PALERMO – Da poche ore il Palermo ha un nuovo presidente. Con una nota apparsa sul sito ufficiale del club rosanero, Paul Baccaglini è stato annunciato quale successore di Maurizio Zamparini, il quale lascia la presidenza dopo 15 anni alla guida dei rosa. A presentare il nuovo proprietario italo americano è stato proprio il presidente dimissionario durante un’intervista a gianclucadimarzio.com: “Lo sapevo già da un mesetto che avevo chiuso con questo fondo importante il loro ingresso nel Palermo, il loro ingresso nel mio gruppo con investimenti che ho io in programma per il nostro Paese – ha dichiarato il patron friulano –. L’estero crede negli italiani e sono felice che arrivino a Palermo per continuità. Loro vengono dalla finanza, non conoscono molto il mondo del calcio e hanno chiesto a me di fargli da consulente e basta. Non voglio ricoprire alcun ruolo ma li aiuto a costruire una struttura. Le ambizioni loro sono quelle di portare il Palermo in Europa e in Champions”.
I primi obiettivi della nuova società però mirano alla ristrutturazione degli impianti: “Intanto costruiscono lo stadio e il centro sportivo che oggi è fondamentale – ha continuato l’ex patron friulano –. I tifosi sono sempre stati tranquilli. Palermo mi vuole bene. Ho fatto tanti errori ma ho sempre voluto bene a Palermo. Cosa ho raccontato della squadra ai nuovi proprietari? Hanno voluto sapere di me, prima di tutto. Poi Palermo è una piazza importante e interessante, soprattutto per gli italo-americani. Nel nord America vive una comunità di siciliani vastissima e sicuramente saranno loro i primi tifosi del Palermo”.
Zamparini fa intendere di essere arrivato alla fine della sua carriera nel mondo del calcio: “Ora mi tiro in disparte, faccio il loro consulente. Mi godo un po’ di serenità perché il calcio ti dà tanti stress. Cosa ha dato a me il calcio? Io sono nato su un campo di calcio, è stata la mia passione fin da ragazzino. Trent’anni da presidente nel professionismo mi hanno dato tanta visibilità, mi hanno portato via una montagna di capitale però sono molto contento di tutto quello che ho fatto. Il calcio è una parte della mia vita. Gli allenatori? Mi chiameranno. Col 98-99 per cento degli allenatori sono in ottime relazioni, mi vogliono bene, tornerebbero domattina. Ventura, che allena la Nazionale, sarebbe tornato da me subito. Tanti allenatori lo farebbero”.
Infine un pensiero sulla città di Palermo e sul futuro del club di viale del Fante: “Cosa mi rimane di Palermo? Tanto, perché a Palermo voglio bene ed anche alla gente della città. È meravigliosa. Io amo Palermo e Palermo ama me. Baccaglini sarà un presidente importante per il Palermo. È una persona molto intelligente, è un uomo anche di spettacolo quindi sa gestire la sua persona. Uno che nel campo della finanza, così giovane, si sia affermato come ha fatto lui significa che è una persona di grande valore. Saprà creare uno staff. Questa settimana lui sarà a Palermo a vedere la partita e io sarò dietro di lui a sostenerlo. L’ultimo messaggio che gli ho mandato è stato: ‘Paul, guarda che io dopo aver dato le dimissioni pensavo di cadere in depressione, invece sono felice ma soprattutto perché arrivi tu’. Ed è la verità”.