PALERMO – Due dei gioielli di Palermo sono stati aggiudicati alla società Algebris di Davide Serra, manager in passato vicino all’ex premier Matteo Renzi. Si tratta di Villa Igiea e dell’Hotel della Palme. Le due strutture ricettive, tra le più importanti del capoluogo e della Sicilia facevano parte di un gruppo di immobili inizialmente in possesso della società Acqua Marcia dell’imprenditore Francesco Bellavista Caltagirone e finiti all’asta insieme ad altri “cinque stelle” dell’Isola.
All’aggiudicazione si è arrivati lunedì, dopo altre aste andate a vuoto. Stavolta, ecco la fumata bianca: Villa Igiea va ad Algebris per un costo di 23,2 milioni di euro, mentre l’hotel Delle Palme viene aggiudicato a un prezzo di 12 milioni di euro. Prezzi più contenuti rispetto all’ultima asta andata deserta e nella quale i prezzi fissati erano stati rispettivamente di 28 e 12,6 milioni di euro. In occasione dell’ultima asta, poi, venduto anche un altro degli alberghi di Palermo: l’Exclesior è andato ad alcuni imprenditori da tempo operanti nell’Isola, di cui ancora però non si conoscono le generalità.
Fino alla fine degli anni ‘90 questi alberghi di lusso facevano parte del patrimonio del Banco di Sicilia che decide poi di vendere. Le strutture interessate sono il San Domenico di Taormina, l’Excelsior, il Villa Igiea e il Grand Hotel Des Palmes di Palermo, l’Excelsior di Catania. L’operazione economica venne conclusa nel settembre del ’98 attraverso Sgas e Itac, le società controllate dal Banco di Sicilia che gestivano l’impero alberghiero: 250 dipendenti e un fatturato di circa 36 miliardi. Gli hotel vennero acquistati dalla società Acqua marcia di Francesco Bellavista Caltagirone Il patrimonio è rimasto nelle mani di Acqua marcia, fino ai recenti guai che hanno portato l’azienda oggi in concordato preventivo. Quei gioielli, quindi, come detto, sono stati messi all’asta per coprire i debiti. Il valore è stato fissato inizialmente in 241 milioni. Fino a lunedì, sono uno degli hotel era stato venduto: il San Domenico di Taormina è andato al gruppo Statuto e presto potrebbe finire sotto il controllo di un fondo di investimenti inglese assieme ad altri hotel di lusso come il Danieli di Venezia, il Four Seasons e il Mandarin Oriental di Milano.
A questo, come detto, si aggiungono l’Excelsior, Villa Igiea e l’hotel Delle Palme. Gli ultimi due vanno quindi ad Algebris, anche se ancora non si può parlare di vendita che verrà formalmente “chiusa” alla fine di ottobre. Fino ad allora, in linea del tutto teorica, la gara potrebbe riaprirsi nel caso di un “rilancio” di altri interessati. Intanto, come detto, gli hotel sono nelle mani del Fondo di investimenti fondato e guidato da Davide Serra, manager di profilo internazionale e in anni recenti frequentatore delle Leopolde renziane, è divenuto noto anche al grande pubblico nei mesi della “campagna referendaria” nel corso della quale aveva auspicato la vittoria del “sì”, per scongiurare effetti negativi sugli investimenti in Italia. Intanto, il suo Fondo ha deciso di investire proprio in Sicilia, a Palermo, “vincendo” l’asta per i due gioielli del capoluogo.