VideoMediterraneo, protesta |dei dipendenti senza stipendio - Live Sicilia

VideoMediterraneo, protesta |dei dipendenti senza stipendio

I dipendenti dell’emittente hanno scioperato in blocco, dinanzi alla sede modicana, per il mancato pagamento di numerose mensilità.

Cielo plumbeo per gli operatori dell’informazione in provincia di Ragusa. La grave crisi economica, che sta colpendo tutti i settori produttivi, ha calato la sua mannaia su decine di giornalisti e operatori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Ormai da mesi senza stipendio e senza più prospettive per il futuro molti di loro hanno deciso di organizzare, di concerto con i sindacati, decise azioni di protesta.

In particolare, nel già asfittico quadro del giornalismo ibleo, è la vertenza dello storico gruppo “VideoMediterraneo” a tenere banco. Lo scorso 12 ottobre i dipendenti dell’emittente hanno scioperato in blocco, dinanzi alla sede modicana, per il mancato pagamento di numerose mensilità.

L’editore, Carmelo Carpentieri, a fronte delle contrazioni dei finanziamenti pubblici per l’editoria ha manifestato l’intenzione di applicare un drastico piano di rientro. Circa ventidue lavoratori, i quali attendono ancora lo stipendio in alcuni casi da più di otto mesi, rischiano il proprio posto di lavoro.

I sindacati sono subito intervenuti a sostegno dei lavoratori, i quali in questi mesi hanno continuato, pur senza stipendio, a lavorare con il consueto impegno e professionalità. I tg si sono ridotti, i programmi di approfondimento sono scomparsi e la qualità del palinsesto si è abbassata. “Stranizza – affermano dalla Cgil – che un imprenditore come Carmelo Carpentieri non sia nelle condizioni di disporre di centomila euro per dare ristoro ai lavoratori”.

Il sindacato chiede un confronto con l’editore che porti da un lato a un processo di ristrutturazione dell’azienda, ma che dall’altro eviti la mannaia dei licenziamenti. Il segretario dell’Assostampa iblea Gianni Molé è vicino ai dipendenti di VideoMediterrano e ha invocato un tavolo di concertazione in prefettura tra l’editore e i sindacati per individuare nuove soluzioni.

Stessa situazione di profonda crisi si vive nell’emittente VideoUno, nata da una costola di VideoMediterraneo. L’editore è Grazia Carpentieri, nipote dell’editore della rete modicana. Sono undici le persone, tra giornalisti e operatori, che dovranno restare a casa. Visto che l’azienda ha meno di quindici unità non scatteranno gli obblighi di concertazione sindacale e già da gennario scorso i dipendenti erano in cassa integrazione al 50% e molti non ricevono lo stipendio da marzo.

A portare solidarietà ai lavoratori dell’informazione anche il coordinatore provinciale dell’IdV Gianni Iacono, il quale in una nota ha affermato che “ é triste apprendere dalla stampa che una delle emittenti locali di punta della nostra provincia versa in una condizione economica tale da non riuscire a pagare gli stipendi al personale giornalistico e tecnico. Apprendo con preoccupazione che questa situazione si sta allargando ad altre emittenti che pagano sulla propria pelle una crisi economica senza precedenti e che diventa ancora più drammatica quando va a colpire il settore dell’informazione, elemento imprescindibile per il corretto funzionamento della democrazia.”

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