PALERMO – Senza scomodare Micheal J. Fox e la sua macchina del tempo, ancora oggi è possibile fare “ritorno” al passato. Come? La Sicilia offre tanti spunti ma, se non si vuole sbagliare, basta scegliere uno degli 11 “Borghi più belli d’Italia” presenti sull’Isola e ai quali I love Sicilia, nel numero in edicola, ha dedicato un servizio a firma di Emanuela Rotondo proponendovi una mappa delle cose da fare, da vedere e, soprattutto, da mangiare. Alla scoperta dei sapori di una volta.
A fare la parte del leone è Messina con i suoi 6 borghi (Brolo, Castelmola, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio e Savoca). Ma ci sono anche nel Catanese, Castiglione di Sicilia (nella foto), Cefalù, Gangi, Geraci Siculo (Palermo) e Sperlinga (Enna). Tutti piccoli comuni (il più popoloso è Cefalù con 13 mila abitanti, mentre Sperlinga non arriva neanche a 900 anime) che sono riusciti a conservare intatto negli anni il loro fascino arcaico e contadino riproposto oggi come eccellente via di fuga dalla città. Basta un weekend.
Tra le chicche da non perdere il settecentesco palazzo Trimarchi, a Savoca, scelto da Francis Ford Coppola per girare nel 1972 alcune scene de Il Padrino che hanno reso famoso il bar Vitelli che si trova al piano terra dell’edificio. Un piccolo borgo rinato e tirato a lucido è Montalbano Elicona, il paese che non t’aspetti. Qui, per assaporare le prelibatezze del luogo basta fermarsi in una delle tante osterie e gustare formaggi, legumi o arrosti di carni, così come formaggi, olive e allevamenti abbondano a Geraci Siculo, nelle Madonie. In questo paesino tra le montagne, il piatto tipico è sicuramente la pittrina ca fasola, castrato al sugo con la “fagiola” verde locale da provare presso la trattoria Quacinari.
Ma ciascuno degli 11 borghi nasconde sapori e colori da riscoprire. Non vi resta che seguirci in questo viaggio nel tempo.