Nel Lazio sono stati rilevati i primi casi autoctoni di infezione da virus West Nile. Secondo quanto emerso dalle prime verifiche sanitarie, si tratta di due pazienti di circa settant’anni, residenti nella provincia di Latina. I due casi non presentano legami tra loro e, attualmente, entrambi risultano ricoverati presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
Casi West Nile nel Lazio, si riunisce la task force regionale
“Abbiamo i primi due casi autoctoni di West Nile nel Lazio. Nessun allarme ma va tenuta alta la guardia. Da qualche anno il virus è endemico nel nord e centro Italia e questi sono i primi due casi endemici qui”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenuto durante un evento all’ospedale Umberto I di Roma.
Nel corso del pomeriggio è prevista una riunione operativa della task force regionale a seguito della quale “si daranno tutte le indicazioni ai medici di base e ai pronto soccorso perché ci sia una pronta individuazione dei casi, con tutte le procedure che noi normalmente allertiamo quando si verificano casi di questo tipo – ha aggiunto Rocca – Al momento il virus si trasmette prevalentemente tramite puntura da insetto e rarissimi sono i casi da trasfusione. Faremo i controlli previsti dalle linee guida e monitoriamo la situazione con la giusta attenzione”.
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Cos’è il virus West Nile
Il virus West Nile è un virus trasmesso principalmente dalle zanzare, che si infettano pungendo uccelli portatori. Gli esseri umani sono ospiti occasionali e non trasmettono il virus ad altri. Nella maggior parte dei casi (80%) non dà sintomi. Quando presenti, sono lievi: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, stanchezza.
Raramente può causare gravi complicazioni neurologiche (encefalite, meningite), soprattutto negli anziani o persone fragili. Non esiste un vaccino. La prevenzione si basa sulla protezione dalle punture di zanzara (repellenti, zanzariere, abiti lunghi). Il virus è sorvegliato a livello sanitario, specie d’estate. Non c’è una cura specifica: si trattano i sintomi e nei casi gravi è necessario il ricovero.

