Sono passate quasi due settimane da venerdì 11 febbraio, il giorno in cui Noureddine Adnane si è dato fuoco. Veniva dal Marocco, aveva 27 anni. Da dieci viveva a Palermo, con regolare permesso di soggiorno e licenza di ambulante per il suo carretto pieno di giocattoli, occhiali e sciarpe. Dopo un controllo dei vigili, che volevano sequestrargli la marce, Noureddine si è cosparso di benzina, ha preso l’accendino e si è dato fuoco, sotto gli occhi increduli degli agenti e dei passanti. E’ morto dopo giorni di agonia. Ieri Livesicilia ha ricevuto la segnalazione di un testimone presente quel giorno, che descrive lo sgomento dei vigili in quel momento quasi e la loro impotenza di fronte quella torcia umana che correva chiedendo aiuto. Livesicilia ha chiesto al comandante dei vigili urbani di Palermo Serefino Di Peri quale sia la sua versione dei fatti.
Comandante, un testimone ha raccontato a Livesicilia che i vigili – sotto choc – non sarebbero intervenuti prontamente per aiutare il ragazzo, che correva disperato avvolto dalle fiamme cercando aiuto. Le risulta? Come replica?
“Non è vero, assolutamente. E a testimoniare il fatto che i colleghi siano intervenuti ci sono le ustioni di primo grado alla mano destra riportate da uno degli agenti, che ha tentato di aiutare Noureddine. Io ho letto la relazione, ho sentito i racconti, ho letto le testimonianze riportate sui giornali. So per certo che uno dei due vigili ha inseguito il ragazzo per aiutarlo. Poi è chiaro che un atto del genere lasci sotto choc chiunque assista”.
State svolgendo delle indagini interne? Avete preso provvedimenti contro i vigili presenti quel giorno?
“Abbiamo stilato delle relazioni, ma saranno i carabinieri e l’autorità giudiziaria a portare avanti le indagini. Quello che spero è che le immagini delle telecamere di via Basile, di cui si è parlato in questi giorni, possano fare luce su quanto accaduto, per ristabilire la verità. Sono state dette tante cose non vere, si è creato un clima persecutorio nei nostri confronti”.
Che clima si respira per adesso all’interno del corpo di polizia municipale, anche alla luce dell’incendio dell’auto di pattuglia di sabato notte?
“Non c’è paura, ma il clima non è tranquillo. Abbiamo incontrato gli esponenti della comunità marocchina, sono pieni di dolore e tristezza, ma non c’è rancore verso di noi. Il rancore, semmai, arriva da chi vuole strumentalizzare la vicenda per altri motivi. Infatti sono felice che le telecamere di Palazzo delle Aquile abbiano appurato che i due ragazzi che hanno incendiato l’auto di pattuglia sabato scorso fossero italiani e non extracomunitari. E’ la dimostrazione del fatto che tra noi e gli stranieri non c’è nessun clima di odio”.
La Fp Cgil ha dichiarato nei giorni scorsi che all’interno della polizia municipale ci sarebbero soggetti – definiti “Bruce Lee” – che usano metodi vessatori nei confronti degli ambulanti extracomunitari. Metodi non condivisi dagli altri vigili. In più ci sarebbero state parecchie testimonianze di ambulanti che confermano l’esistenza di un clima persecutorio nei confronti degli extracomunitari e anche dello stesso Noureddine, nei giorni precedenti al suo gesto. Lei come replica?
“Io invito la Fp Cgil – che è un sindacato serio e che conta all’interno del corpo di polizia municipale numerosi iscritti – a fare nomi e cognomi, se sanno qualcosa. Questo sarebbe utile ai fini delle indagini. Sono state dette cose non vere, ma si sa che in queste situazioni gli speculatori ci sono sempre, chi vuole guadagnarsi qualche riga sui giornali. Gli avvoltoi volano basso, si sa”.
Quindi a lei non risulta ci siano soggetti che abusano della propria situazione di forza nei confronti dei venditori ambulanti?
“No, assolutamente. Non alimentiamo chiacchiere. Tra l’altro non è mai la stessa pattuglia che effettua i sequestri delle merci, cambia sempre. La maggior parte dei miei colleghi ha più di 20 anni di esperienza alle spalle ed è la prima volta che succede una cosa del genere, un ragazzo che si dà fuoco in segno di protesta. Si tratta di casi isolati, fortunatamente. Oltretutto non capisco il senso della testimonianza del cugino di Noureddine, che non era nemmeno presente al momento dell’accaduto. Quando siamo andati in ospedale a fare visita al giovane il padre e il fratello ci hanno abbracciati piangendo, non ci ritengono colpevoli”.
non siete credibili
Certo che alle volte se ne fa di confusione nel dire le cose come stanno, e quindi alimentare la mano di qualche sprovveduto (viste le dichiarazioni dei protagonisti in questione o dei testimoni che scagionano i vigili sull’accaduto) che ha incendiato l’alfa 146 targata 075 0 750 (non ricordo bene la targa) dei vigili urbani, rischiando di mettere in moto un meccanismo autodistruttivo nei confronti degli sprovveduti stessi. Sprovveduti siate più coscienziosi, please.
Au revoir e sempre alla prossima
Il “signor” Di Peri stia piu attento a quello che dice…perchè brucee lee esiste, ha nome e cognome e altri segni inequivocabili.
Ve bene, comandante. Facciamo così: il ragazzo si è dato fuoco e poi è morto perché era destino. I vigili in questione sono dei poveri martiri perché accusati e perseguitati ingiustamente dall’opinione pubblica. Completi l’opera con un premio a questi vigili e una bella cerimonia come risarcimento del danno psicologico per l’ingiusta accusa e non se ne parla più.
La difesa d’ufficio del corpo di polizia municipale non convince più nessuno. Negare l’evidenza non serve a tutelare l’immagine e l’incolumità dei vigili.
Il comandante abbia il coraggio di allontanare dal servizio le mele marce e valorizzi i vigili onesti.
Se non lo farà la sua credibilità, e con lui quella dei vigili, sarà sempre più scarsa.
BUGIARDI.
DOBBIAMO PRESUPPORRE CHE IL COMANDANTE è IN GRADO DI TESTIMONIARE IN QUANTO PRESENTE????NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO CHI ERA PRESENTE HA MENO CREDIBILITà PERCHE NON HA UNA DIVISA INDOSSO???NON HO UNA DIVISA IN DOSSO MA TANTA DIGNITà ED ESORTO SE VI è RIMASTO UN BRICIOLO DI BUON SENSO ALLORA DIMETTETEVI!!!!!
Ma scusate: come si fa a dare per scontate colpe e mancanze senza avere idea di come siano andate le cose?
La testimonianza dice che uno dei vigili assisteva fermo?
Rimanere schoccati per uno che improvvisamente si trasforma in torcia umana vi sembra una cosa strana?
Dovevano fermarlo?
Io mi sono trovato più volte davanti a persone che minacciavano di darsi fuoco (equamente divise tra gente con problemi psichiatrici e “tragediatori” che di professione fanno raccolta di aiuti pubblici e privati), e voi?
Vi assicuro che la situazione in questi casi è difficilmente controllabile anche da Polizia e Vigili poi giunti sul posto che devono instaurare, se c’è il tempo, una trattativa perchè lanciarsi su qualcuno che ha una bottiglia di liquido infiammabile e un accendino acceso in mano è un atto di eroismo al limite dell’incoscienza e non il normale compimento del proprio dovere, anzi spesso rischia di trasformarsi nella “scintilla” che provoca la tragedia che altrimenti 99 su 100 rimane una minaccia senza conseguenze. Aggiungo che, vessato o no (di questo tutti chiacchierano ma nessuno ha un dato che sia uno), qualcuno vuole dire che uno che improvvisamente si da fuoco non è una persona che ha una reazione “normale” e prevedibile?
Io sono convinto che tra i Vigli urbani ci siano brave persone e cattive persone, lavoratori e fannulloni come in ogni altra categoria (anche tra quelle sempre indicate come “peggiori” nell’immaginario collettivo e di cui, magari, fa parte qualcuno di coloro che scrive) e che eventuali responsabilità le deciderà la Magistratura.
Vi invito a fare commenti razionali non nel rispetto del Corpo dei Vigili ma delle Vostre intelligenze e della famiglia di quel povero ragazzo morto che non ha certo bisogno di Don Chisciotte in ritardo o di interpreti dell’ultim’ora.
Dopo aver fatto solo complimenti a Livesicilia mi permetto, per una volta, di fare un piccololo appunto alla cronista: La domanda “Avete preso provvedimenti contro i vigili presenti quel giorno?” che secondo me denota solo una mancata conoscenza delle procedure, rischia di risultare tendenziosa. Quali provvedimentri possono essere presi contro persone che, al momento, non risultano aver fatto alcunchè di sbagliato? Il rischio è che una domanda del genere sembra dare per scontata una colpa che invece è tutta, non solo da accertare, ma addirittura per gli elementi che sono pubblici non è ancora nemmeno ipotizzata o ipotizzabile.
Antonio Triolo
concordo con Libero e rimarco: il comandante Di Peri dovrebbe, in uno stato di diritto, dimettersi, o almeno lo doveva fare subito dopo i fatti accaduti: ed invece come vedete e ben ancorato alla sua poltrona. Io proverei semplicemente vergogna per i fatti occorsi in Via Basile.
Invece sui modi quantomeno aggressivi di certuni agenti di polizia municipale, conviene sollevare un gran polverone, e se le indagini e le immagini dimostreranno che il povero ragazzo abbia subito tale atteggiamento, non riesco manco ad immaginare cosa dovrebbe accadere. Solo che non accadrà nulla, in quanto sarà passato un sacco di tempo, l’eco della notizia scemerà e tutto finirà in un fuoco di paglia.
Su Bruce Lee caro Comandante non faccia lo gnorri, lei sà bene chi è come si chiama ecc…. in quanto ha ricevuto un sacco di segnalazioni interne anonime, in cui le abbiamo sempre scritto a caratteri cubitali nome cognome grado ed indirizzo.
In un paese civile lei sarebbe dimesso da almeno 2 settimane
Difendere i propri uomini e fare da scudo alle critiche è lodevole da parte del comandante Di Peri che fa il suo mestiere di numero uno del corpo di cui porta gradi e divisa. Comprendo le sue parole e le sue risposte alla stampa del comandante, ma all’uomo Di Peri chiedo se la sera, prima di addormentarsi, non sfiori il suo cervello l’idea che la versione letta nelle relazioni di servizio sia un po’ come dire, “aggiustata”. Consapevole che una risposta pubblica su questo fronte non l’avremo mai, spero che l’uomo Di Peri legga questo commento e stasera, prima di addormentarsi, abbia un sussulto di giustizia e domani mattina metta in campo la sua esperienza per appurare qual è la verità. Come sono andati veramente i fatti quel giorno? Che motivo aveva un ragazzo di 27 anni, con i documenti in regola, di compiere un gesto tanto estremo? Esistono dei verbali elevati contro il 27enne marocchino nei giorni precedenti all’11 febbraio? Esistono all’interno del corpo di polizia municipale di Palermo agenti dai metodi spicci e vessatori nei confronti degli ambulanti stranieri? Esistono all’interno del corpo dei vigili agenti che rivendono al mercato nero o che si appropriano di parte della merce sequestrata? Perchè il pugno duro, la tolleranza zero non si applica a tutti? Da quando esiste Palermo nessuno ha saputo combattere l’abusivsmo nei mercatini, la doppia fila in corso Finocchiaro Aprile e il fenomeno del bagarinaggio allo stadio? Perchè tanta solerzia con i deboli e tanta finta indifferenza con i palermitani? Comandante, si faccia queste domande e trovi delle risposte. La sera addormentarsi sarà più facile e bello.
COSA è DA ACCERTARE???OCCHIO CHE NON VEDE CUORE CHE NON DUOLE??? CHI ERA PRESENTE HA DA DIRE SOLO UN PAIO DI COSE VERGOGNA E DIMISSIONI.
Tutti giustizialisti di quattro soldi
Spero solo che chi sta svolgendo le indagini riesca ad appurare la verità affinché se esistono “mele marce” vengano gettate via e si ristabilisca l’ordine ed il rispetto delle leggi e delle regole, sia da parte di chi le deve rispettare che da quella di chi le dovrebbe fare rispettare.
La difesa di ufficio a priori giova negativamente agli occhi dei cittadini. La possibilità che qualcuno possa avere sbagliato é sempre reale ed uguale alla possibilità che tutto si sia svolto secondo le regole, tenendo anche in considerazione le dichiarazioni di alcuni testimoni.
Solo il capofamiglia, agli occhi dell’opinione pubblica, ha qualche attenuante nella difesa a spada tratta dei propri cari ma in questo caso il Comandante non é il genitore dei colleghi vigili.
un vero comandante della polizia minicipale di una delle maggiori città italiane non si limita soltanto a fare delle relazione ma, a prescindere di quello che verrà affermato dai carabinieri, ha il dovere l’obbligo di avviare un’indagine interna e prendere dei provvedimenti per coloro che eventualmente hanno sbagliato. Tutto ciò confermano le voci che girano in città che lui è il comandante soltanto poerchè qualcuno deve pur farlo. Vergogna!!!!!!
Povere marionette, basite di fronte il disperato gesto di un disperato appunto. Pane acqua questo cerva di cercare di guadagnarsi. Vigili marionette che l’unica cosa positiva che possono fare nella nostra città è qello di repirare un pò di smog, per ripulire l’aria nelle ore di punta, tanto sono sempre loro che con la loro operosità creano i più bei ingorghi, e ditemi che sono tutti luoghi comuni….ipocriti!
@ avatar 2 veramente i veri giustizialisti sono i vigili ………
Tutta gente piena di astio perchè sicuramente avrà preso multe, ma si smetta di dire castronerie.
Savian ma la smetta, nn dica sciocchezze,lei che è un’altro che ha preso multe perchè poco disciplinato durante la guida?
@Antonio, qui non si sta parlando di una persona che si è suicidata a casa sua dopo aver subito un provvedimento da parte delle forze dell’ordine. qui si sta parlando di una persona che si è suicidata durante un controllo dei vigili urbani, davanti ai vigili urbani. spiegaci: per te è normale allora che una persona fermata a un posto di blocco dai carabinieri, nel mentre gli controllano i documenti, si suicida davanti ai carabinieri? è normale che una persona chiamata in caserma per qualche motivo si lancia da una finestra della caserma? è normale che una persona che viene arrestata a casa sua in un momento di svista degli agenti si butti da una finestra? se per te è normale, per qualcuno non lo è e non lo è nemmeno nei regolamenti delle forze dell’ordine. stai certo dunque che nei casi da me citati gli agenti in questione sarebbero stati sospesi, indagati e processati. non è che i vigili, essendo a metà tra le forze dell’ordine e gli impiegati comunali, hanno diritto a trattamenti diversi.
tutti bravi a criticare e a giudicare…ma voi c’eravate?
A questo punto e meglio che controlli nn ne fanno più e così si chiude bottega e tutti a casa,ma di che parliamo.Queste sono situazioni imprevedibili durante un controllo di polizia,ma quale sospensione,ma cosa v’inventate ma finitela.
@ ancora io: Non mi pare normale che mentre uno viene controllato si da fuoco. Non lo trovo normale talmente tanto che, a meno di sviluppi clamorosi e a meno che non ci siano prove del contrario, ritengo possa essere un comportamento imprevedibile. Quindi trovo giusta un’indagine interna, giusta un’inchiesta della Magistratura ma ritengo errata la condanna espressa dal 90% dei commentatori della bacheca (inoltre questi signori mi sembra che commentino sul nulla tranne che, potrebbe essere, qualcuno non sia un testimone diretto reticente). Così funziona uno Stato di Diritto altrimenti divertiamoci con la giustizia sommaria “ma a chi tocca non s’ingrugna” e ricordatevi che prima o poi può toccare a tutti. Sarà che ho appena finito di vedere lo speciale su Enzo Tortora ma io di giustizie sommarie e di condanne preventive ne ho davvero piene le scatole.
Antonio Triolo
Come mai i vigili urbani in certe zon di palermo nemmeno ci passano?
E’ facile sequestrare tutto ad un povero marocchino che scappa dalla fame del suo paese per venire a LAVORARE qua!
Guardate tutti i posteggiatori abusivi che ci sono in tutta la citta’ (PALERMITANI)! Andate all’interno dell’Ospedale Cervello a sbattere fuori quei presuntuosi posteggiatori che chiedono IL PIZZO alla gente che va a curarsi in ospedale!
SOLO IN QUESTA CITTA’ SI VEDONO QUESTE COSE!
AFFRONTATE I PROBLEMI REALI CHE SONO IL CAANCRO DI PALERMO E LASCIATE PERDERE LA GENTE CHE SI GUADAGNA DA VIVERE ONESTAMENTE!