BERGAMO- Fulvio e Maura Gambirasio e la loro figlia Keba ripercorrono oggi, davanti ai giudici della Corte d’assise di Bergamo, i momenti drammatici di quel pomeriggio del 26 novembre 2010 in cui si accorsero della scomparsa di Yara dalla palestra di Brembate di Sopra. La tredicenne ginnasta fu trovata uccisa esattamente tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. Sono infatti chiamati a testimoniare nel processo, che entrerà nel vivo dopo alcune udienze a luglio di schermaglie procedurali, a Massimo Bossetti, il muratore di Mapello arrestato nel giugno dell’anno scorso e che è l’unico imputato per l’omicidio di Yara. Bossetti sarà quasi certamente in aula, dal momento che ha sempre dichiarato di voler assistere a tutte le fasi del dibattimento. L’uomo continua a proclamarsi innocente, nonostante il suo Dna sia stato trovato sugli slip e sui leggings della ragazza uccisa.
Sono infatti a testimoniare nel processo a Massimo Bossetti, il muratore di Mapello arrestato nel giugno dell'anno scorso, che è l'unico imputato per l'omicidio di Yara.
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