Windjet, ex vertici davanti al Gup | Tre richieste di parte civile - Live Sicilia

Windjet, ex vertici davanti al Gup | Tre richieste di parte civile

Il difensore di Nino Pulvirenti ha evidenziato l'inutilizzabilità di alcuni atti investigativi. La giudice scioglierà la riserva nella prossima udienza.

il crack della low cost
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CATANIA – Il commissario giudiziale di Windjet, il professor Libertini, ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo sul crack della compagnia low cost. La Gup Gaetana Bernabò Distefano deciderà se accogliere o meno la richiesta nella prossima udienza fissata per il 16 gennaio 2017. Nella stessa data la giudice scioglierà la riserva anche sulle richieste di parte civile di Codacons e Inps. Inoltre dovrà pronunciarsi sull’inutilizzabilità di alcuni atti investigativi evidenziata dall’avvocato professor Giovanni Grasso, difensore di Nino Pulvirenti. La Gup ha inoltre già fissato un calendario di udienze per le discussioni delle parti.

Oltre a Nino Pulvirenti, presidente della low cost catanese, sono imputati nel processo anche l’ex ad Stefano Rantuccio, il commercialista Stefano Patti, Gianmarco Abbadessa, avvocato tributarista e componente del collegio sindacale di Windjet, Luciano Di Fazio e Gianluca Cedro, senior partner di Emintad Italy Srl, società di consulenza strategica, Giulio Marchetti, associate partner della società di revisione Bompani Audit Srl, Remo Simonetti, amministratore della stessa società, Angelo Vitaliti, componente del Cda di Windjet, Paola Santagati, commercialista Windjet, Gianni Commu, maintenence Ph di Windjet, Giuseppe D’Amico, engineering manager di Windjet, Biagio Rantuccio, fratello di Stefano, Makto Dadic, managing director di Dale Aviation Ltd, Gregoire Lebigot, amministratore della Jmv Aviation Ltd, Karl Richard, vice presidente della Jmv Aviation Srl, Sarah Patti, componente del collegio sindacale della Windjet.

L’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania, in stretta collaborazione con i consulenti tecnici nominati dall’autorità giudiziaria, ha consentito di ricostruire le vicende societarie che avrebbero condotto all’aggravamento delle condizioni economico finanziarie della Wind Jet s.p.a. (che viene ammessa al concordato preventivo nel 2013) per oltre 160 milioni di euro: Il crack sarebbe l’effetto di una serie di operazioni dolose compiute a partire dal 2005.

Gli ex amministratori Windjet hanno sempre respinto le accuse dei pm Alessandro Sorrentino e Alessandra Tasciotti. “Abbiamo agito correttamente” – sono state le dichiarazioni espresse sin dal primo momento.


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