Regione, Comune, Mpa e Faraone:| Cammarata va all'attacco - Live Sicilia

Regione, Comune, Mpa e Faraone:| Cammarata va all’attacco

Conferenza di fine anno del sindaco di Palermo
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Tempo di auguri e di bilanci per il sindaco di Palermo Diego Cammarata che stamani ha incontrato la stampa per il tradizionale brindisi di fine anno. Un’occasione per fare il punto sulle cose fatte e quelle in agenda, ma anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. I destinatari? Gli inquilini, o almeno una parte, di Palazzo delle Aquile e di Palazzo d’Orleans.

Il primo cittadino boccia Sala delle Lapidi, che le cronache descrivono sempre più simile al far west piuttosto che a un’assemblea al servizio dei cittadini, e parla del Consiglio “più scarso degli ultimi vent’anni”. “Il problema – spiega Cammarata – non è solo la produttività, che è inesistente, ma la mancanza di confronto tra maggioranza e opposizione. Questo non è un problema che si può attribuire al sindaco o alla Giunta. L’opposizione per fare il proprio mestiere deve ‘opporsi’ all’amministrazione e fare proposte alternative. Proposte e iniziative che invece mancano del tutto”. Un esempio su tutti, la bocciatura della variazione di bilancio.

“Non è concepibile – rincara la dose – che il Consiglio sia nelle condizioni di bloccare la spesa. Sarei stato più contento se l’opposizione avesse bocciato la nostra proposta e ne avesse avanzata un’altra. Questo non è successo e si è bloccata la spesa. Non è possibile che il Consiglio lavori in questo modo grave e irresponsabile”.

“Se non amassi così tanto Palermo – sottolinea sarcastico – vorrei vedere Davide Faraone sindaco. Così invece di urlare e dire sciocchezze ogni giorno, si confronterebbe con i problemi della città”. Ma le critiche non corrono solamente verso il partito democratico, anzi… in buona parte sono riservate al Movimento per l’Autonomia che al Comune è ormai da mesi all’opposizione.

“In Consiglio comunale – spiega Cammarata – non ho più la maggioranza perché una formazione politica, che aveva condiviso un programma elettorale e delle scelte, ha deciso di staccarsi. Oggi alla Regione l’Mpa governa con il Pd… un tradimento conclamato che al Comune porta a difficoltà oggettive”.

E sassolino dopo sassolino dalle critiche all’Mpa si passa ben presto a quelle alla Regione. “Noi nonostante le difficoltà siamo andati avanti – sottolinea Cammarata – lì (alla Regione ndr.) la maggioranza c’è, ma si blocca la spesa per incapacità e si fanno scelte scellerate. Oggi ad esempio – il riferimento è alla conferenza in tema di sanità convocata per lo stesso orario dal presidente della Regione e dall’assessore alla Salute – voglio sapere cosa si dirà. Si parlerà di contenimento della spesa… Certo, se si chiude tutto è facile”.

Per Cammarata è tempo per ricordare le cose fatte – come l’apertura di una sede distaccata della biblioteca comunale nello spazio di Villa Costa, l’avvio dei lavori per il tram, l’apertura del parcheggio del Tribunale, la chiusura dei lavori al Parco d’Orleans con i suoi 255mila metri quadrati di verde, la ristrutturazione dell’edificio di via Hazon per cui si era battuto don Pino Puglisi, l’apertura di tre nuovi asili nido e la riqualificazione della costa – ma anche di previsioni per l’anno che verrà.

“La sede non è vacante – sottolinea smentendo le voci che lo vogliono prossimo alle dimissioni in vista di poltrone meno scomode – si parla di mie dimissioni da anni e puntualmente non ci sono. Proseguo il mio percorso e lo faccio, come sempre, rispettando la legalità. Da qui alla scadenza naturale del mandato continueremo a lavorare per realizzare i progetti già avviati, come il tram e il raddoppio del passante ferroviario. Puntiamo poi a riaprire il Kals’Art”.

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