"Viviana mai lasciata sola. Basta giudizi, dobbiamo trovarla" - Live Sicilia

“Viviana mai lasciata da sola| Basta giudizi, dobbiamo trovarla”

Viviana Parisi col marito, Daniele Mondello
Quinto giorno di ricerche e di angoscia per la famiglia della dj e del piccolo Gioele. "Le critiche fanno soffrire ancora di più"
IL MISTERO NEL MESSINESE
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3 min di lettura

MESSINA – E’ il quinto giorno di ricerche per trovare Viviana Parisi e il piccolo Gioele, il quinto giorno d’angoscia e paura per amici e familiari della dj torinese svanita nel nulla a Caronia insieme al bimbo di 4 anni lunedì mattina. La speranza non si spegne, anche in seguito alle varie segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine dai comuni del Messinese, ma fino ad adesso non ci sono stati riscontri oggettivi. “Siamo distrutti, sempre più preoccupati – dicono i parenti di Viviana – più il tempo passa, più aumenta la nostra sofferenza, ma andiamo avanti. Dobbiamo trovarli”.

I familiari della 43enne parlano di un dolore che cresce anche in seguito “a critiche e giudizi da parte della gente”, specialmente dopo il video-appello del marito della donna scomparsa, Daniele Mondello. (GUARDA IL VIDEO) “La gente non può capire quello che stiamo vivendo sulla nostra pelle – dice la cugina del dj, Maria – non può nemmeno minimamente immedesimarsi nell’incubo che ci ha inghiottito. Ciò nonostante, è facile sbilanciarsi, criticare, puntare il dito contro una persona che sta soffrendo e che ha usato quelle parole perché probabilmente Viviana è disorientata e molto spaventata”.

Viviana con Gioele

La famiglia della 43enne, sin dall’inizio, non ha infatti mai creduto all’ipotesi dell’allontanamento volontario, come oggi ha ribadito la cognata, Mariella Mondello: “Mia cognata è in stato confusionale e vaga, non è stata rapita, non aveva problemi con mio fratello o con qualcuno di noi. Crediamo sia solo spaventata. Non è stata molto bene nel periodo dei lockdown, lo so perché è stata anche a casa mia ed ho visto che aveva paura ed era depressa”. E a ribadirlo è proprio la cugina, che aggiunge: Siamo stanchi di deduzioni e giudizi, soprattutto nei confronti di Daniele, attaccato sui social da chi ha interpretato male le sue parole. C’è chi parla di violenza e alimenta sospetti, ma non sa nulla, né conosce lui e Viviana, da sempre una coppia unitissima, sia nella vita quotidiana che nel lavoro. In quel video dice alla moglie che ‘non le succederà niente’ perché vuole tranquillizzarla, specie dopo il duro periodo che ha passato. Confermo che Viviana aveva subito un forte stress nella fase della quarantena, ma non l’abbiamo mai lasciata da sola. Aveva paura anche per Gioele. E sappiamo che pure adesso ne ha. E infatti gli avvistamenti segnalati parlano di una donna disorientata, che cammina a testa bassa e dall’aria trasandata. Noi crediamo stia vagando da qualche parte e soffriamo tantissimo sia per lei che per Gioele”.

Una delle foto diffuse dai familiari

L’avvistamento più credibile, secondo la famiglia, è quello arrivato da Giardini Naxos, vicino Taormina: “Chi ha notato quella donna e quel bambino ha fornito dettagli riconducibili a Viviana e Gioele. Stiamo chiedendo a più persone possibili di diffondere le loro foto e di non abbassare la guardia, specie in quella zona. Chiediamo soltanto questo, non giudizi o ulteriore sofferenza, non ne abbiamo bisogno. Chi conosce Daniele, Viviana e Gioele sa che si tratta di una famiglia amorevole. E d’altronde – aggiunge Maria – anche i video pubblicati sui social testimoniano come il bambino fosse presente anche mentre Daniele lavorava. Non si tratta di un padre che mette da parte i propri cari, ma di un padre distrutto per quello che sta succedendo”.

Le ricerche

Nel frattempo le ricerche proseguono a tutto campo. La zona di Caronia viene tuttora battuta palmo a palmo e le ispezioni si vanno man mano estendendo, come è già successo ieri nella zona di Barcellona Pozzo di Gotto. “Stiamo indagando coordinati dalla Procura, focalizzando la nostra attenzione insieme alle altre forze dell’ordine su Caronia e i paesi limitrofi dove è stata trovata l’auto della donna, e stiamo sentendo tutti i familiari, gli amici e i conoscenti anche per ricostruire possibili movimenti, eventuali moventi e l’attuale quadro psicologico della donna – ha spiegato il capo della squadra mobile di Messina, Antonio Sfameni – . Un altro fronte è quello dedicato alla verifica delle eventuali segnalazioni sulla presenza della donna e del bambino in diversi comuni. Per quel che riguarda le segnalazioni, al momento le abbiamo verificate tutte ma non abbiamo avuto riscontri oggettivi”.


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