PALERMO – Un corpo a terra, un furgone che si dà alla fuga. Chi era a bordo di quel mezzo ha proseguito la sua corsa per essere rintracciato poco dopo dalla polizia. Ma nel frattempo una giovane vita è stata spezzata, quella di Gaetana Valguarnera, che quest’anno avrebbe compiuto 30 anni. A travolgerla in pieno centro città, in via Libertà all’angolo con via Simone Cuccia, un Fiat doblò bianco guidato da un 49enne, individuato nei pressi di via Autonomia Siciliana mentre tentava di fare perdere le proprie tracce. Le manette sono scattate con l’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso per Pietro Sclafani, titolare di alcuni panifici in città. I risultati dell’alcol test hanno dato esito negativo, in base agli esami sul consumo di sostanze stupefacenti, l’uomo avrebbe invece fatto uso di droga.
La ragazza, che a settembre avrebbe dovuto sposarsi, è morta sul colpo. In base alla ricostruzione dell’Infortunistica della polizia municipale, il furgoncino si trovava sulla corsia riservata agli autobus quando l’ha investita. Tania stava attraversando la strada per recarsi al lavoro, al call center Alicos di via Filippo Cordova dove avrebbe dovuto coprire il turno dalle 10 alle 14. Lavorava nel settore dell’inbound, ovvero assistenza alla clientela per una compagnia telefonica.
Sono stati alcuni testimoni che hanno assistito all’incidente mortale a chiamare il 113 e a fornire alla polizia gli elementi che poi sono stati fondamentali per rintracciare e arrestate il pirata della strada: “Abbiamo visto che l’uomo dopo l’impatto si è fermato poco più avanti – raccontano i colleghi – ma poi è salito sul furgone ed è fuggito”. L’incidente è stato ripreso dalle telecamere di un bar. Le immagini sono state acquisite dagli agenti dell’infortunistica. Sclafani è stato trovato sprovvisto di patente, perché gli era stata sequestrata alcuni mesi fa per eccesso di velocità. Ma non solo.
Negli ultimi quattro anni il 49enne aveva ricevuto una decina di contestazioni per eccesso di velocità dalla polizia municipale di Palermo. Una, fatta dai vigili di Trapani nel 2014, gli è costata il ritiro della patente per alcuni mesi e, secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia municipale, questa mattina doveva recarsi alle 8.30 dai carabinieri per un nuovo ritiro della patente dopo l’ennesima contestazione per eccesso di velocità fatta sulla base di un autovelox.
Sarebbe stato proprio in seguito a numero di multe contestate negli ultimi quattro anni, che Sclafani aveva esaurito i punti della patente. Avrebbe dovuto presentarsi per la revisione del documento alla Motorizzazione, ma non l’ha fatto. L’iter è andato avanti e il 13 maggio la patente gli era quindi stata sospesa a tempo indeterminato. Il provvedimento doveva essergli notificato. I carabinieri erano andati a casa dell’automobilista, ma non lo hanno trovato. Questa mattina Sclafani doveva quindi presentarsi alla caserma dei militari per il ritiro, ma non l’ha fatto.
“Lo processeremo per direttissima e chiederemo una pena esemplare”, ha detto oggi il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi. L’uomo, in attesa di essere processato domattina al Tribunale di Palermo, è stato trasferito nelle camere di sicurezza della Questura per evitare una eventuale fuga.
“Siamo profondamente addolorati per la morte della giovane Tania Valguarnera, uccisa da un pirata della strada proprio mentre si recava al lavoro. Ci uniamo al dolore familiari ai quali esprimiamo la nostra vicinanza e il cordoglio dell’intera amministrazione comunale”. Lo dicono in una nota congiunta il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano.
“Già alcuni anni fa la circoscrizione deliberò a favore di un semaforo a chiamata pedonale proprio in quel tratto di strada – afferma il presidente dell’Ottava Marco Frasca Polara – per tutta risposta, gli uffici diedero parere tecnico negativo, sostenendo che questo dispositivo risultava incompatibile in quel punto di via Libertà dove confluiscono le auto provenienti da via Cuccia e da via Cordova.
“E’ bene ricordare che sul luogo dell’incidente – continua Frasca Polara – campeggia un grande cartello che riporta l’iscrizione “controllo elettronico della velocità”. Bisognerebbe sapere perchè non sia stato attivato l’autovelox e che misure l’Amminsitrazione intende adottare nell’immediato per arginare questo pericolo”.