"Vittima anche io come Nicoletta | Con l'omicidio non c'entro" - Live Sicilia

“Vittima anche io come Nicoletta | Con l’omicidio non c’entro”

Carmelo Bonetta (foto da Facebook)

Margareta Buffa, sottoposta a fermo dai carabinieri, si discolpa. E accusa.

Marsala
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2 min di lettura

MARSALA (TRAPANI) – “Io non c’entro nulla con l’omicidio di Nicoletta Indelicato. Anch’io sono stata vittima di Carmelo Bonetta”. Lo ha dichiarato, oggi, nell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari di Marsala Riccardo Alcamo, la 29enne di origine romena Margareta Buffa, sottoposta a fermo dai carabinieri all’alba di mercoledì insieme a Carmelo Bonetta, 34 anni, originario di Termini Imerese (Pa), per omicidio e soppressione di cadavere. Buffa, quindi, scarica tutte le responsabilità del delitto su Bonetta, che ha confessato l’omicidio di Nicoletta, 25 anni, anche lei romena adottata da una coppia marsalese, nel primo interrogatorio condotto da carabinieri e pm. Interrogatorio nel corso del quale, la notte tra martedì e mercoledì, Bonetta ha detto dove era il cadavere. E cioè in un vigneto di contrada Sant’Onofrio, a circa sette chilometri nell’entroterra del centro di Marsala.

Davanti al gip, presenti il procuratore Vincenzo Pantaleo e il sostituto Anna Cecilia Maria Sessa, nonché gli avvocati difensori Natale Pietrafitta e Marcella Buttitta, Buffa ha, inoltre, affermato di non essere la fidanzata di Bonetta.

Dopo essersi avvalsa della facoltà di non rispondere nel primo interrogatorio davanti a pm e carabinieri, Buffa, davanti al gip, ha parlato per oltre due ore, ricostruendo i fatti accaduti la notte tra sabato e domenica scorsi, quando intorno all’una fu uccisa Nicoletta. Pare che la ricostruzione dei movimenti (prima in un bar del centro di Marsala e poi in auto verso contrada Sant’Onofrio) fatta dalla Buffa coincida, a grandi linee, con quella del Bonetta, ma diverge su particolari fondamentali. Margareta, infatti, ha dichiarato che Bonetta gli aveva detto che si sarebbe nascosto nel bagagliaio della sua auto, una Lancia Y, soltanto per “fare uno scherzo”, ma poi è uscito e ha accoltellato e dato fuoco a Nicoletta, mentre lei era sotto choc per quello che stava accadendo. E quindi non era svenuta, come aveva detto in una prima fase agli inquirenti, prima di chiudersi nel silenzio. (ANSA).

 


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