Il rifugio del cane abbandonato della Favorita è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni per carenze igienico –sanitarie. Oltre 250 i cani presenti nella struttura, nata 40 anni fa per dare ricovero e assistenza a randagi e cuccioli abbandonati. Quarant’anni di lotte, campagne di sensibilizzazione e piccole conquiste fatte da decine di volontari che si sono battuti per fornire con i fondi del Comune, della Provincia e dei privati, cure mediche e alimenti ai cuccioli. Quarant’anni conclusi con un sequestro e una denuncia penale.
Nessuna sorpresa per Elena La Porta, presidente dell’associazione di volontari Lega del cane del rifugio Favorita, denunciata in quanto responsabile della struttura: “Noi non siamo a norma, ma questo non è mai stato un segreto per nessuno – ha detto – Da oltre tre anni non disponiamo dei fondi del Comune e da anni chiediamo il rinnovo della concessione dell’area su cui sorge il rifugio per potere così adeguare la struttura alla normativa igienico-sanitaria vigente”.
Nell’ultimo anno qualcosa è cambiato. “L’assessorato al Patrimonio del Comune di Palermo ha manifestato la volontà di rinnovarci la concessione – spiega La Porta – ma la mancanza del parere richiesto da tempo al settore Ambiente e Territorio ha causato la stasi del procedimento”.
I volontari del centro hanno fatto sapere che “nessun maltrattamento è stato riscontrato all’interno della struttura e che il veterinario dell’Asl competente ha riconosciuto lo stato di benessere dei cani – ha detto Arianna Ferrante – i nostri cani sono tutti dotati di microchip e le femmine sono tutte sterilizzate”.
Nata nel 1960, la struttura ha avuto un cambio di gestione nel 1989 con un presidente e un consiglio direttivo. Centinaia i cani ospitati: si è arrivati addirittura a 800 durante i primi anni, quando i controlli erano inesistenti. Poi le campagne di sensibilizzazione, i fondi, l’attenzione dei cittadini, le battaglie per tamponare la piaga degli abbandoni estivi e del randagismo, un problema tornato tristemente attuale dopo gli ultimi casi di cronaca registrati nel Ragusano.
A causa del sequestro è limitato l’ingresso ai cittadini, che potranno recarsi al centro per le adozioni dei cani il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 17 ed il sabato dalle 14 alle 17. Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo rifugiofavorita@libero.it.
Il grado di civiltà di un popolo si musura da come tratta i suoi animali: Quale grado di civiltà è stato raggiunto dal popolo siciliano? Gli inglesi che ha recentemente incontrato a Londra dicono che il grado di civiltà dei siculi è molto basso. Recentemente tutti hanno visto le mattanze di cani in Sicilia. VOGLIAMO REDIMERCI?
Se ho ben capito il lettore Benelli scrive da Milano. Non lo so se scrive cose giuste sulla scarsa evoluzione sociale della Sicilia. Pero’ posso affermare con certezza che oggi per la prima volta in vita mia mi vergogno di essere siciliano e provo rabbia vicina all’odio per gente che invece di zappare la terra pretende amministrare le città siciliane.
E questi sono i risultati.
Si uccidono i cani per mascherare una società fallita.
Se funzionasse la guiustizia e il riconoscimento degli animali coloro che hanno abbandonato i cani (che per colpa dell’uomo vivono in condizioni pietose che li portano alla fame e alla pazzia) sarebbero in galera come meritano gli assassini. Se funzionassero le strutture per l’accoglienza degli animali abbandonati non ci sarebbero le ultime vittime. Invece in questa società fallita i colpevoli si stanno mascherando da giustizieri.
E’ insopportabile questa pretesa dell’uomo a volersi considerare superiore agli altri esseri viventi. Presunta, immotivata superiorità che fa essere indulgenti verso migliaia di uomini assassini che uccidono tutti i giorni altri uomini, che uccidono bambini, che uccidono figli e genitori, che stuprano. Perché i giustizieri non usano per loro gli stessi metodi che stanno usando contro poveri cani randagi?
Perché il mondo é pieno di assassini a piede libero o condonati?
Senza dimenticare che la storia dell’umanità e fatta di morti ammazzati.
Vergogna e disgusto!