PALERMO – Alle 10:15 del 4 agosto il corpo di Viviana Parisi giaceva già nei presi del traliccio dove sarebbe stato ritrovato l’8 agosto successivo. E accanto a lei non c’era il piccolo Gioele.
Sono i risultati a cui è giunta la Procura di Patti visionando i fotogrammi delle immagini dei droni utilizzati per le ricerche. Il procuratore Angelo Cavallo lo scorso 13 agosto ha incaricato un geologo forense, esperto dei luoghi, di analizzare migliaia di fotogrammi. Il materiale è stato trasmesso ai pm dai vigili del fuoco il 18 e 19 agosto.
Le immagini dei droni
“Dopo una prima elaborazione ed ingrandimento – dicono dalla Procura – il consulente verificava che già alle ore 10:15 circa del mattino del 4 agosto 2020, era visibile ai piedi del traliccio il corpo di Viviana Parisi, verosimilmente nella identica posizione in cui qualche giorno dopo veniva ritrovato. Quanto al piccolo Gioele, è attualmente in corso l’elaborazione da parte del consulente di questa Procura delle migliaia di ulteriori fotogrammi ripresi dai droni dei vigili del fuoco nei giorni delle ricerche (oltre 16.000). Al momento, ad un primo studio dei fotogrammi consultati, non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre”.
Gioele non era accanto alla madre
Dunque se madre e figlio sono morti nello stesso posto allora il corpo di Gioele è stato poi spostato, magari trascinato dagli animali. Oppure madre e figlia sono morti in momenti e luoghi diversi. Sul decesso del piccolo le ipotesi sono tre: è stato ucciso dalla madre, è morto nell’incidente in galleria o è stato assalito dagli animali.
I satelliti
La Procura ha anche acquisito le immagini del sistema satellitare europeo “Costellazione Copernicus”, senza risultati utili. Nel frattempo il gruppo di esperti nominati dalla Procura si arricchisce con il nome del professore Massimo Picozzi, noto docente di psichiatria nelle Università di Parma e Bocconi di Milano. Dovrà valutare lo stato di salute mentale e psicologico di Vinana Parisi alla luce della documentazione medica.
L’autopsia
Domani sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul piccolo Gioele. Saranno nominati, in particolare, Daniela Sapienza, professore associato di Medicina Legale del’Università di Messina, medico legale; Elvira Ventura Spagnolo, medico legale; Stefano Vanin, professore associato di zoologia a Genova, entomologo; Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, in servizio all’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri”, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi; Rita Lorenzini, in servizio nello stesso istituto zooprofilattico, zoologa ed genetista esperta in materia di fauna selvatica; Roberta Somma, geologa forense dell’Università di Messina, esperta nell’analisi di terreni e resti umani in essi conservati.
“Carenze nelle ricerche”
Il marito di Viviana e papà del piccolo Gioele, Daniele Mondello, ha presentato un esposto in Procura. Chiede di valutare eventuali ritardi e omissioni nella macchina dei soccorsi. Secondo l’avvocato Pietro Venuti, ci sono state troppe carenze.
Viviana e il bambino sono stati visti l’ultima volta il 3 agosto dopo l’incidente in galleria lungo l’autostrada Messina Palermo. La mamma è stata ritrovata l’8 agosto e il piccolo il 18 agosto. I droni però hanno filmato il corpo della madre sotto il traliccio già alle 10:15 del 4 agosto.
“Indagini complese”
“Non è mai stata data, né avrebbe mai potuto essere espressa da questo ufficio – si legge in una nota della Procura – alcuna indicazione di probabilità su ipotesi da escludere o privilegiare, nemmeno nel momento iniziale delle indagini. Le ricerche delle vittime, su tempistica e modalità, sono state coordinate dagli organi competenti, diversi da questa Procura, e sono rimaste ben distinte dalle attività investigative giudiziarie finalizzate alla ricostruzione dell’intera vicenda. Complesse indagini sono ancora in corso, allo stato, nei confronti di ignoti per i delitti di omicidio e sequestro di persona e sono tuttora coperte da segreto istruttorio”.