Il discorso di Vizzini - Live Sicilia

Il discorso di Vizzini

L'intervento
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SINTESI INTERVENTO SEN. CARLO VIZZINI

All’incontro degli esecutivi delle associazioni appartenenti al Forum delle Libertà, che aderiscono al progetto “Oltre le appartenenze, per una nuova primavera di Palermo”.

“È giunto il momento di cercare, ormai, concretamente un ragionamento per Palermo con una sola precondizione che è: contrasto duro della mafia e dei comitati di affari che esistono e logorano il tessuto civile, anche se spesso la politica chiude gli occhi mentre vengono uccise le libertà degli uomini, delle imprese ed il futuro dei giovani. In questo quadro sosteniamo con forza i magistrati e le forze dell’ordine impegnati in questa stagione alla ricerca di verità e giustizia su quei misteri di mafia che sono diventati misteri di Stato. Stiamo lavorando in assoluta controtendenza al metodo che sta macinando nomi di candidati ed autocandidati. Noi abbiamo deciso di intraprendere in autonomia il percorso verso le elezioni amministrative e non abbiamo designato alcun candidato Sindaco perché l’obiettivo è costruire un progetto per Palermo con ampie collaborazioni oltre le appartenenze politiche e segnando una chiara discontinuità rispetto all’attuale esperienza. Si è frantumato da tempo il grande patto tra i moderati che avevano collaborato insieme nelle elezioni del 2007. È sostanzialmente implosa la coalizione di governo della Città e Cammarata non ha una maggioranza. Noi guardiamo ai tanti fermenti della società e vogliamo confrontarci con chi vuole fare rialzare Palermo prima che si arrivi al dissesto finanziario. Questo richiede, innanzitutto, gente che lavora al progetto e non sfilate di candidati sindaci senza progetto alcuno. Per questo ci muoviamo in perfetta autonomia politica pronti a confrontarci con tutti, per condividere metodi e misure per tentare uno scatto d’orgoglio per la città. Continuare a ballare sull’orlo di un precipizio dopo Napoli e Milano significa non capire i bisogni della gente e la condizione in cui si è ridotta Palermo. Lavoriamo per chiedere ai cittadini di sottoscrivere un progetto e non una tessera di partito e non ci sottrarremo ad un confronto politico a 360° per partecipare alla scelta di un candidato sindaco che sia interprete del progetto. Non potrà che essere una scelta di grande discontinuità che punti alla valorizzazione delle giovani generazioni con il consiglio e l’ausilio di belle intelligenze e di patrimoni di esperienze per costruire un futuro consapevole e migliore. Ci auguriamo che il PDL, dopo aver usato la porta girevole per favorire cicliche entrate ed uscite, non pensi di asserragliarsi in un fortino per difendere l’indifendibile. Nelle prossime settimane daremo luogo ad incontri tematici e confronti con altre esperienze ed a metà autunno terremo una grande assemblea popolare in Città”.

Per fare questo ci sono tre precondizioni politiche fondamentali:

1. Contrasto duro della mafia e dei comitati d’affari che esistono e logorano il tessuto civile uccidendo le libertà degli uomini, delle imprese e le speranze di futuro dei giovani.

2. Esigenza che i dipendenti del Comune, delle aziende pubbliche ed i precari, che sono circa 20000 compensino con la qualità del lavoro una spesa procapite che è la più alta d’Italia. Chi pensa di non lavorare guadagnando deve andarsene a casa.

3. Sconfiggere la lentezza della burocrazia, assicurando i diritti, esigendo i doveri ma soprattutto svolgendo il proprio compito con tempi in linea con l’economia delle imprese e delle famiglie.

Io penso che dovremo costruire un progetto che punti:

Alle infrastrutture, poche, mirate ma essenziali come l’asse viario pedemontano, l’anello ferroviario, il tram, il nuovo polo fieristico ed un grande centro congressi.

Un sistema di servizi pubblici: trasporti, igiene ambientale, servizi idrici, energetici ed illuminazione, verde e strade pubbliche

La creazione di una struttura all’interno dell’Amministrazione che funzioni come un’azienda o un’agenzia per lanciare e promuovere Palermo nel mondo. Inserirla nei grandi circuiti come città di cultura (penso al percorso arabo-normanno che accomuna tra le tante altre testimonianze, la Cappella Palatina, il Duomo di Monreale e la Chiesa Madre di Cefalù) penso alla città d’arte ed alla città di mare. La nostra costa verso Trapani è una grande riserva naturale da Monte Pellegrino a Barcarello, quella verso oriente va riqualificata, ma non è pensabile che la risorsa del mare non sia una ricchezza dei palermitani al pari del grande giacimento culturale di Palermo – Capitale. La difesa del patrimonio e dell’ambiente è una priorità assoluta.

Per sviluppare questo progetto ci avvarremo di tutte le professionalità dei palermitani che vogliono partecipare e non domanderemo ad alcuno a cosa è iscritto ma cosa vuole per il bene della città.

Le associazioni ed i movimenti che oggi hanno discusso del progetto “Oltre le appartenenze, per una nuova primavera di Palermo”, sono:

Circoli Riformisti, MafiaContro, Laboratorio politico, Cittàmia, l’Altra Palermo, Il faro, Una sicilia per i siciliani, Forza della Libertà, Cea belice, Lavoro e libertà, Professioni e Impresa in comune, Gruppo pro-poste, Laureati dimenticati, Nuovo orizzonte, Città in comune, Palermo in movimento, Liberi di fare sport, Pittori e poeti, Vigor et prudentia , Nuovo modo, Amici della costa, Professioni pedagogiche, Fai centro, Uno per tutti, Società felice

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