PALERMO – Botta e riposta tra centrosinistra e centrodestra sulle politiche per il Sud e sull’alleanza con la Lega. A criticare il patto con il Carroccio è stato stamattina il candidato premier del centrosinistra Pierluigi Bersani, ma anche il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Pronta la risposta di Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, che ha accusato Bersani diavere penalizzato il Mezzogiorno da ministro, e di Pippo Fallica, che ha rispedito al mittente le accuse di Crocetta.
“La Sicilia sicuramente non si difende facendo l’alleanza con la Lega nord. La scelta di Grande sud, scontata da tempo, e Mpa di sostenere Berlusconi coincide con l’apparentamento di tante liste con quella della Lega. Una scelta di totale incoerenza rispetto ai percorsi avviati nella precedente legislatura e non vale invocare eventuali chiusure di Tabacci rispetto alle candidature di tali forze, poiché esse si sarebbero potute presentare al Senato persino da sole o con alleanze sicuramente non riconducibili al rapporto con la Lega”. Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, leader del movimento il ‘Megafono’ con la sua lista al Senato. “Il sud e la Sicilia si difendono con chiarezza e non con le proclamazioni di un autonomismo immediatamente tradito, per uno- due posti alla Camera – aggiunge Crocetta – Sono convinto che i siciliani ormai comprendono che l’unica forza coerentemente autonomista in Sicilia è il Megafono-lista Crocetta e faccio appello ai veri autonomisti, di avviare insieme a noi un percorso che difenda la Sicilia dagli attacchi leghisti”.
Ma a difendere le ragioni dell’alleanza con il centrodestra arriva Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud. “L’unico danno di proporzione cosmica che il Sud sta ancora pagando fu causato dal governo Prodi, con Bersani ministro dello sviluppo economico, quando smantellò la cabina di regia per la gestione dei Fas creata dal precedente esecutivo – dice Miccichè -. Fondamentale struttura di coordinamento e spesa che portò dal 2001 al 2006 alla realizzazione di numerose opere infrastrutturali al Sud come diversi lotti della Salerno-Reggio Calabria, la Palermo-Messina, la Catania-Siracusa e tanto altro ancora. Non solo, è bene ricordarlo: nel periodo citato e grazie a quella struttura furono spese tutte le risorse di Agenda 2000”.
Così Miccichè replica a Pierluigi Bersani, che ha parlato di “danni di proporzionecosmica” causati al Sud dall’asse Lega-Berlusconi. “Piuttosto che limitarsi ad invocare l’unità del Paese – prosegue il leader del movimento arancione -, Bersani spieghi perché fu smantellata quella cabina di regia, ovvero indichi quali sono le misure che intende mettere in campo per ridurre il gap fra Nord e Sud. Al Meridione non servono parolai e mestieranti della politica ma persone competenti che conoscono i territori e sanno – conclude Micciché – dove e come intervenire per creare sviluppo e nuova occupazione”.
Risponde invece a Crocetta Pippo Fallica, segretario regionale di Grande Sud: “Se chi governa si concentrasse di più sulle riforme da fare – aggiunge Fallica –, piuttosto che imbastire sterili e demagogiche polemiche elettorali, la Sicilia ne gioverebbe di certo. Le esperienze di governo del centrodestra hanno dimostrato che quando il Sud è forte e ben rappresentato – 61 a zero docet – non c’è Lega che tenga, il Meridione e la Sicilia ne beneficiano enormemente. Forse sbagliamo e per questo attendiamo che Crocetta ci smentisca ma non ricordiamo che l’acqua a Palermo, la Palermo-Messina, la Catania-Siracusa e tanto altro ancora – conclude l’esponente di Grande Sud –, è stato realizzato durante i governi di centrosinistra”.
E a Crocetta arriva anche la risposta del Pds-Mpa: “Leggo sulle agenzie un attacco del Presidente della Regione al Partito dei Siciliani – MPA reo di aver fatto un accordo elettorale con il centrodestra anziché presentarsi da solo. Si tratta con tutta evidenza di un tentativo di prendere in giro i siciliani, omettendo l’informazione fondamentale che gli sbarramenti richiesti a chi si presenta da solo sono altissimi”, dice il segretario regionale del paritto Rino Piscitello. “Il centrosinistra ha rifiutato qualsiasi accordo con il Partito dei Siciliani determinandone l’alleanza con il centrodestra, e condannandosi peraltro in modo suicida alla sconfitta in Sicilia – continua Piscitello -. A nulla vale adesso che Crocetta tenti di sostituire con gli insulti la mancata capacità politica, nè tantomeno che tenti di accreditarsi all’improvviso come paladino delle tematiche autonomiste. Il Partito dei Siciliani è l’unico ad aver messo la Sicilia al centro della propria battaglia politica e ad averla considerata prioritaria anche rispetto alle alleanze. Crocetta, che non sarebbe mai diventato Presidente della Regione se gli autonomisti non avessero deciso di andare da soli alle regionali, su questo tema farebbe davvero meglio a tacere”.