È una semplice squadra di serie B - non illudiamoci. Questi del city non sono venuti a Palermo per buttare soldi, ma per guadagnare negli investimenti. Secondo il mio pensiero, per andare in serie A, sarebbe stato meglio vendere la società all' ex presidente della Roma, Ballotta.
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Grazie all'on.le Romano per le parole d'incoraggiamento avute nei confronti del presidente Schifani. Certa stampa potrebbe fare a meno di celebrare ancora il sig. Prodi e Pecoraro Scanio ed in genere tutta la sx. palla al piede della Sicilia ed Italia tutta.
Grande affetto per le vittime del " MELI" ma non capisco xchè tirare in ballo ancora il sig. " io il sindaco lo so fare. Se ne stia a Bruxelles, non sentiamo per nulla la sua mancanza, tutt'altro
Premetto che i veri responsabili di questo disastro sono soltanto due Bigon e De Sanctis! Due che n hanno sbagliato tutto in sede di mercato e anche di più nonostante la società avesse messo a loro disposizione più soldi di tutte le società di B . Su Dionisi dico che si è rivelato un allenatore poco adatto alla piazza per lui meglio poco le società e mini città , ma la cosa più grave che si è rivelato un allenatore tecnicamente non preparato . Allenatore in grandissima confusione mentale riesce davvero a tirare fuori il peggio da questa squadra che già dallo scorso anno ne conoscevamo i limiti molto evidenti. Sul gesto al tifoso dico che e davvero penoso che uno che fino ad oggi ha sbagliato tutto,non ne azzecca una , ma soprattutto non vince mai invece di chiedere scusa ha questa reazione.. Fossi nel tifoso non accetterei neanche le eventuali scuse e forse valuterei se fare altro compresa azione legale. Dionisi sia più umile ..
Forza Presidente. Avanti così. E le Province per la Democrazia. Vada Avanti.
Dici benissimo Sottile, il primo step in assoluto è quello di giuste figure professionali in rapporto ai pazienti da assistere. Secondo step da perseguire è quello che le figure professionali impegnate nella sanità devono fare il giusto lavoro, perché alle volte tante volte ci sono fannulloni a ricoprire i posti di lavoro nel SSN. Terzo step è quello dell’informazione, in quanto pazienti ignoranti non capiscono le varie figure e i loro compiti da svolgere quindi fanno confusione nell’additare il parente o semplicemente lamentarsi verso figure professionali che hanno svolto il massimo del proprio lavoro. Quarto step, sempre nel combattere l’ignoranza del paziente, far capire che è ospite di una struttura pubblica ma non significa che la paragoni a casa sua, quindi vige il rispetto delle regole e della parità tra i pazienti assistiti. Quinto step lo aggiungo io, ci vuole l’educazione dei pazienti verso le figure professionali che svolgono il proprio lavoro al di sopra delle loro competenze.
Ovviamente sono compiti dell’azienda far rispettare le regole, ma quando ci sono veri lavoratori che fanno la differenza possono riuscire a far rispettare le regole, ma devono essere solo eccezioni e non abitudini, quindi chi di competenza è giusto che provveda al più presto almeno esaudendo il primo step, il più necessario.
Il SSN e quindi chi di dovere ha il compito di provvedere al più presto a giuste piante organiche del personale in servizio facendo le giuste assunzioni sulle figure mancanti per una corretta proporzione tra personale sanitario in servizio e pazienti da assistere, per evitare alibi ai fannulloni su carichi di lavoro o sentirgli dire “u pisci feti sempri da testa” o meglio “u pisci ‘ncumenza a fetiri sempri da testa”.
I primi a sbracciarsi devono essere chi hanno potere e competenza in materia ovviamente
Ovviamente dopo tutto ciò, non può avere più alibi nemmeno il SSN nel non sapere o volere provvedere a tale problematica per migliorare veramente la sanità pubblica