CATANIA – “Apprendo dalla stampa dell’auto proclamazione a coordinatore provinciale dei “renziani” di tale Alessandro Lo Presti. Non è certo la posizione guadagnato sgomitando in un palco che può legittimare chicchessia ad assumere un ruolo politico. A dirla tutta – afferma il deputato regionale Gianfranco Vullo – credo che Renzi sia totalmente all’oscuro dell’intervista incautamente rilasciata da Lo Presti, nella quale, per altro, l’ex collaboratore del presidente Lombardo ha rilasciato dichiarazioni completamente prive di fondamento.
Tengo a precisare, ad esempio, che il PD ha eletto 5 consiglieri al Comune di Catania di cui uno, Nino Vullo, dichiaratamente “renziano”. Pertanto – continua Vullo – è bene fare subito chiarezza e smentire categoricamente quanto detto da Lo Presti. Non siamo alla ricerca di avventori. Ci diverte la pubblicità “porte aperte alla Renault” ma noi non siamo la Renault. Il Consiglio Comunale di Catania non è un mercato e Lo Presti non può decidere su nulla perché ci sono regole ed organismi da rispettare, tanto all’interno del PD quanto nell’ambito dell’area Renzi. Primo fra tutti, per non dire altro, quello di essere iscritti ad un partito. Se uno non lo è, come può assumere ruoli di rappresentanza? Capisco l’abitudine di chi per lungo tempo ha collaborato con autorevoli leader i cui metodi sono profondamente diversi dai normali metodi democratici, ma il nostro è un partito serio e chi vuol farne parte deve agire di conseguenza.