Violenza tra tifoserie del Paternò e Modica, sanzioni - Live Sicilia

Calcio, violenza tra le tifoserie di Paternò e Modica: denunce e sanzioni

Le tensioni prima della partita di domenica 19 novembre
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CATANIA – Violenza tra le tifoserie di Paternò e Modica: i carabinieri della Compagnia di Paternò, in occasione della gara del campionato di eccellenza che si è svolta domenica 19 novembre sono stati impegnati in servizi preordinati lo stadio. I militari hanno denunciato tre tifosi paternesi, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, perchè responsabili di porto di armi od oggetti atti ad offendere, resistenza ed occultamento della targa dei propri motoveicoli.

I controlli prima della partita

L’incontro di calcio, che si prospettava già a rischio per via del gemellaggio della tifoseria organizzata paternese con la tifoseria ragusana, notoriamente rivale di quella modicana, è stato animato più dagli eventi occorsi fuori dal campo che dalle prestazioni sportive.

Già nel primo pomeriggio, infatti, durante l’arrivo del pullman della squadra ospite, alcuni tifosi paternesi hanno lanciato alcuni sassi che hanno colpito e distrutto due finestrini del pullman della squadra ospite. Solo per una fortunata coincidenza, la sassaiola non ha causato feriti.

Poco dopo i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Paternò, impiegati nelle operazioni di “bonifica” del tragitto che da lì a poco avrebbe percorso quello stesso il pullman, hanno intercettato in via Arti e Mestieri tre scooter con la targa occultata, con a bordo tre giovani sicuramente malintenzionati che, alla vista dei Carabinieri, si sono dati alla fuga.

L’inseguimento e le denunce

Dopo un breve inseguimento, i Carabinieri hanno bloccato i tre motoveicoli, e hanno perquisito i giovani a bordo, che avevano in tasca dei passamontagna e tutti erano armati di bastoni che, molto probabilmente, volevano adoperare contro la tifoseria ospite.

A seguito dei controlli, sono scattate denunce e anche sanzioni per le violazioni al codice della strada, per oltre 2.500 euro: tutti e tre i ragazzi a bordo degli scooter erano senza casco, e uno di loro era anche privo di patente poiché mai conseguita e sprovvisto della carta di circolazione del mezzo.

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