Musumeci tra Monterosso e Lumia | Smantellerà il circo di Crocetta? - Live Sicilia

Musumeci tra Monterosso e Lumia | Smantellerà il circo di Crocetta?

Il nuovo presidente ha promesso che sostituirà il segretario generale. Sarebbe il segno dell'avvio di una vera svolta.

Il governo che verrà
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PALERMO – “La presenza alla Regione della dottoressa Monterosso è incompatibile con la mia presenza a Palazzo d’Orleans”. Non molti giorni fa, nel corso del forum a Live Sicilia, il nuovo governatore Nello Musumeci era stato chiaro, nettissimo: con la sua vittoria, il segretario generale dovrà fare le valigie. Sarebbe, quello, il primo degli atti che porterebbe allo “smantellamento” del circo sorto attorno al presidente uscente Rosario Crocetta, di cui la potente Patrizia è stata la più fedele collaboratrice.

L’addio di Monterosso e gli alleati

Insomma, le parole di Musumeci non lascerebbero spazio a dubbi. Se non intervenisse il passato e la carriera della stessa dirigente che nel frattempo riveste anche il ruolo di vicepresidente di Irfis, e che è giunta alla Regione ed è diventata un “pezzo grosso” della burocrazia siciliana non certo ai tempi di Crocetta, ma negli anni più felici del berlusconismo rappresentato nell’Isola da Gianfranco Micciché, degli uomini politicamente vicini a Totò Cuffaro, degli esponenti della destra che oggi si raccolgono attorno a Musumeci e ovviamente degli uomini di Raffaele Lombardo, il governatore autonomista che nominò per primo la Monterosso, dirigente esterno della Regione, nuovo segretario generale. Cioè dirigente dei dirigenti, capo della macchina amministrativa.

Non è escluso, quindi, che Musumeci su questo punto possa incontrare qualche resistenza tutta interna. Da lì però si comprenderà probabilmente anche la reale volontà di cambiare la Regione. Di voltare davvero pagina, al di là della retorica. Prima ancora delle emergenze e delle tragedie lasciate dal governo uscente, che richiederanno fisiologicamente più tempo, il nuovo presidente sarà giudicato su questo: sulla determinazione, insomma, con la quale vorrà smantellare il “circo Barnum” del sottogoverno di Crocetta.

Blocca-nomine e spoil system

Una possibilità, del resto, che ha trovato spazio anche in una recente norma regionale che ha, di fatto, esteso gli effetti della legge cosiddetta “blocca-nomine” approvata durante il governo Lombardo. “Le designazioni, nomine o incarichi di natura fiduciaria, per i quali non è richiesta una selezione sulla base di specifiche competenze tecniche” si legge nella norma che riguarda appunto le nomine relative “ad organi di vertice e a componenti dei consigli di amministrazione o degli organi equiparati di enti, aziende, consorzi, agenzie, soggetti, comunque denominati, di diritto pubblico o privato sottoposti a tutela, controllo o vigilanza da parte della Regione, in società controllate o partecipate dalla Regione” ad esclusione delle aziende sanitarie siciliane, “conferiti dal Presidente della Regione, dalla Giunta regionale o dagli Assessori regionali, durante il loro mandato, possono essere confermati, revocati, modificati o rinnovati entro novanta giorni dalla data di proclamazione del Presidente della Regione neoeletto. Decorso tale termine le designazioni, nomine ed incarichi per i quali non si sia provveduto si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza”.

I fedelissimi negli enti regionali

E così, ecco che il nuovo governo, entro tre mesi, può operare un vero e proprio smantellamento del sottogoverno di Crocetta. In bilico, quindi, le nomine a capo dell’Ast del militante del Megafono Massimo Finocchiaro, alla Seus (l’azienda che gestisce il 118) dell’altro fedelissimo e attivista del movimento del governatore Gaetano Montalbano, alla Sas del commercialista personale del presidente Sergio Tufano, all’Ircac del consulente personale di Crocetta Sami Ben-Abdelaali. E ancora, difficile pensare che Musumeci possa confermare alla guida di “Sicilia digitale” (già Sicilia e-servizi) Antonio Ingroia: in questo caso, come per altre partecipate, la nomina è della Regione in qualità di socio unico o di maggioranza, ma è di fatto volontà del presidente della Regione. Non solo: di natura fiduciaria è la nomina a capo del Fondo pensioni del capo di gabinetto del governatore: Giuseppe Amato.

Il senatore della porta accanto

Tra le promesse di Musumeci, anche la “chiusura” degli Iacp, gli istituti autonomi delle case popolari. In realtà, nel 2013 lo stesso annuncio era stato fatto dallo stesso Crocetta: quegli enti per lui erano inutili e andavano aboliti, secondo lui. Come è finita? Non solo non sono stati chiusi, ma il governatore uscente li ha riempiti di fedelissimi, di militanti del Megafono, di componenti del suo ufficio di gabinetto. Tra questi, Enrico Vella componente uscente del gabinetto del governatore, un’altra fedelissima come Cettina Foti,  di Loredana Lauretta, altra componente storica del cerchio magico del presidente. Per arrivare a Totò Gueli e Francesco Calanna. Il primo, ex cuffariano finito dentro l’assemblea nazionale del Partito democratico, il secondo ex commissario prorogato per una dozzina di volte all’Esa, nominato da Crocetta anche commissario della Città metropolitana di Messina. Entrambi hanno qualcosa in comune: lo sponsor politico è il “senatore della porta accanto” Beppe Lumia. Anche per lui, dopo anni nel ruolo di grande tessitore nei governi di Raffaele Lombardo (lo stesso contro cui nei giorni scorsi si è scagliato Crocetta attaccando Musumeci) e appunto del presidente gelese. Lumia e Crocetta adesso guardano verso Roma, dove Renzi avrebbe promesso un seggio oggi assai meno certo, dopo i risultati delle Regionali, il pasticcio della “Lista Micari”, le tensioni nel Pd nazionale. Nei minuti in cui Crocetta e Lumia traslocano, ecco l’arrivo di Musumeci, con un pacchetto di promesse. Tra queste, lo “spoil system” che potrebbe riguardare la Monterosso anche in maniera “indiretta”: il commissario dell’Aran Claudio Alongi è stato nominato dal presidente della Regione. Anche lui, quindi, potrebbe essere accompagnato alla porta di Palazzo d’Orleans. Insieme alla moglie, appunto: il dirigente dei dirigenti, il braccio destro di Rosario Crocetta. La potentissima Patrizia.


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