Windjet, Pulvirenti risponde |alle domande del Gip Sammartino - Live Sicilia

Windjet, Pulvirenti risponde |alle domande del Gip Sammartino

Oggi sono previsti gli interrogatori di garanzia anche dell'amministratore delegato della Wind Jet, Stefano Rantuccio, anche lui agli arresti domiciliari, e di due degli altri 15 indagati in stato di libertà.

CATANIA. AGGIORNAMENTO: Ha risposto alle domande del Gip Giuliana Sammartino per sostenere la propria innocenza il patron del Calcio Catania, Antonino Pulvirenti, agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta nell”inchiesta sui bilanci della Wind Jet, compagnia aerea di cui è il presidente.

Lo ha riferito uno dei suoi legali, il professore Giovanni Grasso. “Pulvirenti ha sostenuto Wind Jet – ha spiegato il penalista – con un capitale sociale, con il finanziamento dei soci e con un’altra serie di iniziative. E all’interno di questa società non ci sono state operazioni distrattive. Non c’è stato alcun artificio contabile, ma un apporto economico reale. E’ stato un imprenditore che ha fatto scelte aziendali sbagliate – ha osservato il prof. Grasso – che ha pagato sul piano economico. Tutte le operazioni sono infatti assolutamente pulite”. La difesa di Pulvirenti chiederà al Gip l’annullamento degli arresti domiciliari. L’amministratore delegato di Wind Jet, Stefano Rantuccio, sarà interrogato il prossimo mercoledì.

LA CRONACA. E’ nel Palazzo di Giustizia di Catania per essere interrogato nella stanza del Gip Giuliana Sammartino il presidente di Wind Jet, ed ex patron della società di calcio rossazzurra, Antonino Pulvirenti, agli arresti domiciliari da due giorni per bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci della compagnia low cost. Secondo quanto anticipato dal suo legale, il professore Giovanni Grasso, risponderà alle domande del Giudice per le indagini preliminari. Oggi sono previsti gli interrogatori di garanzia anche dell’amministratore delegato della Wind Jet, Stefano Rantuccio, anche lui agli arresti domiciliari, e di due degli altri 15 indagati in stato di libertà. Secondo le indagini della guardia di finanza nel bilancio della Wind Jet sarebbero state realizzate “artificiose sopravalutazioni operate con il contributo di società estere che, attraverso perizie di comodo, hanno gonfiato il valore delle rimanenze di magazzino per oltre 30 milioni di euro”. Nell’agosto del 2012 con gli aerei a terra, a fronte di 20 milioni di euro incassati con biglietti già emessi, l’azienda ha chiuso non potendo più coprire le spese e 500 dipendenti sono stati licenziati. Il fallimento è stato evitato con l’accesso, nel maggio del 2013, a un concordato preventivo per fare fronte a un passivo di 238 milioni di euro e a un debito con l’Erario di 43 milioni. L’inchiesta della Procura di Catania è coordinata dal procuratore Michelangelo Patanè e dai sostituti Alessia Natale, Alessandra Tasciotti e Alessandro Sorrentino.

Antonino Pulvirenti ha risposto alle domande del Gip Sammartino, così come Angelo Agatino Vitaliti, componente del Consiglio di amministrazione della Wind Jet. Un terzo indagato, Vincenzo Patti, presidente del collegio dei sindaci della compagnia aerea si è invece avvalso della facoltà di non rispondere. Sono stati rinviati a dopodomani gli interrogatori di Stefano Rantuccio e di Paola Santagati, commercialista della Wind Jet. Vitaliti, Patti e Santagati sono indagati in stato di libertà e il Gip li ha sospesi dall’attività professionale per un anno. (ANSA).

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