guide turistiche. E non solo. Crolla tra imbarazzanti scivoloni uno degli articoli che doveva rappresentare un fiore all’occhiello della manovra: quello sul contributo di solidarietà alle pensioni. Le tabelle portate in Aula dal governo, infatti, presentavano persino degli errori di calcolo. E gli stessi esponenti della maggioranza hanno consigliato al governo di desistere, e di accantonare per il momento l’articolo. Messo da parte. Come tutti quelli che prevedevano una spesa. E che al momento non sono “esaminabili” in assenza di una copertura finanziaria certa.
Così, Sala d’Ercole è stata costretta a esaminare solo gli articoli che non prevedevano nuove uscite. Approvati così solo 8 articoli (che sia aggiungono agli 11 approvati ieri). Via libera all’articolo sulle Partecipate (crea l’Ufficio per le liquidazioni e il bacino unico dei lavoratori), quello che abolisce la licenza sulla trebbiatura, quello riguardante Riscossione Sicilia (il cui cda viene esonerato dalle norme sulla spending review ma che dovrà garantire l’apertura degli sportelli nelle sedi decentrate), sì anche alla soppressione e liquidazione dell’Iridas, alla norma che consente a Irfis di erogare somme a favore delle imprese siciliane, alle norme sui “contratti di filiera”, all’articolo che prevede un Fondo di rotazione destinato a Teatri, Fondazioni e manifestazioni di interesse culturale, alla già citata norma che istituisce l’albo degli operatori delle professioni turistiche.
Soppresso infine l’articolo 17, grazie a un emendamento soppressivo del capogruppo Ncd Nino D’Asero. La norma riguardava la convenzione tra Regione e Agenzia delle entrate per la velocizzazione nel pagamento delle tasse automobilistiche. Si riparte domattina. Ma il governo dovrà dimostrare, prima, di avere trovato i soldi per “tenere in piedi” la manovra.
LA DIRETTA DELLA SEDUTA
23.47 Ardizzone: “Non ci sono le condizioni per continuare. Aula rinviata domani alle dieci”.
23.45 Secondo Cracolici, l’articolo 39, che prevede l’obbligo della pubblicazione dei bilanci delle società sui giornali cartacei, presenta delle evidenti incongruenze: “Consiglio al governo di prendersi sette, otto ore di tempo per studiare meglio i commi”.
23.40 Approvato l’articolo 38 che abolisce la licenza sulla trebbiatura.
23.39 Scontro in Aula tra il presidente dell’Ars Ardizzone e il presidente della commissione bilancio Dina. Quest’ultimo chiede che si affronti l’articolo 36 che, secondo il parlamentare, fa implicitamente riferimento alla Seus. Secondo Ardizzone però nessun chiaro riferimento alla Seus è previsto nella norma, che ormai è da considerare stralciata.
23.36 Si passa all’articolo 38 che prevede l’abolizione della licenza sulla trebbiaturia.
23.33 Il governo scivola anche su un subemendamento che obbliga Riscossione Sicilia a garantire la fruibilità delle sedi decentrate. Il subemendamento passa nonostante il parere contrario dell’esecutivo. Approvato poi l’intero articolo 37.
23.25 Alongi: “Chi gestisce e quanto costa il sistema informatico di Serit?”
23.16 Raia: “In questa società negli anni sono stati affidati centinaia di incarichi di ogni tipo a tanti professionisti. Anche per questo la società oggi è in queste difficoltà. Il presidente dice che vuole aprire gli sportelli nei territori per più giorni? Non è previsto in nessuna delibera”.
23.12 Crocetta: “Com’è possibile che Riscossione Sicilia sia l’unico gabelliere al mondo che sia in passivo? Il presidente della società non ha alcuna intenzione di chiudere gli sportelli, a fronte della disponibilità dei Comuni di fornire i locali”.
23.08 Polemiche sulla chiusura di alcuni sportelli dell’Agenzia delle entrate. Agnello: “Riscossione Sicilia manterrà in vita sportelli in varie città aperti due giorni a settimana piuttosto che cinque”.
23.02 Ciaccio (M5S): “Questa norma prevede l’esclusione del presidente e del cda dalla spending review, e secondo me questo articolo va soppresso”.
22.59 L’articolo 37 prevede norme sulla società Riscossione Sicilia.
22.54 Tornano in prima commissione gli articoli 35 e 36. Prevedevano, tra le altre cose, l’obbligo di pensionamento per chi ha raggiunto i requisiti anagrafici e la possibilità di operare selezioni tra il personale interno per coprire “ruoli intermedi”.
22.50 Approvato l’articolo 34 sulle partecipate, una norma che prevede, tra le altre cose, l’ufficio unico per le liquidazioni e il bacino per i lavoratori delle società partecipate.
22.20 Secondo il deputato Pd Rinaldi, con questa norma si sancisce il licenziamento di molti lavoratori delle società partecipate.
22.11 Passa un emendamento che potrebbe aprire il bacino dei lavoratori anche ai tanti ex interinali di Multiservizi che hanno visto riconosciuto il diritto alla riassunzione.
21.56 Crocetta: “Questa per me è una delle norme più importante della Finanziaria. Finora a impedire lo scioglimento delle partecipate è stata la presenza dei lavoratori nelle società. Noi con questa norma faremo l’albo speciale dei lavoratori”.
21.55 D’Asero: “Su questo argomento dovremmo fermarci. Invito l’Aula a votare il mio emendamento soppressivo”.
21.53 L’articolo 34 riguarda le società partecipate.
21.52 Accantonato ovviamente il discusso articolo 32 sulla copertura finanziaria, si passa all’articolo 33 che prevede la soppressione e la liquidazione dell’Iridas. Approvato anche questo.
21.51 L’articolo 31 riguarda la possibilità che Irfis possa erogare somme a favore delle imprese siciliane. Approvato.
21.42 Approvato l’articolo 29. Accantonato l’articolo 30, sull’impiego dei fondi inutilizzati dell’Ircac, perché “troppo complesso”, ha spiegato il presidente della commissione bilancio Nino Dina.
21.39 L’articolo 29 riguarda la promozione dei cosiddetti “contratti di filiera”.
21.35 Approvato l’articolo 28.
21.34 Crocetta: “Questo Fondo va a coprire i buchi lasciati dal passato. Noi vogliamo assumerci questa responsabilità, è strano che non lo faccia chi ha condiviso quelle scelte politiche in passato”.
21.31 Greco (Pds): “Prima di dare soldi ai Teatri voglio sapere quanti soldi diamo ai direttori d’orchestra e ai direttori amministrativi”.
21.29 Si passa all’esame dell’articolo 29 che prevede un Fondo di rotazione destinato a Teatri, Fondazioni e manifestazioni di interesse culturale.
21.26 L’articolo 23 viene quindi accantonato. Così come il 25, che riguarda i lavoratori ex Pirelli, il 26 che prevede un accordo transattivo della Regione e ovviamente il 27, l’ex tabella h.
21.22 Prende la parola il presidente Crocetta: “Intanto prendiamo atto che le pensioni d’oro ci sono. Poi, se c’è qualcuno che le vuole difendere, va benissimo. Poi andate voi di fronte ai media nazionali a spiegare che in Sicilia non ci siano privilegio. Il governo adesso cercherà una sintesi e verrà domani con una nuova tabella”.
21.21 Il capogruppo del Pd Gucciardi: “C’è qualche dubbio tecnico sui calcoli. In effetti penso che un accantonamento in vista dell’Aula di domani sia necessario”.
21.17 Picciolo (Drs): “Questa è una tabella da accantonare, perché sbagliata. Anche nella sua essenza matematica”.
21.13 Cordaro (Cantiere popolare): “Il diritto alla pensione non è un diritto disponibile, ma indisponibile. Si tratta di diritti quesiti. Rischiamo una doppia incostituzionalità: quello di applicare una doppia tassazione e di destinare il prelievo delle pensioni a finalità diverse dalle pensioni. E non si può fare. Come per l’articolo 24, questa norma va inviata in commissione”.
21.10 Ioppolo (Lista Musumeci): “In questa norma ci sono degli errori macroscopici”.
21.05 Leanza (Articolo 4): “Se l’obiettivo è quello di raggiungere i cinque milioni di entrate, basta sistemare la tabella. Certo, non è un problema di decimali… Chiedo l’accantonamento dell’articolo”.
21.03 Cascio (Articolo 4): “Io vorrei tanto votarlo questo provvedimento. Ma non posso votare in questo modo. Vorrei che qualcuno mi chiarisca questi numeri”.
21.00 Ciaccio (Movimento cinque stelle): “I conti vanno rifatti. Sono sbagliati”.
20.52 Cracolici: “Questa norma prevede una disparità di trattamento tra un pensionato della Regione e un pensionato con lo stesso reddito e residente nella stessa città che non sia un pensionato della Regione. L’intento però non era quello di colpire le pensioni d’oro? Qui stiamo colpendo le pensioni di nylon, quelle che hanno un valore di duemila euro netti”.
20.45 Cancelleri (Movimento cinque stelle): “Noi appoggeremo questo provvedimento, in linea di principio. Peccato che abbiate già sbagliato i conti: avete calcolato la cifra sull’intera somma e non solo sulla parte eccedente, come prevede la norma. Ma vogliamo che un funzionario certifichi le somme e si prenda la responsabilità”.
20.40 Anche Bernadette Grasso e Vincenzo Figuccia si dice contrario alla riscrittura della norma sul contributo di solidarietà alle pensioni.
20.30 Formica: “Noi vogliamo intaccare le pensioni normali di alcune persone che hanno lavorato per tutta una vita, per racimolare 400 mila euro che poi regaliamo a qualche ente fantasma, che si mangia quei soldi, e sappiamo come…”.
20.22 Milazzo (Forza Italia): “Anche io sono contrario a questa norma”.
20.21 Crocetta: “I privilegi si combattono uno per volta”.
20.20 Greco: “Prima di toccare le pensioni, vengano tolti i privilegi della Regione”.
20.18 Si passa all’articolo 23, sul contestato contributo di solidarietà alle pensioni. Una norma riscritta rispetto a quella presentata in un primo momento dal governo.
20.16 L’articolo 22, con le misure contro la povertà e l’esclusione sociale è stato accantonato.
20.15 L’emendamento viene approvato, nonostante il parere contrario del governo. Il governo di Crocetta va quindi sotto un’altra volta. Approvato anche l’articolo 21.
20.14 Il deputato del Movimento cinque stelle Gianina Ciancio propone con un emendamento la riduzione della tassa da 150 a 100 euro. Si procede col voto segreto.
20.11 Si passa all’articolo 21, che prevede una tassa per la partecipazione all’esame di valutazione per entrare nell’albo degli operatori delle professioni turistiche.
20.10 Accantonati articoli 18, 19 e 20. Rispettavamento l’articolo sui “fondi globali”, la ricapitalizzazione della società Interporti e le norme riguardante il bacino degli ex Pip.
20.09 Soppresso l’articolo 17, grazie a un emendamento soppressivo del capogruppo Ncd Nino D’Asero. La norma riguardava la convenzione tra Regione e Agenzia delle entrate per la velocizzazione nel pagamento delle tasse automobilistiche.
20.08 Riparte l’esame dall’articolo 16. Ma viene subito accantonato.
20.07 Ardizzone: “Ripartirei dall’articolo 24. Non si può stralciare perché è già in Aula, ma lo rinviamo in prima commissione”. Scompare quindi il contestato articolo che riguardava il pubblico impiego e i prepensionamenti. Nei giorni scorsi, i sindacati avevano fortemente contestato la norma.
20.06 Prende la parola il presidente della Commissione bilancio Nino Dina: “Si potrebbe intanto procedere sugli articoli che non prevedono spesa”.
20.03 Crocetta: “Abbiamo voluto evitare l’impugnativa. E abbiamo trovato una proposta semplice: taglio lineare dell’8% delle spese. E un prestito da 40 milioni. Questa è una operazione ‘tecnica’ che dà serenità alla manovra. Poi taglieremo 26 milioni di spese”.
20.02 Riprende la seduta.
19.57 L’Aula non riprende, ma circolano le prime indiscrezioni sull’incontro tra Crocetta e il Commissario Aronica. Sarebbe stata contestata una copertura di 360 milioni di euro circa. Che andrà nel Fondo per gli equilibri di bilancio e non potrà essere usata in altro modo. Di fatto, la copertura finanziaria della manovra sarebbe dimezzata. E l’intera Finanziaria da riscrivere.
19.33 Turano (Udc): “Da due giorni aspetto di lavorare a questa manovra”.
19.32 L’Aula riprende alle 19.45.
19.30 Ardizzone riapre la seduta: “Il presidente della Regione dovrà riferire in Aula delle complesse vicende che riguardano la Finanziaria. Ha detto che arriverà tra poco. Stasera non siamo in condizioni di approvare la Finanziaria. Ma andiamo avanti col lavoro, per ripartire domattina e chiudere alle ore 13”.
19.10 Tra pochi minuti il presidente della Regione Crocetta e il presidente della commissione bilancio Dina saranno nuovamente a Palazzo dei Normanni. Sembra non arrivino buonissime notizie dall’incontro col Commissario dello Stato: il governo sarà costretto a riscrivere, pare, buona parte della manovra.
18.30 Arrivano ulteriori conferme sull’articolo riguardante i dipendenti pubblici e i prepensionamenti. Quasi certamente, insomma, l’articolo 24 verrà stralciato dalla manovra. Si attende solo il ritorno in Aula per avere conferma ufficiale.
18.05 Ancora l’Aula non è ripresa. Si attende, stando alle dichiarazioni di alcuni deputati, il “chiarimento tecnico” richiesto al Commissario dello Stato. Ma per qualcuno, la Finanziaria, così com’è, non sta in piedi.
17.30 Dal Commissario dello Stato si sono recati sia il presidente della Regione Rosario Crocetta che il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina.
17.21 I conti non tornano. La “visita” dal Commissario dello Stato sarebbe legata all’articolo 32 della manovra, quello che riguarda, appunto, la “copertura finanziaria”. E i problemi sarebbero essenzialmente due. Per farla semplice, il governo avrebbe previsto, tra le coperture, anche 360 milioni di euro impugnati da Aronica in occasione della prima finanziaria. Somme che non si potrebbero utilizzare, neppure nel regime di “competenza”. Un dubbio del resto messo nero su bianco anche dall’ufficio Bilancio dell’Ars. L’altro tema, già sollevato da tempo, anche in occasione di una seduta d’Aula, riguarda i circa 550 milioni frutto dell’accordo tra Regione e Stato. Un accordo che ha previsto la rinuncia del governo regionale ai contenziosi con l’esecutivo nazionale. Quelle somme, affidate al momento a un “accordo politico”, non sarebbero, secondo molti deputati, per nulla “certe”.
17.02 Anche in seguito alla necessità di incontrare il Commissario dello Stato, è ulteriormente slittata la seduta. Dovrebbe riprendere alle 18 e andare avanti almeno fino alla mezzanotte.
16.53 Esponenti del governo (probabilmente il ragioniere generale Pisciotta e, forse, il governatore Crocetta) insieme a deputati dell’opposizione, si sarebbero recati dal Commissario dello Stato Carmelo Aronica. Da sciogliere il nodo della copertura finanziaria, sulla quale, in conferenza dei capigruppo, molti parlamentari hanno sollevato un vero e proprio allarme.
16.40 Stando a quanto trapela dalla conferenza dei capigruppo, il contestato articolo 24 della manovra, quello riguardante il personale pubblico e i prepensionamenti, sarebbe stato stralciato dalla norma.
16.18 I motivi di scontro sarebbero legati non solo al merito, ma anche all’iter degli articoli approvati dalla commissione bilancio. “Il presidente della commissione di merito – ha detto Ardizzone durante l’infuocata conferenza dei capigruppo – ha spiegato che ad esempio l’articolo 24 non è passato da quella commissione. Non è, ci mancherebbe, un’accusa alla commissione bilancio che, approvando la norma, ha cercato una sintesi. Ma non può passare quel principio. L’articolo 24 va stralciato perché non è passato falla commissione di merito”.
16.00 Salgono i toni in conferenza dei capigruppo. Duro lo scontro dialettico tra il presidente dell’Ars e il governatore. “Adesso basta – avrebbe detto Ardizzone – lei vuole scaricare tutto sull’Assemblea, mi sono stancato. Basta con le accuse”. L’accusa riguarderebbe un contestato comma dell’articolo 12 sui Forestali. “Lei adesso – ha incalzato Ardizzone rivolgendosi a Crocetta – deve dirmi quanti sono i Forestali che ricevono indebitamente una indennità ulteriore”. “La mia – ha replicato Crocetta – ritengo sia una norma di buon senso”. Ma in conferenza dei capigruppo il clima adesso è tesissimo.
15.53 In conferenza dei capigruppo sarebbero anche stati sollevati dubbi sull’articolo 32, quello sulla “copertura finanziaria”. Alcune di quelle voci, infatti, in passato sarebbero già state oggetto dell’impugnativa del Commissario dello Stato.
15.45 Sempre più acceso il clima in conferenza dei capigruppo. Oltre all’articolo 24, le norme che i deputati vorrebbero stralciare sono diverse. Compreso un comma dell’articolo 12, quello riguardante i Forestali, che abolisce una indennità ulteriore a quei lavoratori. Per Crocetta quei soldi sono erogati a prescindere dal lavoro svolto: “E’ una cosa illegale” avrebbe protestato il governatore.
15.35 La conferenza dei capigruppo è molto accesa. Stando a quanto trapela, il presidente della Regione Crocetta starebbe provando a difendere le norme previste in Finanziaria.
15.10 Il presidente della Regione Rosario Crocetta è appena entrato in conferenza dei capigruppo. Probabile quindi un ulteriore slittamento della seduta d’Aula.
14.30 A Palazzo dei Normanni è giunto l’assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti. A minuti si attende anche l’arrivo del presidente della Regione Rosario Crocetta. Bisognerà trovare una soluzione sulle norme di materia non strettamente finanziaria. Un loro stralcio consentirebbe un’approvazione più agevole della manovra.
14.15 Tra un quarto d’ora i deputati si riuniranno in conferenza dei capigruppo. L’obiettivo è quello di stralciare dal testo le norme considerate non strettamente di natura finanziaria. Questo potrebbe alleggerire di molto la manovra e consentire un’approvazione più veloce.
13.48 Il capogruppo del Nuovo centrodestra Nino D’Asero: “È mai possibile che a fondi reperiti anche la finanziaria Ter possa pensare a spalmarli esclusivamente sulle spese fisse e non pensare al futuro? Occorre inaugurare una stagione nuova – spiega – che tenga in considerazione i nostri strumenti di sviluppo: la cultura (musei chiusi è incredibile!), ambiente a partire dai forestali che da spesa devono trasformarsi in risorsa, turismo e piccola e media impresa. Poiché la pmi è la nostra più grande scommessa per il presente e per il futuro. La certezza delle entrate erariali, se è in salute. Senza un serio sguardo a un futuro virtuoso questa nostra Isola rischia il tracollo”.
13.32 La conferenza dei capigruppo è convocata per le 14.30. L’Aula riprenderà alle 15.
13.30 Nino Dina: “Forse questo articolo non è passato dalla commissione di merito. Ma vorrei ricordare che il parere delle commissioni non sono vincolati. E quella norma ha avuto il voto positivo della commissione bilancio”.
13.28 Il presidente Ardizzone convoca una conferenza dei capigruppo. Lì si discuterà su quali altri articoli possano essere stralciati dalla norma, così come richiesto anche dalla deputata di Grande Sud Bernadette Grasso.
13.25 Diversi deputati, da Cascio a Formica e anche Cracolici, hanno chiesto di stralciare dalla manovra l’articolo 24, quello che riguarda il personale regionale e le nuove norme sulle pensioni.
13.05 Riprende la seduta.
Ieri sono passati undici sui cinquanta articoli della Finanziaria. Tra questi, quelli che prevedono i finanziamenti per i minori, i disabili e i Consorzi di bonifica. Accantonati, per il momento, invece le norme che riguardano i Forestali e le pensioni integrative. La maratona riparte, ma somiglia già a una “corsa ad ostacoli”. Ieri infatti il governo è andato sotto su un emendamento all’articolo 3, quello sul disavanzo 2013. Gli “scogli” più ardui da superare sono quelli che riguardano i Pip, le partecipate e soprattutto l’articolo 27, l’ex tabella h, sul quale sono piovuti circa 140 emendamenti.