PALERMO – “Sogno una Sicilia patria della scienza e della cultura. E’ per questo che sto lavorando a progetti che non hanno nulla a che fare con una Sicilia piena di centrali nucleari. Questo sogno mi è stato attribuito a seguito di una intervista con una emittente radiofonica”. Lo afferma Antonino Zichichi, scienziato e assessore designato ai Beni culturali. “Nell’intervista non parlavo a nome del Governo siciliano che ha nel suo Presidente Crocetta l’unica voce ufficiale – aggiunge -, parlavo da scienziato che è anche assessore ai Beni Culturali della Sicilia, la mia terra, che da sempre porto nel cuore. Se mi si chiede cosa penso dell’energia nucleare, rispondo da scienziato, non da assessore. E cerco di spiegare perché, insieme a molti altri scienziati, considero l’energia nucleare di pace una grande conquista della scienza per l’umanità”.
A una condizione: che non sia messa in mano a irresponsabili, come insegnano gli incidenti di Chernobyl e Fukushima. – prosegue – Non sta certo a me decidere se la Sicilia debba o no ospitare centrali nucleari. Su questo tema si sono espressi molto chiaramente i cittadini italiani in un recente referendum, respingendo la scelta del nucleare come fonte di energia. Questa scelta non è mai stata da me contestata. In Italia è bene che non si facciano centrali”.
“Infatti nell’intervista radio ho detto: Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari, – aggiunge – sicure e controllate, con costruzione in mano a veri scienziati. Questo, purtroppo, nell’utilizzo del nucleare, fino ad ora, non si è mai verificato. Si noti che nel comitato governativo nucleare per le centrali in Italia il mio nome non c’era”.