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Migliore, amministrazione| straordinaria in vista

Per la "Migliore spa", l'azienda con punti vendita a Palermo e a Trapani che lo scorso febbraio ha chiuso i battenti con perdite per 40 milioni di euro, la strada verso l'amministrazione straordinaria sembra spianata.

Palermo, sono 261 in cassa integrazione
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L’udienza di oggi si è conclusa con il rinvio di una settimana e la richiesta di integrazione documentale. Ma ormai per la Migliore spa, l’azienda con punti vendita a Palermo e a Trapani che lo scorso febbraio ha chiuso i battenti con perdite per 40 milioni di euro, la strada verso l’amministrazione straordinaria sembra spianata.

Una notizia accolta con grande ottimismo dai 261 dipendenti in cassa integrazione dallo scorso marzo che, in questo modo, afferma Mimma Calabrò, segretario regionale della Fisascat Cisl, “verranno salvaguardati perché restano legati all’azienda”.

L’amministrazione straordinaria, infatti, spiegano gli avvocati del gruppo Migliore, Alberto Stagno d’Alcontres e Andrea Vincenti, “mira al recupero e al risanamento delle imprese che si trovano in uno stato di insolvenza, per evitare proprio la dispersione del patrimonio aziendale e la perdita di un gran numero di posti di lavoro. Cosa che non capita con altre procedure concorsuali come il fallimento”. Ma per procedere all’amministrazione straordinaria, l’azienda deve avere dei requisiti specifici (quali, ad esempio, lo stato di insolvenza e un numero di dipendenti non inferiore a 200) e soprattutto dimostrare che esistano “concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico”. “Per questo – continuano i legali – ci sono state una serie di udienze interlocutorie. Ormai, però, dovremmo essere in dirittura d’arrivo”.

“Per noi – commenta Roberto Ferrara, rsu aziendale, 49 anni e da 34 dipendente Migliore – è un’ottima notizia perché ci permetterebbe di restare legati all’azienda. Un’azienda per la quale lavoro da sempre…”. E che, però, già nel giugno del 2009 diede i primi segni di scricchiolamento: “Cominciarono i primi ritardi nel pagamento degli stipendi – continua Ferrara – e pian piano cominciammo a capire che la situazione non andava bene, nonostante all’esterno si continuasse a parlare di piani di rilancio e progetti di ampliamento”.

“Sicuramente la situazione non è facile per nessun imprenditore – commenta l’amministratore delegato del Gruppo, Beppe Migliore – e paradossalmente viene data maggiore attenzione alle nuove iniziative imprenditoriali che alle attività storiche. Oggi, però, posso dire che siamo fiduciosi che il percorso verso l’amministrazione straordinaria sia un po’ più in discesa e questo è l’unica possibilità per riuscire a dare una continuità ai nostri lavoratori”.


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