Viadotto, Ciucci: "Non mi dimetto | Errori di progetto e di esecuzione" - Live Sicilia

Viadotto, Ciucci: “Non mi dimetto | Errori di progetto e di esecuzione”

Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci (Foto Andrea Tuttoilmondo)

"Abbiamo avviato un'inchiesta interna per cercare di trovare i responsabili. Il mio mandato è nelle mani del presidente del Consiglio Renzi e del ministro Lupi". (Foto Andrea Tuttoilmondo)

il presidente dell'anas sulla palermo-agrigento
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PALERMO – “Evidentemente c’è stato un errore. Un errore in fase di progettazione o di esecuzione. Noi abbiamo avviato un’inchiesta interna per cercare di trovare i responsabili. Non abbiamo alcuna intenzione di sovrapporci all’inchiesta delle procura di Termini Imerese con cui collaboreremo”. Lo ha detto il presidente dell’Anas Pietro Ciucci che è sul viadotto Scorciavacche, nel palermitano, dopo il cedimento di parte del piano stradale sulla Palermo-Agrigento, per verificare cosa sia avvenuto.

“Non ho intenzione di dimettermi per quanto successo qui – ha aggiunto – nei pressi del viadotto Scorciavacche. Il mio mandato è nelle mani del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro Maurizio Lupi. Il tratto di strada è stato aperto come prevedono le norme con certificato di agibilità rilasciato dal direttore dei lavori e da un collaudo provvisorio eseguito da ingegneri nominati dell’Anas. Il collaudo definitivo si fa ad opera conclusa”.

“È successa una cosa che non doveva succedere – ancora il presidente dell’Anas -. È una cosa grave, come ha detto il procuratore di Termini Imerese. Sono qui per rendermi conto di quanto è successo. La strada – ha spiegato Ciucci – verrà ripristinata dalla società che ha eseguito i lavori. Il danno è quantificato in 200 mila euro che sarà tutto a carico dell’impresa che ha eseguito l’opera. Sono stati gli stessi tecnici della ditta e i nostri dell’Anas a capire che stava franando il tratto di strada. Ho disposto la chiusura – ha sottolineato il presidente dell’Anas – sapendo che avrei fatto una brutta figura. Ne ero consapevole. Ma si dovevano tutelare i nostri utenti e non c’è stato alcun tentennamento sulla decisione da prendere. Abbiamo immediatamente contestato al Contraente Generale – ha aggiunto Ciucci – il difetto di esecuzione dell’opera e al contempo gli Uffici di Alta Sorveglianza hanno avviato tutti gli accertamenti tecnico contrattuali per la verifica delle cause del dissesto. Al termine dell’inchiesta affidata ad una commissione composta da dirigenti e da un professionista esterno esperto di geotecnica l’Anas proporrà le necessarie azioni legali e procederà al recupero del danno subito”.

“Ho detto in questi anni che sono stati stanziati sempre meno fondi per la manutenzione della statali e autostrade. Ci sono viadotti che necessitano di interventi urgenti che sono stati realizzati decine di anni fa – ha sottolineato Ciucci -. In questo ultimo periodo – ha ricordato il presidente dell’Anas – è stato stanziato un miliardo di euro attraverso le varie leggi e noi li abbiamo tradotti in 550 progetti. Certo servirebbero più risorse per mettere in sicurezza la viabilità. Il tweet di Renzi? Dice cose condivise, l’ho già detto. Noi stiamo perseguendo e individuando le responsabilità. Chi è responsabile pagherà perché così funzionano le regole. Non è esatto il tweet – ha aggiunto Ciucci – nel punto in cui dice ‘fortunatamente non è successo nulla’, perché noi abbiamo chiuso molto prima che potesse succedere qualsiasi cosa. Il 30 dicembre, pur sapendo che avrei rischiato una brutta figura, l’ho chiuso. Mi auguro – ha concluso – che entro la primavera il tratto verrà riaperto”.

Intanto Fillea, Filca e Feneal il 15 gennaio incontreranno la Bolognetta s.c.p.c per fare il punto sui lavori di ammodernamento del tratto di 24 chilometri della Palermo-Lercara Friddi. La riunione è stata convocata il 18 dicembre scorso e si terrà alle 15.30 presso gli uffici del campo base Kefala di Cefalà Diana. “Si tratta di una riunione già programmata da tempo, rientra tra gli incontri periodici per seguire l’andamento del cantiere. E’ chiaro che assume un valore importante dopo la frana che ha danneggiato il viadotto. Anche per il rilievo che la notizia ha avuto sulle cronache nazionali, in cantiere c’è preoccupazione per possibili ripercussioni sull’andamento dell’opera e i 200 lavoratori vogliono essere rassicurati che i lavori non subiranno intoppi – dichiarano i segretari provinciali di Fillea, Filca e Feneal Mario Ridulfo, Dario Cirivello e Angelo Gallo – Chiederemo di fare un punto sullo stato di avanzamento del cantiere e rappresenteremo le richieste su mensa e alloggiamenti fatte nell’ultima assemblea con i lavoratori. Fino ad oggi sull’appalto per i lavori di ammodernamento del tratto Palermo-Lercara Friddi non sono emersi particolari problemi e con l’azienda, con la quale il 14 luglio scorso abbiamo siglato il protocollo di legalità, abbiamo avuto incontri soddisfacenti”.


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