PALERMO – Trova conferme la crisi del settore ospedaliero privato, che porta ad una nuova emergenza alla clinica Villa Serena. Il consiglio di amministrazione della struttura di viale Regione siciliana ha deliberato il licenziamento di ventotto lavoratori. Si tratta perlopiù di ausiliari addetti alle operazioni di pulizia, ma anche di amministrativi e di farmacisti.
Preoccupati i sindacati, che hanno annunciato lo stato di agitazione dopo che il cda ha comunicato loro il piano per diminuire le spese di 450mila euro all’anno. “La Serena spa attraversa un periodo di crisi economico-finanziaria determinata, partire dal 2009, dalle politiche di riduzioni dei costi adottate dall’assessorato regionale alla Salute – si legge nella nota indirizzata dall’azienda ai sindacati –. Sempre nel 2009 ha dovuto affrontare ingenti investimenti per la realizzazione delle opere e per l’acquisto delle attrezzature necessarie ad ottenere l’accreditamento definitivo quale struttura convenzionata accreditata”. Una situazione simile a molte altre realtà ospedaliere private, a Palermo ma non solo, come testimoniano le difficoltà di altre aziende del settore a Messina.
Il piano messo a punto dalla clinica prevede il licenziamento di ventidue ausiliari, i cui compiti di pulizia saranno svolti da una ditta esterna, esternalizzando il servizio. Sarà soppresso poi l’ufficio del personale, così come l’ufficio di segreteria del servizio di fisiopatologia, scompare anche la figura del farmacista. Villa Serena conta oggi su circa 140 dipendenti, la maggior parte dei quali sono infermieri, ausiliari e amministrativi.
Sono però sul piede di guerra i rappresentanti dei lavoratori. “La clinica era stata aiutata a riprendersi da una situazione difficile con i sacrifici di tutti – ricorda Vincenzo Di Prima della Uil Fpl di Palermo – per cui questa decisione dell’azienda è inaccettabile. Non siamo disponibili nemmeno a prenderla in considerazione”. Ad essere messa in discussione è la gestione amministrativa della struttura che si trova alla spalle di via Perpignano a ridosso della circonvallazione. “La decisione di tagliare il personale nonostante le entrate non cambino è sbagliata – prosegue Di Prima –, non si possono scaricare sui lavoratori colpe altrui”. Lo stesso rappresentante della Uil lancia quindi un appello: “Chiediamo che venga rivisto immediatamente il piano di licenziamenti”. Sulla stessa linea anche le altre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Ugl che hanno scritto ad Adele Panciera, presidente della Serena spa, per chiedere un passo indietro dell’azienda. Nei prossimi giorni proprietà e sindacati dovrebbero incontrarsi, ma all’orizzonte le nuvole sulla testa dei lavoratori restano cariche di pioggia.