PALERMO – Alla fine quella fascia è finita sul braccio sinistro del più esperto e con più campionati di A sulle spalle. Roberto Vitiello da Torre del Greco classe ’83, parla da leader del gruppo pieno zeppo di giovani che il Palermo presenta quest’anno ai nastri di partenza di quello che può considerarsi il più complicato avvio degli ultimi anni nella massima serie. Vitiello però, dall’alto della sua esperienza, non fa drammi e in sala stampa afferma: “Siamo consapevoli che arriviamo da una stagione come quella scorsa e sappiamo che ci sarà da sacrificarci. Ne verremo fuori solo da squadra. Col Sassuolo abbiamo tenuto la gara in piedi fino all’ultimo e penso che può accadere di tutto e anche il pubblico ha percepito il nostro cuore. Potremo fare sicuramente meglio ma domenica abbiamo dato tutto quello che potevamo”.
Tornando proprio sulla prestazione contro i neroverdi il difensore ha ammesso: “Ci hanno schiacciati nel primo tempo ma abbiamo concesso sempre il giusto. Il rammarico è aver preso gol su calcio piazzato perché li avevamo limitati bene. Dovremo essere bravi a sfruttare anche noi gli episodi. La nostra gara – ha proseguito Vitiello – è stata di grande sacrificio soffrendo contro una delle squadre più in forma del campionato, resta il fatto che abbiamo sofferto e giocato da squadra”.
La fascia di capitano è stato il giusto coronamento per le ormai quattro stagioni in rosanero, Vitiello la pensa così: “Ringrazio il presidente, l’allenatore e la squadra per la fiducia. Quest’anno sarà particolare perché dovremo lottare con un gruppo molto giovane e ci saranno tanti momenti da dover gestire bene. Ringrazio i miei compagni più esperti che mi aiutano nella gestione del gruppo durante la settimana”.
Sul fronte mercato, con i possibili arrivi di nuovi profili a centrocampo e in attacco, il nuovo capitano rosanero preferisce sorvolare: “Il presidente, il direttore e l’allenatore possono rispondere a questa domanda perché hanno affermato che questa squadra è incompleta. Ben vengano i rinforzi ma per il rispetto nei confronti dei miei compagni che in ogni allenamento cercano di migliorarsi non credo sia giusto parlarne”.
Sul giovane portiere Posavec e le pressioni da parte del pubblico: “Josip ha alle spalle un anno di esperienza e ha avuto un maestro come Sorrentino che gli ha insegnato i trucchi del mestiere. Sicignano poi è molto bravo come preparatore. Sta crescendo e abbiamo fiducia in lui. Sul fatto che ci diano per spacciato non fa sicuramente piacere essere considerati gli ultimi ma noi vogliamo ribaltare questa idea che il tifoso può avere di noi dimostrandolo sul campo”.
Sulla sua nuova posizione da centrale e il prossimo avversario, l’Inter di De Boer, infine il pensiero di Vitiello: “Mi sto trovando a mio agio nonostante si lavori più di copertura e si possa essere meno aggressivi da centrali. L’Inter è una big del nostro campionato e per affrontare un avversario così ci vuole qualcosa in più rispetto alle altre gare. Sarà un match complicato”.