Giunta rinviata, o forse no |Nel governo è pieno caos - Live Sicilia

Giunta rinviata, o forse no |Nel governo è pieno caos

Oggi l'esecutivo doveva riunirsi per varare la spending review. Ma la giunta potrebbe saltare a data da destinarsi. Nell'ultima settimana tensione alle stelle per la campagna elettorale, che ha spaccato il governo tra tecnici e politici. E c'è chi non esclude colpi di scena sull'addio di Russo.

Dopo il caso Russo
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La spending review rimane appesa al filo di una giunta di governo sempre più nel caos. Come se on bastassero le tensioni dei giorni scorsi, dalle accuse pesantissime di Marco Venturi e Andrea Vecchio su presunte irregolarità di gestione ai siluri al veleno lanciati da big della maggioranza all’indirizzo di Gaetano Armao, accusato persino di “rigore di stampo terroristico, nelle ultime ore è esplosa la bomba delle dimissioni di Massimo Russo. Il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità ha affidato a una dichiarazione all’Ansa la sua decisione di togliere il disturbo. Ma manca ancora un atto ufficiale. E Raffaele Lombardo lo ha rimarcato nel comunicato stampa in cui ha riempito di lodi il suo assessore, dipingendo come una sciagura la sua eventuale uscita dalla giunta. Come a dire: non tutto è deciso, ancora.

Un caos totale, insomma. La riunione di giunta, rimandata da martedì, dovrebbe saltare anche oggi. L’assessore Andrea Vecchio, raggiunto al telefono, lo dà per certo: “Mi risulta che domani (oggi per chi legge, ndr) non ci sia giunta. Credo non ci sarà nemmeno sabato. È rimandata a data da destinarsi, a quanto mi risulta”. Gateano Armao, che da giorni spinge i colleghi perché la spending review, ossia il piano di risparmi sulla spesa della Regione, si approvi al più presto, invece è possibilista e non esclude che domani il governo possa essere chiamato a riunirsi.

Si attende il ritorno a Palermo di Raffaele Lombardo, previsto per la mattinata di oggi. Le patate bollenti sono tante: dalla polemica sulla nomina di un commissario all’Irsap, contestata da Marco Venturi, all’affaire Russo. L’assessore ieri sera si è confrontato con amici e collaboratori e c’è che non esclude una marcia indietro sulle dimissioni, per quanto l’ipotesi appaia improbabile.

Sullo sfondo resta anche la partita sulla spending review, una cura dimagrante certo non popolarissima in tempi di campagna elettorale, soprattutto per gli assessori politici. Armao considera il sì della giunta un viatico indispensabile per trattare nei prossimi giorni con Roma sulla deroga al patto di stabilità, al momento che strangola la spesa della Regione e che potrebbe portare alla paralisi. Sarebbe anche un segnale importante, ha ricordato Armao a LiveSicilia, per le società di rating, che allontanerebbe il rischio di un downgrade.

Nei calcoli dell’assessorato al Bilancio, i tagli della spending review potrebbero portare a risparmi per 150-200 milioni all’anno dal 2013, ma già per quest’anno potrebbero tradursi in minori spese , secondo Armao, per una cinquantina di milioni.

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