LiveSicilia e “S” fanno un regalo ai propri lettori: dal numero di “S” in edicola ecco l’articolo di Riccardo Lo Verso e Accursio Sabella sulla “parentopoli” nella Formazione siciliana con i nomi dei politici, dei sindacalisti e dei funzionari con parenti nel mondo dei corsi. L’articolo fa parte del “dossier” che il numero attualmente in edicola di “S” ha dedicato all’universo Formazione: nella rivista, che può essere acquistata tramite questa pagina o in edicola, l’elenco completo degli enti che hanno ottenuto i finanziamenti per i corsi “sotto soglia”, tutte le inchieste attualmente aperte e i particolari su quella che riguarda la “duplicazione” del Piano dell’offerta formativa 2009, la storia di un dipendente pagato per non lavorare al Ciapi di Palermo e un’intervista all’assessore Nelli Scilabra.
“Non capisco dove stia la notizia”. La notizia sta in famiglia. Paolo Genco presiede l’Anfe Sicilia, e si sorprende: “Cosa c’è di strano?”. C’è di strano che sua figlia Daniela, sua figlia Mariella, il genero Salvatore Bendici, il fratello di questo, Antonio, e un paio di nipoti sono assunti nel “suo” ente. “Non capisco dove stia la notizia”. E forse ha ragione Genco. Perché questo caso non è affatto isolato. E non c’è ombra di reato. Ma fotografa, con contorni nettissimi, il mondo della Formazione professionale siciliana. Dove gli enti, per anni, hanno giocato su due tavoli differenti. Il primo è quello che li vede vestire i panni di “soggetti privati”. L’altro, quello sul quale si muovono quasi come se fossero enti regionali. È la Regione, sono i cittadini siciliani, insomma, a pagare gli stipendi dei lavoratori della Formazione professionale. Anche quelli delle figlie, dei generi e dei nipoti dei direttori. Anche quelli dei parenti dei politici. Anche quelli dei familiari dei sindacalisti, o dei deputati regionali, i cui legami con i lavoratori della Formazione sono finiti in un disegno di legge rivoluzionario. Quello che punta a tagliare il cordone, appunto, tra gli enti e la politica. A rifondare un sistema, insomma, che, per usare le parole affidate dal nuovo assessore Nelli Scilabra a questo numero di “S”, è stato affetto, per anni, “dal peggiore clientelismo”.
E le parole della giovane componente della giunta Crocetta, ovviamente, non possono sorprendere. Fu il governo Lombardo, infatti, a commissionare uno studio, qualche anno fa, che raccontò, con la fredda certezza dei dati, una vicenda in fondo nota a tutti. Dall’istituzione della legge 24 del 1976, quella, per intenderci, che “foraggiava” con soldi pubblici gli enti privati, le assunzioni sono state 7.200. Ma il 60% di queste sono avvenute tra il 2000 e il 2008. Insomma, si è assunto di più in quegli otto anni, che negli altri 24. E i “picchi” nel numero di contratti stipulati coincidono spesso con le elezioni regionali. In particolare quelle del 2006 e del 2008. In quel triennio sono state effettuate quasi il 45% delle assunzioni dell’intero settore della Formazione siciliana. E oggi, i dipendenti assunti a tempo indeterminato sono 9.302. Per intenderci, il 46% del totale dei dipendenti della Formazione in Italia. Insomma, quasi un “formatore” su due, nel Belpaese, lavora in Sicilia. “Dove sta la notizia?”, chiedono comunque i vertici degli enti. E gli esponenti politici. Come Franco Rinaldi. Stra-votato alle ultime elezioni regionali, che candidamente ammette: “Sono dentro gli enti perché faccio politica”. Già, che c’è di strano?
“I miei parenti all’Anfe – racconta Genco – sono stati assunti vent’anni fa. E in un ente che vanta quasi mille dipendenti, anche se i miei familiari fossero quattro, o cinque, rappresenterebbero una percentuale irrisoria”. Direttore dell’Anfe, invece, è Gaetano Calà. Un cognome che anche in questo caso ricorre nell’elenco dei dipendenti Anfe: Anna e Tiziana sono state assunte nell’ente. “Non le confermo né smentisco – spiega Calà – se si tratta di mie parenti. Non voglio avallare questo modo scandalistico di fare informazione. Il problema vero è un altro: è stata la politica a non aver voluto introdurre delle vere regole nella Formazione professionale. Noi lavoratori non abbiamo nessuna colpa”. La politica, dice Calà. E all’Anfe, ente enorme, capita di “incrociare” anche qualche dipendente imparentato con un politico. È il caso di Vincenza Dentino, moglie di Nino Dina. Ma il fresco presidente della commissione Bilancio all’Ars ha precisato che la sua “metà” lavora all’Anfe dal 1986, prima ancora che lui diventasse un politico di peso. E ha anche messo in guardia dalla “caccia alle streghe”: “Negli anni Ottanta – racconta Dina – quando facevo ancora le sostituzioni come medico di guardia, giovanotto con la passione per la politica ed il calcio, conobbi Vincenza, una bella ragazza e pure un buon partito visto che già allora, quando la conobbi, lavorava come docente in un ente di formazione dove era stata assunta 26 anni fa. Anche allora non giocai alcun ruolo. Lei aveva fatto da sola. Era entrata nel mondo del lavoro con i suoi meriti e ci è rimasta fino ad oggi, facendo la sua gavetta e lavorando sodo. Io sono arrivato dopo”. Nello stesso ente poi, è arrivata anche Anna Maria Cammisa, moglie di Gaspare Noto, ex segretario provinciale dell’Mpa a Trapani. Sempre all’Anfe, ma nella sede di Trapani, è stato assunto anche Castrenze Papania. Fratello di Nino Papania, “big” alcamese della corrente Innovazioni del Pd, che però precisa: “Mio fratello è stato assunto nel ’94, io sono diventato deputato nel ’96”.
Oggi, però, Papania, insieme ad altri esponenti del Pd, avrebbe messo le mani sullo Ial Sicilia. Un ente che ha perso il suffisso “Cisl”, dopo l’abbandono del sindacato e l’ingresso, appunto, di una cordata di proprietari che fa capo a persone vicine ai politici del Pd Nino Papania e Luigi Cocilovo. Il nuovo direttore dello Ial, infatti, è Massimiliano Ciccia, storico collaboratore del deputato alcamese. Ciccia è il legale rappresentante anche della società “Forum”, di Alcamo. Si tratta di uno degli enti compresi nella cosiddetta “Tabella H”. L’ultimo stanziamento deciso dall’Assemblea ammonta a circa 400 mila euro. “Ma la mia società – ha spiegato Ciccia – non ha nulla a che vedere con la Formazione professionale, visto che ci occupiamo soltanto di master universitari”. Sempre allo Ial Sicilia di Trapani lavorano, tra gli altri, l’ex consigliere provinciale e assessore dell’Udc Giuseppe Carpinteri, Giacoma Giacalone, moglie dell’ex sindaco di Alcamo ed ex presidente dell’Anci Giacomo Scala, candidato alle ultime elezioni regionali tra le fila del Pd, e Valerio Bernava, figlio di Maurizio, segretario generale della Cisl Sicilia.
Insomma, amministratori e politici, negli anni si sono scambiati i ruoli, e hanno lavorato fianco a fianco. Un fatto così assodato, da spingere il nuovo governatore Crocetta a chiedere un monitoraggio “a tappeto” degli enti di formazione, a caccia dei parenti e affini “entro il quarto grado” dei deputati regionali. Mentre scriviamo, però, i risultati di quella richiesta sono scarsi. Pochi gli enti che, a ridosso del Natale, hanno inviato la propria documentazione. E pochi sarebbero i casi di parentela. Qualche caso è stato messo nero su bianco dall’autocertificazione consegnata da qualche lavoratore. La strada, anche in questo caso, porta nel Trapanese. Nell’Efal di Trapani, infatti, dal 2004 lavora Anna Maria Gucciardi, cugina dell’attuale capogruppo del Pd all’Ars Baldo Gucciardi. Dal capogruppo, al segretario: ecco Rosalia Lupo, sorella di Giuseppe Lupo, assunta a tempo indeterminato all’Iraps Onlus. “Ma l’assunzione di mia sorella – precisa il segretario del Pd – è avvenuta prima del 2008, molti anni prima che io mi impegnassi in politica. Non vorrei che adesso anche lavorare fosse diventata una colpa. Mia sorella è stata assunta senza l’aiuto di nessuno. E infatti, l’Iraps non è, notoriamente, un ente vicino né al Partito democratico, né alla Cisl, di cui ho fatto parte per tanti anni”. È stato assunto dall’ente “Reti scarl”, invece, il cognato di Concetta Raia, Pierfrancesco Rota. “Mio cognato – ha precisato la deputata democratica – lavora negli enti da 15 anni”.
Enti certamente “riferibili” al Pd, invece, si trovano nel Messinese. Lì, i “re” della formazione, da anni, sono Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. A partire dalla Lumen, che quest’anno avrà un milione di euro per i corsi. La presidente era Elena Schirò, moglie del deputato regionale. La Training Service invece è costituita principalmente dalla Geimm, di cui è socio sempre Rinaldi, e dalla Gefin di cui è socio Genovese. Quest’anno la Training Service riceverà 390mila euro per le proprie attività. Poi c’è la Nt soft di un nipote di Rinaldi e Genovese. E l’Esofop, guidata da Giovanna Schirò, cognata sempre del deputato Pd, così come Chiara Schirò che fa parte del cda. Ed è moglie di Genovese. Quest’ultimo, poi, è uno dei “big sponsor” dell’Aram (ente che qualche anno fa organizzava corsi per “esattori di pedaggi autostradali”), non a caso presieduto da Elio Sauta, un consigliere comunale a Messina sempre del Pd.
Sono state proprio queste relazioni, riprese anche dalla trasmissione di Rai Tre “Report”, a scatenare la reazione del presidente Crocetta, e la richiesta di verificare l’esistenza di altri legami di parentela all’interno degli enti. E ce n’è. Parecchi. “Siamo negli enti perché facciamo politica”, ha candidamente ammesso, in effetti, proprio Franco Rinaldi davanti alle telecamere. Poi, però, ha precisato a Live Sicilia: “Mia moglie gestisce l’ente da prima che io iniziassi a fare politica. Le ho comunque chiesto di lasciare l’incarico e l’ha fatto”.
Questi esempi, però, non devono confondere. L’epopea della Formazione “marchiata” dai simboli di partito non riguarda esclusivamente il Pd. Perché sono tanti i politici che possono “vantare” la presenza di parenti, affini, amici e fedelissimi. Tutti assunti, ovviamente, senza che il politico di turno abbia mosso un dito. E in tempi così lontani, in alcuni casi, da far sorgere un dubbio paradossale: sarà stato mica il dipendente dell’ente a “favorire” l’ascesa del politico di riferimento? Paradossi, dicevamo. Ma la sfilza di esempi è davvero lunga. E a volte negli enti si realizza quella “trasversalità” politica tanto auspicata, a volte, in altre sedi. È il caso dell’Aram, che, come detto, è controllato, attraverso un consigliere comunale, dai democratici di Innovazioni, ma dove lavora Veronica Marinese, figlia dell’ex deputato regionale del Pdl Ignazio, che a sua volta è zio di uno dei co-coordinatori regionali del Pdl, Dore Misuraca. La sorella di Misuraca, Danila, poi, lavora nel Cefop, un grosso ente di Formazione attualmente in amministrazione straordinaria, dopo un fallimento seguito da una resurrezione.
“Non mi sono mai occupato del settore della formazione, né ho mai sollecitato qualcuno in favore di chicchessia”. Giuseppe Buzzanca non ci sta. E respinge al mittente ogni dubbio di “parentopoli” riguardante l’assunzione all’Ancol della moglie, “un ente – precisa Buzzanca – presso cui mia moglie ha prestato la propria attività dal 2005 (a quel tempo non ero né deputato, né esercitavo incarichi pubblici) e che non è riconducibile, in alcun modo, alla mia persona, non essendone proprietario, né socio occulto. Il rapporto di lavoro instaurato da mia moglie con il predetto ente, ha ingenerato equivoci e insinuato sospetti sulla mia attività politica. Proprio per questa ragione, nell’estate scorsa, pur consapevole di danneggiare la legittima aspirazione lavorativa di mia moglie le ho chiesto di rinunciare. Il rapporto di lavoro, pertanto, è stato interrotto”. Non facciamo fatica a credere a Buzzanca. Il nome della moglie, Daniela D’Urso, a dire il vero, risulta ancora tra quelli in possesso dell’assessorato (evidentemente non s’è trovato il tempo di aggiornarlo, alla luce del recente ‘auto-licenziamento). Ma in quell’elenco figura anche il nome di Matilde Buzzanca. Sorella dell’ex sindaco. Su di lei, da parte di Buzzanca, non è giunta alcuna precisazione. Ma l’Ancol, che come ha precisato Buzzanca, “non è riconducibile” alla persona dell’ex sindaco, è certamente legato a uno dei componenti della giunta del sindaco. Visto che a dirigerlo, fino a poco tempo fa, era Melino Capone, assessore di Buzzanca a Messina ed ex commissario regionale dell’Ancol, per il quale – come i lettori potranno apprendere più nel dettaglio in un altro articolo in queste pagine – la Procura di Messina ha ipotizzato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I riflettori della magistratura furono accesi sull’Ancol, per accertare la legittimità dei finanziamenti ottenuti dalla Regione Siciliana, per 13 milioni e 600mila euro, dal 2006 al 2011. Melino Capone fu ufficialmente commissario Ancol sino al 2006. Da quel momento in poi, nonostante la carica gli fosse stata revocata, avrebbe proseguito nel ruolo di commissario. Secondo l’accusa, avrebbe anche provveduto a “sistemare” parenti ed amici. Tra questi, il padre Giuseppe Capone, la madre Rosaria La Scala, il fratello Natale, e la moglie di quest’ultimo, Loredana Pagano, oltre a un paio di cugini.
Quello che fu l’Mpa, invece, ha controllato per anni un grosso ente come l’Efal, guidato in passato da Carmelo Reale, fidatissimo di Lombardo. Reale fu capo del personale al Comune di Catania con Lombardo vice sindaco e capo del personale alla Provincia con Lombardo presidente. Il presidente della sede catanese dell’Efal è stato Marco Belluardo, ex assessore Mpa a Catania, candidato alle Regionali con gli autonomisti e nominato pochi anni fa da Lombardo presidente di Sviluppo Italia Sicilia. Senza dimenticare il caso di Fortunato Romano, eletto con l’Mpa ma costretto, dopo il ricorso del collega Santi Catalano, a lasciare lo scranno a causa proprio della carica di presidente dell’Efal. Non è più nell’Mpa invece Lino Leanza. Suo cugino, Francesco Luca, guida l’Enaip. “Ma quella carica – ha precisato Leanza – non ha niente a che vedere con me. L’ente infatti è espressione delle Acli. E Francesco Luca, che ne è il presidente, è diventato di diritto anche presidente dell’ente”.
Altro caso di “alta densità familiare” in un ente di Formazione è quello del Cufti. Un piccolo “feudo Briguglio”. La direttrice infatti è Fina Maltese, moglie del parlamentare nazionale di Futuro e Libertà. “Ma mia moglie – precisa anche Briguglio – lavora come dipendente nella Formazione da dieci anni prima del nostro matrimonio”. Già. Ma nel Cufti ecco anche la figlia di Maltese (avuta con il primo marito), Claudia Viola, mentre Vincenzo Maltese, cognato di Briguglio, è stato assunto come amministrativo ad Alcamo e la cognata Maria Catalano lavora nella sede di Taormina. Nel Cda del Cufti, poi, erano presenti anche l’assessore regionale al Turismo in quota Fli Daniele Tranchida e Orlando Russo, portavoce Fli a Taormina.
Storie vecchie e nuove, insomma. Sulle quali il nuovo governo regionale ha deciso di puntare i riflettori, pensando a una norma che punti a vietare i casi di incompatibilità tra deputati regionali e dipendenti degli enti. Ma non solo. La nuova frontiera è quella dei rapporti tra i lavoratori dell’assessorato Formazione e quelli che si occupano dei corsi. La dirigente Anna Rosa Corsello ha avviato un monitoraggio per verificare casi di parentela anche nella burocrazia. Mentre scriviamo, non sono noti i nomi. Ma che i casi ci siano, e siano circa una ventina, è confermato da fonti interne dell’assessorato. Casi che riguardano dirigenti dei settori Riscossione, Controllo e Accreditamento. Anche a loro è stato formalmente chiesto dell’esistenza di parenti negli enti di Formazione. Così come per i politici. In quest’ultimo caso, a ognuno dei lavoratori della Formazione siciliana è stato inviato un modulo per l’autocertificazione. Con la quale avrebbero dovuto precisare i rapporti di parentela “entro il quarto grado” con i parlamentari regionali. Uno di loro, dipendente della Lumen di Messina, ha risposto così: “Dichiaro di essere affine entro il terzo grado di un componente dell’Assemblea regionale siciliana”. Chi fosse questo deputato, resta un mistero. Una notizia da non rendere pubblica. Del resto, la Formazione, in Sicilia, è pur sempre un affare di famiglia.
Mi pare di capire che tutti questi parenti il meglio a cui possono aspirare è essere piazzati in un ente di formazione.. Ottimo indizio della qualità dei politici e dei loro amici e parenti..
Non trovo scandaloso che i dipendenti siano entrati per chiamata diretta . Siamo in Italia e tanti concorsi sono ridicoli…diciamo dei finti concorsi. Trovo indegno invece che per decenni si sono foraggiati enti che non hanno mai prodotto nulla di valido per la Sicilia, a parte i politicanti da quattro soldi che ci ritroviamo.
È un sistema talmente radicato che dubito l’attuale governo siciliano risolverà..ma mi chiedo…il servizio formazione in sicilia funziona? Riesce a formare giovani e lavoratori competitivi e quindi fare politiche attive del lavoro?
La stessa attenzione va’ rivolta alla sanità privata .
Nella formazione almeno i corsisti vengono pagati , ma nella sanità per fare una tac o per una visita specialistica ,devi pure dire GRAZIE
Le giustificazioni che questi signori danno sono ridicole, un insulto all’inteligenza.
Siete senza vergogna.
Forza Crocetta, non mollare.
si potrebbe andare ancora più a fondo verificando (con tutte le difficoltà del caso, è comprensibile):
1- quanti parenti di consiglieri e assessori di EELL, o grandi portatori di voti che sostenevano un dato deputato in un periodo, nel dopo elezioni venivano assunti?
2- perchè per enti che nei fatti sono organismi misti pubblico/privati le procedure di selezione del personale avvenivano ammucciuni?
3- in tanti casi si opera tramite associazioni (enti non profit), ma di fatto assumendo tutti i parenti e tramite, forniture e consulenze non si creavano attività più che profit in barba al C.C., al TUIR, al gettito pubblico, etc?
4- quanto si sta facendo per la formazione andrebbe fatto per tutte le gare d’appalto, tutti gli enti di matrice pubblica, tutte le consulenze, etc.
Complimenti…W il web!
Gli Enti di Formazione sono privati e quindi per Legge hanno sempre goduto della possibilità di assunzione diretta senza nessun obbligo. Bastava rendicontare la spesa. Per semplificare. Io posso assumere chi voglio basta che rientri nel finanziamento assegnato. Non capisco di che scandalo si tratti.
Sembrerebbe più scandaloso sapere che lo scorso luglio il Civico di Palermo (ente non privato) ha indotto un bando per assunzione di infermieri con un unico metodo di selezione. Numero di protocollo. Chi presentava prima la domanda era dipendente con contratto 6 + 6. Livesicilia si informi sui nomi di questi neo infermieri. Vi accorgerete quanti nomi riconducibili a personale già dipendente della struttura PUBBLICA.
Potete infangare, indagare, inquisire ma distoglierete la mente da un solo trasparente concetto. Siete in Sicilia e tutto qui è clientelismo e partitocrazia. Il merito è raro. Forse inesistente. Saluti
Ma certo. Tutti i parenti entrati per meriti propri e sempre prima che l’illustre parente entrasse in politica. Ma ci prendono per il c…lo?
La formazione in Sicilia è una mega truffa finanziata con i fondi europei, fondi che hanno foraggiato le clientele arruolate dal personale politico ( che si è costituito immeritatamente un bel patrimonio ) dei maggiori partiti presenti in assemblea regionale, senza alcun beneficio per l’economia siciliana.
Il gesto del Presidente Crocetta di rotazione del personale deve essere inteso, secondo me, come un primo passo per ” rivoluzionare il settore ” sottraendolo alla ” mangiugghia ” che ha imperversato in questi anni.
Ah, così funziona? Io pago e voi pubblicate tutto gratis? Complimenti, la prossima volta di nuovo ve li do i tre euro.
Paolo Ingurgio
in un paese dove il lavoro è l’unica moneta di scambio la formazione è stata l’unica azienda che i politici hanno creato, ma coi soldi nostri, quiindi perchè i nostri parenti sono a spasso?
forza Crocetta il popolino, ora diventato POPOLO, è dalla tua parte alla faccia del clientelismo e dei vecchi politici.
Posso scrivere una sola parola ?
V E R G O G N A…………………………………..
Bravo Crocetta,continua così’. La formazione in Sicilia e’ stata sempre in mano a tutti i politicanti di tutti i partiti.Per ottenere un posto di lavoro in detti enti basta conoscere un deputato,un consigliere comunale di peso,un prete ecc. ed in barba a tutte le lauree ci si ritrova dietro una cattedra o dietro una scrivania anche con la licenza media.Oltre a verificare la parentopoli,suggerirei di verificare i titoli di studio,se a posto, sottoporre gli insegnanti ad una prova di italiano magari soltanto parlato(scritto sarebbe una prova troppo ardua considerato le numerose insidie della lingua italiana).
Non è vero che si diventa presidente dell’enaip perchè si è presidenti dell ACLI,Queste strutture Hanno statuti diversi.
Sig.Accursio e Sig.Sabella fatevi dare lo statuto dall’enaip e vi renderete conto.
RIVOLUZIONE CIVILE DI INGROIA RAPPRESNTA UNA SPERANZA CONTRO IL SISTEMA PDL-PD-UDC MPA ECC.
Sarebbe interessante allargare l’inchiesta ai parenti ed affini degli amministratori degli enti locali. Mi riferisco ai consiglieri comunali e provinciali che si sono succeduti negli ultimi venti anni. Sono certo che verranno fuori parecchi nomi!!!! Complimenti a Crocetta per il tentativo di scardinare la politica clientelare nella formazione professionale in Sicilia.
Parafrasando Genco: e dove sta la notizia?
Alzi la mano chi, orbitando nel mondo torbido della formazione, non sapeva già di queste “anomalie”.
Forza Rosario! Forza Nelli…. non mollate e andate a fondo; siete la nostra ultima speranza.
@Paloin. Nota che con i 3 euro hai avuto le notizie in anteprima quindi non ti puoi
lamentare. Anche quando vai al cinema paghi la 1^ visione e dopo il film lo puoi vedere
gratis alla televisione (ma soltanto dopo ).
dai, per un articolo su 100! Mi sembra un pò come le curve a 5 auro allo stadio!
aspetto ancora di sapere di altri, dirigenti e funzionari: marinese in ultimo è dep pdl ma in realtà per anni, lunghi anni, ha guidato l’assessorato… andiamo a vedere pure gli attuali
Forse volevi dire sanità pubblica, il privato ha tutto l’interesse a fare un esame perchè incassa il corrispettivo (fino al raggiungimento del budget che gli è stato assegnato). Il medico pubblico utilizza invece questi servizi come specchietto per le allodole e portarti invece nel suo studio privato dove devi pagare e possibilmente in nero. Apri gli occhi e informati meglio su come funziona il sistema sanità
Bravissimo Presidente, complimenti stai cercando di ripulire questo sistema……. ma sbaglio o ci sono persone e partiti che ti hanno sostenuto….? Sbaglio o ci sono persone e partiti che hanno sostenuto prima Lombardo e adesso Crocetta? ………………………………………………………….???????????
Continuate a votare il pd DETTO DA BERSANI CHE E’ UN PARTITO PULITO VEDERE PURE L’INCIUCIO CON LA BANCA MONTE PASCHI DI SIENA (i soldi che ci hanno estorto con l’imu sono andati a fire nella pancia della banca sopracitata per salvarla! )
E NOI FAMIGLIE CHE NON ARRIVIAMO A FINE MESE COSA C…O FACCIAMOOOOOO
EVVIVA IL MOVIMENTO 5 STELLE
e dov’è la notizia? In galera devono andare, non c’è altra soluzione. Hanno distrutto l’Italia e continuano a farlo con spudoratezza…i politici sono la cloaca dell’umanità.
dopo I figli ,I parenti anche alla lontana, sono arrivati I figli , gli amici , I vicini di casa di politici sindacalisti , di chiunque avesse una certa conoscenza con chi aveva le mani in pasta negli Enti in questi decenni.
ci meravigliamo se I sindacati si lamentano ? certo da tanti anni ormai il sindacato qualunque fosse la Sigla di appartennenza ha le mani all’interno degl enti , quindi di cosa parliamo?
la vera rivoluzione è chiuderli questi enti non capisco come mai se una azienda va male l’operaio può essere licenziato , in Sicilia questo non può succedere se si lavora in un Ente inutile.
NON SIAMO NELLA FASE IN CUI SI INDAGA SE I CORSI SONO FATTI, SE IL PERSONALE è QUALIFICATO, SE è SOTTO PAGATO, SE CI SONO I RAGAZZI DA FORMARE ECCC… CHE RAPPRESENTA L’ORDINARIETA’ SICILIANA. ATTENTI A CHI DATE IL VOTO…
La formazione di un ristretto nucleo di valutazione che valuti i progetti formativi presentati dagli enti di formazione di cui si parla e assegni il finanziamento sulla base della capacità dimostrata di raggiungere risultati positivi e certificati in termini di miglioramento delle competenze e di nuovi ingressi effettivi nel mondo del lavoro risolverebbe in maniera automatica il problema. Quindi:
a) I bandi e gli avvisi pubblici devono contenere griglie di valutazione nelle quali si riconosce priorità a chi dimostra di avere raggiunto risultati positivi in termini di efficienza ed efficacia nelle azioni formative proposte.
b) Il nucleo di valutazione deve possedere chiare competenze tecnico-scientifiche, deve essere composto in maniera trasparente e ovviamente libero da vincoli con gruppi politici e lobbies di vario tipo. E’ chiaramente più semplice controllare i legami di 10 persone che compongono il nucleo piuttosto che delle migliaia alle dipendenze degli enti di formazione.
c) Lasciare liberi gli enti di porre in essere rapporti di lavoro con chi ritengono più opportuno (ovviamente in nessun caso la Regione dovrebbe sostituirsi al datore di lavoro-Ente di formazione) obbligandoli a certificare per due anni (follow up) gli ingressi nel mondo del lavoro e subordinando una congrua fetta di finanziamento al raggiungimento di reali risultati.
Ovviamente ad un nucleo di valutazione siffatto andrebbe assegnata una nutrita scorta armata…
confrontandoci con le altre regioni non è che siamo tanto lontani…
Se il sistema è stato tutto clientelare la raccomandazione da parte di qualcuno deve pur esserci ; se non sono politici ,sono amici sono parenti dei dirigenti degli enti ed amici degli emici. etc etc.
…ma perchè ci sono settori ai quali non si accede per cooptazione?e nella sanità?nelle università?
all’efal di trapani le anomalie e parentele non finiscono qui. andate a conteollare quelle del presidente che ha avuto e continua ad avere un ruolo politico
Che stai a dire? I corsisti pagati? Una parte del finanziamento spetta a loro, sulla carta, ma di fatto questo misero compenso raramente qualcuno lo persepisce. I corsisti servono solo a mettere firme su registri per far ottenere loro il cospicuo finanziamento. Parlano solo dei “poveri” formatori non pagati, perchè non si parla mai dei corsisti?
S ono d’accordo con chi si chiede dove stia la notizia. Infatti è noto, da sempre, che la formazione in Sicilia non serve a niente tranne che ad assumere persone che non sanno fare niente e che non vincerebbero mai qualunque concorso. Sapete dove si fanno molti corsi ? Nelle salette d’albergo affittate ad hoc; vi siete mai chiesti quale è la percentuale dgli occupati con le qualifiche ottenute nei corsi? Sapete quante ore effettive si fanno rispetto a quelle programmate? vi siete mai chiesti che titolo hanno i cosidetti docenti?ed i siciliani cosa fanno di fronte a queste vergogne? continuano a votare sempre le stesse persone in attesa, chissà, di entrare in un ente di dformazione.
Siciliani popolo di puritani…. Critichiamo i politici e poi li votiamo perché la notte prima delle elezioni “improvvisamente” suonano al citofono, oppure ci risulta pagata una bolletta di cui ignoravamo l’esistenza, oppure troviamo una busta nella buca-lettere con 100/150 € per i voti??? Suvvia signorini/e, umiltà ci vuole! Ma al posto di GENCO o di qualche altro presidente di ENTE, voi, che avreste fatto? Abbiate l’intelligenza di postare commenti costruttivi…. Onore a Crocetta che sta togliendo le mele marce dal sistema formazione. Mi auguro che poi si passi a Sanità (che assorbe circa 600 MILIONI di € dal BILANCIO REGIONALE mentre la formazione verte “con progetti” su fondi EUROPEI), la Pubblica Amministrazione (assenteisti a mai finire)… Siciliani brava gente…. Eh già!
quoto dado…vedere caso MPS ( e siamo in toscana ) banca in mano al pd come la formazione siciliana in mano al pd……propio il pd quelli che si sentono moralmente superiori a tutti
Bravo Presidente, come dipendente della regione mi permetto di suggerirLe di applicare la rotazione a tutti i dipartimenti. io non “tremo” per il trasferimento anche perchè si allargano le proprie competenze. ai sidacalisti (sono iscritto) dico: non rompete, se volete aiutare i lavoratori della regione compartecipate a queste decisioni politiche e non vergognatevi di assumere, nell’interesse dei lavoratori, posizioni forti e non compiacenti con l’iscritto raccomandato. in ultimo, chi parlava che l’assessore fosse giovane ed inesperta? si vergogni, oltre che bella è anche molto brava, complimenti.
mariano.
NON ascoltate i vari “proprietari” e prestanomi degli enti che si infiltrano nei commenti!!!!
CONTROLLIAMO invece TUTTO IL PERSONALE ASSUNTO DOPO IL 2008!!!
VEDIAMO CHI SONO E DA CHI SONO RACCOMANDATI!!!!!
Nel MIO ente abbiamo colleghi che sono stati assunti dal 2009 al 2011 ai quali HANNO RETRODATATO LA DATA DI ASSUNZIONE avendo come “pezza d’appoggio” una VERTENZA SINDACALE FASULLA!!!!!!
FASULLA PERCHE’ NON E’ MAI ARRIVATA DAVANTI UN GIUDICE.
Questi colleghi si presentano e SONO DICHIARATI DALL’ENTE CON ANZIANITA’ 2008.
DA DOVE PRENDONO I SOLDI PER PAGARE LORO STIPENDI E CONTRIBUTI????
LI PRENDONO DAGLI STIPENDI DEGLI ALTRI COLLEGHI REGOLARI!!!!!!!
Non pagano “solo” il durc allora
Così i soldi non possono bastare mai.
visto la grandezza dei titoli della gazzetta del sud , la formazione peggio dei derivati di mps.eliminiamo la formazione, per favore. la sicilia tornerà l isola felice che era prima .in cui non esisteva mafia, corruzzione , malasanità politici corrotti,abusivismo edilizio,reati contro l ambiemte.,prostituzione e strozzinaggio.,pedofilia.,partecipate con milioni di euro di debito , comuni al collasso,cooperative che chiudevano, mancanza di asili nido , spazi verdi .impianti sportivi,scuole fredde e diroccate,treni sporchi e lenti .autostrade buie e insicure.non si squagliavano i bambini nell acido,non saltavano in aria giudici ,non si uccideva un generale al centro di palermo.giuda veniva dalla formazione e ha tradito il buon Gesù.in poche parole pena di morte per tutti i formatori e kla sicilia tornerà libera da tutti i mali
Indagate sui parenti di tutti i sindacalisti. Stesso funzionamento . Irresponsabili che hanno avallato tutte le malefatte.
Paura per la fine del magna magna? gli enti di formazione non sono l’unico problema della sicilia ma e’ uno dei problemi visto che non formano un bel niente e servono solo a dare lo stipendio (pagato da noi) a una massa di raccomandati. L’importante e’ cominciare.
MITICO CROCETTA!!!
bravissimo……
Scusa dado,
La mia affermazione sulla sanità privata, celava un’esperienza diretta vissuta da mia cugina : ” dopo essere stata operata in una nota clinica oncologica di Catania ,le viene prescritta una tac di controllo, a un mese dell’intervento, quando mia cugina ha telefonato per la prenotazione, gli viene risposto che i tempi di attesa erano di sei mesi, ma a pagamento anche subito. Mia cugina ha risposto che a quel punto andava dove le veniva più comodo. Ti assicuro gentile dodo che, Catania è piena di questi casi. Mentre in merito ai corsisti della formazione ,non sono molto documentata , per cui non ho motivo di dubitare dell’affermazione di gabeiella fasulo.
dovrebbero controllare negli enti di formazione della provincia di agrigento e a gela a licata ad agrigento,favara..ci sono onorevoli che inseriscono in questi enti di formazione i loro pupazzi portatori di voti,candiati in liste e poi dopo questo sacrificio le troviamo li..bravi bravi,complimenti..soldi senza fare niente e mentre dilaga la disoccupazione che schifo..bravo crocetta smascherali tutti
il processo di trasferimento serve proprio a questo.
Provate vergogna? Era ora …
Nel mio Ente è da 1 anno che non vediamo soldi.La regione ha inviato i soldi all’Ente e l’ente invece di pagare i dipendenti ha pagato i contributi per essere in regola con il DURC altrimenti niente finanziamenti. C’è qualche passaggio che non è chiaro.Quando c’era l’abbondanza dei finanziamenti il magna magna non si vedeva;ora che sono diminuiti i finanziamenti la sparizione di denaro si vede di più.
Infatti l’assessore scilabra e non solo lei sono assessori di questo governo per meriti, si sono candidati, ci hanno messo la faccia….. Questo non è clientelismo…. Anch’io potrei fare l’assessore sono fuori corso, ho una discreta conoscenza delle strutture regionali……. Ma smettetella di parlare di fesserie….
Nell’articolo non viene citato l’ESIEA di Agrigento l’Ente di Formazione e sicurezza per l’industria edilizia e affini nel quale l’attuale senatore ex PD ora candidato nella lista Monti Benedetto Adragna, ex direttore dello stesso Ente di Formazione, ha fatto assumere la figlia ed il genero.
Stessa cosa ha fatto l’attuale direttore Manlio Cardella che ha fatto assumere la sorella e il figlio.
Lo stesso Ente nei giorni scorsi su segnalazione della Prefettura di Agrigento ha avuto revocato dall’assessorato regionale alla formazione un finanziamento di 380mila euro per infiltrazioni mafiose in seno al Cda e nel collegio dei revisori dei conti
Cari giornalisti,ho capito che con voi certi nomi non si possono fare……la signora è ben coperta anche da voi!
Bravo il presedente Crocetta ha sgamato i parenti dei politici della formazione… c’è ne sono di altri di parenti ed amici che i nomi nn si sono fatti… la formazione è formata solo di parenti dei parenti……. nn c’è nessuno che entrato x concorso sono tutti moglie, fratelli cognati ed amici di questi nominati nell’articolo di cui sopra… e noi siamo stati manipolati x 23 anni da questi politi x i voti… noi precai degli enti pubblici quelli storici siamo entrati nei comuni con una gaduatoria provinciale… gli ex art. 23.. poi ci sono stati tanti altri contatti di favoritismo degli amici dei politici senza graduatoria provinciale solo x chiamata diretta come gli ex co.co.co. asu…. contratti nazionali e più ne ha e più ne metta….. carissimo Presidente nn so se legge questi commenti …. noi ex art. 23 lavoriamo x 800 Euro e sempre con il fiato sospeso perchè nn sappiamo se i nostri contratti si rinnoveranno….. noi vogliamo avere un contratto a tempo indeterminato anche x questi 800 euro perche con questi sfamiamo le nostre famiglie e fate i controlli della dichiarazione dei redditi x vedere quanto si guadagna in famiglia ci sono persone che vanno al lavoro solo x comprarsi i profumi!!!!! fate dei veri controlli e vedete quelli che hanno bisogno di lavorare…. perchè a 50 anni nn possiamo andare altrove……
Non proviamo vergogna. Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto. E la dimostrazione sta in moltissimi universitari e laureati che si siedono d’innanzi a Noi in aula e alla fine ci stringono la mano per competenza e capacità di gestione d’aula. Chi ci critica spara nel mucchio. Ma non ci scalfisce. Io sono orgoglioso di fare bene il mio mestiere all’Anfe. Tanto criticato da Voi ma con corsi di altissima qualità professionale.
Bravo Crocetta continua con la tua rivoluzione. Togli chi c’è e metti i tuoi. Mi raccomando. Cantanti, scienziati, giovani fuori corso e se puoi giocolieri circensi. Così se prima si piangeva delle sorti dell’isola in futuro potremo ridere….
Scusate ma la signora Monterosso in tutto questo che ruolo ha avuto? Lei rimane al suo posto? Niente punizioni per chi ha a suo caricoun danno all’erario di oltre un milione di euro non dobbiamo dimenticare che e’ stata dirigente generale della formazione,ed oggi da esterna ricopre il massimo vertice dell`amministrazione.vergognati crocetta
Paragonare una nomina politico-amministrativa (assessoriale) con le nomine ad personam presso enti pararegionali non sta né in cielo né in terra; spero se ne renda conto o che qualche anima pia glielo spieghi.
illuminaci!
brucia, eh?!
perchè non controllano anche iparenti dell’IRIPA SICILIA in tutte le provincie anche la trovano parenti siciramente
Scusami ma non condivido assolutamente la tua opinione. La tua opinione spara nel mucchio senza alcun dato alla mano. Se vieni nel mio ente a Ragusa ti posso dimostrare esattamente il contrario di quanto hai affermato.
lo scandalo non è tanto sistemare qualche parente ma invece è quello di sovvenzionare
enti che definirei assistenziali invece che di formazione professionale, continuiamo così e diventeremo tutti morti di fame.
adesso devono andare via se si prova che hanno messo mano sui denari della formazione per creare consensi elettorali con i denari pubblici
Crederò al presidente crocetta e sarò disposta a votare per lui alla prossima occasione, se veramente riuscirà a riportare ordine e legalità nella formazione. Non so nulla di certo e provato, ma si vocifera di corsi mai tenuti , insegnanti fantasma e di rimborsi invece molto tangibili.
Anche la gestione in mano ai cognati di, scoperchiata da report non è certo edificante.
“Preoccupato”???
Vogliamo accertamenti… Crocetta si dia da fare in tal senso!!!
Ragioniamo sui fatti . E’ un fatto che questi enti di formazione sono privati e sono liberi di spendere e assumere come vogliono ma è anche un fatto che fruiscono di finanziamenti pubblici ottenibili più per agganci politici che per meriti . E qui sta il punto : il prevalere delle conoscenze politiche o amicali sul merito guasta tutti gli ambiti dalla Formazione in Sicilia che serve solo se stessa alla Banca MP di Siena in Toscana che specula a spese dei suoi risparmiatori . E’ lo strapotere dei Partiti e dei sindacati in tutti i settori della vita civile il colpevole da mettere sotto processo e non la parentela .
Finalmente finiu u magna magna: e vai presidente!!!!!!!!!
Rispettosamente. Perdonate ragazzi che scrivete: ma questo sistema è cominciato ieri?
Molti auguri di cuore per il Vostro futuro.
è vero che siamo in sicilia ma e pur vero che non cambierà nulla tranne che il presidente Crocetta non rimetta un pò di ordine lavorare oggi è un lusso x pochi è vero che se non sei vicino al politico non avrai nulla a funzionato sempre così e solamente disgustoso vedere che questi signori ostentano una gran bella faccia tosta quando vengono intervistati dovrebbero solamente vergognarsi se solo avessero un briciolo di dignità
( non uno ma mille CROCETTA VAI)
Il giornalisti ancora non hanno capito il funzionamento della l.r. 24/76; Gli Enti pur se privati (senza scopo di lucro) sono strumentali alla Regione, legati da un rapporto di servizio e inseriti nella struttura organizzatoria della regione stessa; leggetevi alcune sentenze della Cassazione e della corte dei conti e poi avrete le idee più chiare. Il punto è solo uno: chi doveva vigilare e controllare non lo ha fatto. lo prevede la stessa l.r. 24/76 art. 2 lettera f.
ADESSO CARO PRESIDENTE CROCETTA ,PASSA AL SETACCIO IL COLLOCAMENTO PER VEDERE COME FUNZIONA IL RECLUTAMENTO DEI DISOCCUPATI ,NON PERDIAMOCI IN CHIACCHERE AGIAMO CON IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO ,FACENDO DELLE LISTE IN BASE ALL’ETA ED ISCRIZIONE E TITOLO DI STUDIO ,CHE DURANO PER SEMPRE AL COLLOCAMENTO ,DA 18 A 25,DA 26 A 35 ,DA 36 A 45, DA 46 A 50 ,DA 51 A 60 ,DA 61 A 70 . COSI I POLITICI NON CI MARCERANNO PIU’ BASTA QUESTO E’ IL MOMENTO DI CAMBIARE FRA POCO PARTE PETIZIONE
…tutti contro tutti,, che bella cosa, aspettavamo proprio questo e meno male che non siamo in guerra, che ancora un pezzo di pane si trova se no ci sbranassimo tra noi,
si..? e in graduatoria come ci sei arrivato?
commenti di ben pensanti , ed indignati il 99.9 di voi se glielo proponessero impiegherebbe figli e parenti nella formazione se potesse,dove vivete , in svezia ?le città siciliane cadono a pezzi,distruuggono l infinite bellezze e architettoniche e naturali, non ho sentito urla quando abbattono alberi centenari per costruirvi immondi condomini, e neanche se i torrenti di fango si portano via le persone e mancono le ritrovano per sepperlirle, o si sbriciolano i palazzi e poi si piangono i bambini sotto le macerie.INSOMMA NON PENSATE CHE LA PRIORITà CHE HA CROCETTA è QUELLA DI METTERE IN SICUREZZA MIGLIAIA DI ABITAZIONI PERICOLANTI .Le avete viste le pioggie di questi giorni?
Il presidente dell’ En.A.I.P. (Ente ACLI Istruzione
Professionale) è il presidente delle A.C.L.I..
Ricordo che l’ En.A.I.P. è una creazione delle
A.C.L.I., ed è cresciuta quasi esclusivamente
grazie all’apporto degli aclisti (oltre ai dipendenti,
anch’essi aclisti nella fase florida dell’En.A.I.P.).
Lo scostamento di questo ente dalle strutture di base
delle A.C.L.I., rappresenta una delle cause della profonda
crisi che sta attraversando (mi riferisco al caso dell’En.A.I.P.
Messina, che conosco).
Anche se queste due entità sono separate sulla carta, senza dubbio
l’En.A.I.P. è figlia delle A.C.L.I., ed il presidente delle A.C.L.I. è
presidente dell’En.A.I.P.. Da sempre.
@ Rocco … per completezza NO ! ENAIP fece il primo crac silente anni ‘ 80 !
Le ACLI mollarono quell’E N A I P e nacquero gli E n A I P , provinciali ; cioè con lettera “N diventata minuscola n ” e i debiti rimasti alla N grande.
Quindi Sig. Rocco o Lei parla dell’ E N A I P ” N ” Grande ed è quella delle ACLI indebitatissima con la Regione ; oppure Sig Rocco Lei parla dell’E n A I P con la “n” minuscola che nulla dovredde avere a che vedere nè coi max debiti ne con le ACLI . Ma se lei sostiene che “n” piccola è ripassata alle ACLI quei debiti sono stati pagati ???
PS
Stessa vicenda, o meglio simile avvenne per “lo sgancio ” degli Ecap dalla CGIL quando s’indebitarono sino a scoppiare . Nel silenzio gli attuali si sono trasformati nell’asset sociale mantenendo accreditamento ; tutto lecito ma pare ci sia stata comunque un’inchiesta …. ! E stesso metodo pare IAL ? O Cefop ?
Trovo utile far emergere il marcio che c’è nel settore della Formazione Professionale siciliana. Inviterei, comunque, a non perdere di vista alcune importanti piste di indagine che sembrano essere invece dimenticate. Sarebbe oltremodo utile per meglio capire il malcostume in questo settore, indagare sulla “lievitazione” del numero di Enti accreditati e di conseguenza del numero dei dipendenti. E’ facilmente riscontrabile che tale lievitazione è avvenuta a partire da date certe ed in concomitanza con assessori regionali alla Formazione che hanno fatto proprio in quegli anni man bassa di voti (vedasi Formica, ecc.). L’aver concesso l’accreditamento a centinaia di enti nuovi, puntualmente finanziati ed aver consentito l’assunzione di migliaia di nuovi operatori, ha portato il settore al collasso e impedisce oggi una seria riforma del settore. Tra l’altro a pagarne le conseguenze, oggi, sono i pochi operatori che hanno agito e lavorato nel rispetto delle leggi e dell’etica professionale. Come sempre sparare nel mucchio è facile, anche se riconosco che è difficile discernere in un settore così controverso. Che dire dei sindacati che sembrano oggi giocare a nascondino? Gestori di Enti in prima persona, in tutta fretta hanno abbandonato la nave, proprio come Schettino, nel maldestro tentativo di nascondere le loro responsabilità di gestori e quelle attuali di rappresentanti dei lavoratori, sempre assai tiepidi (magari per non scontentare i possibili complici politico-amministrativi).
Cosa occorre fare? Occorre per una volta con serietà procedere ad una vera riforma della Formazione Professionale che tolga di mezzo gli affaristi e i tentacoli della politica, ma che sia rispettosa di quanti, pochi o tanti che siano, in questi anni hanno garantito con serietà, spesso in assenza delle istituzioni, un servizio previsto dalla Costituzione, a tanti giovani senza prospettive, a tanti disabili lasciati soli, a tanti detenuti, a tanti lavoratori espulsi dal mondo del lavoro.
Sono profondamente deluso dei commenti fatti dai miei predecessori, sol perchè sono estranei alla formazione? ho i miei dubbi.
Andate e visionate le leggi che regolano la formazione e date il vostro giudizio dopo averlo fatto in mancanza di ciò tacete, fate solo danno agli addetti ai lavori e mi riferisco a tutti i formatori i tutor ai segretari e l’apparato strutturale dei vari Enti.
Parlare alle spalle è da codardo.
Caro presidente Crocetta la invito a selezionare una commissione di inchiesta formata da veri padri di famiglia e vai a scoprire perchè l’Ente CE.FO.P. deve dei soldi e non pochi circa 13/14 Mensità ai dipendenti. Oggi l’ente è commissariato e i commissari hanno fatto la cosa più ignobile al mondo LICENZIAMENTO per 350 unità senza preavviso e soprattutto senza una specifica meritocrazia complimenti siete senza CUORE
rispondo a facciamo ridere i polli… in graduatoria ci sono arrivata tramite ufficio di collocamento con tanti anni di disoccupazione…… non certo per partito…..
Nel 2005 Buzzanca “non esercitava incarichi pubblici e non era deputato”, ma era stato soltanto già presidente della Provincia Regionale di Messina dal 1994 al 2003 e sindaco di Messina dal 2003 fino al 2005 decaduto in virtù di una condanna per peculato risalente a quando era presidente della Provincia. In effetti era un uomo estraneo alla politica…
Come mai avete omesso di scrivere che anche la UIL ha la sua parentopoli all’ENFAP:dal più “piccolo” segretariodi categoria al più “grosso” tutti lavorano all’ENFAP SICILIA SERVIZI!!!!
Carissimo Presidente Crocetta, per il bene della Sicilia , CHIUDA TUTTI GLI ENTI DI FORMAZIONE RICONDUCIBILI AI POLITICI.
Metta in cassa integrazione e mobilità verso altri enti pubblici , visto che con il blocco della assunzioni nella pubblica amministrazione molti pensionamenti non verranno rimpiazzati e provveda con tutto il personale impiegato in questi enti.
SONO SOLO BAGAGLIO DI VOTI DI TUTTI I POLITICI INTERESSATI non sono altro.
Sfruttano le persone che lavorano anche 12 ora al giorno e non vengono pagati.
Presidente CROCETTA per il bene della SICILIA LI CHIUDA TUTTI , non ne deve restare nemmeno uno APERTO.Questi non CREANO NUOVI POSTI DI LAVORO ma solo TEMPORANEA OCCUPAZIONE in vista delle PROSSIME ELEZIONI.Anche se molti hanno un contratto a tempo indeterminato (FASULLO) perchè senza soldi , stanno li solo PER LE CAMPAGNE ELETTORALI dei POLITICI di RIFERIMENTO.
Presidente li chiuda , per il bene di questa terra e convertà tutti questi lavoratori da SOCIALE all’AMMINISTRATIVO in tutti quegli UFFICI PUBBLICI senza piu dipendenti mandati in Pensione dallo stato che non ASSUMERA’ non PRIMA DI 10 anni se tutto va bene.A Voi dipendenti se TROVATE un altrà occasione migliore , andate via da questi posti , VI STANNO SFRUTTANDO e Voi GIUSTAMENTE avendo BISOGNO SIETE COSTRETTI A RIMANERE, MA se POTETE ANDATE VIA SIATE LIBERI E FORTI e non SERVI DEI VARI POLITICI CHE VI FANNO L’ELEMOSINA OGNI GIORNO.
Infatti mi sembrava strano che ne mancava qualcuno: l’ENFAP!!!!! Perchè non è stato citato? Spero che sia stata una ‘svista’ e non altro. Se ?volete’ poete comunque recuperare, ne saleterebbero di nomi fuori, uhh quanti ne salterebbero.
cacciate via i direttori e risanate tutto!
Licenziate tutti !!! Forza crocetta non ti fermare
La nomina non è politica, la signora non si è mai candidata… Mi auguro che la stessa anima pia spieghi a lei l’oro ai stato di dittatura in cui viviamo arriva un governatore e fa governi tecnici… Chi vuole fare l’assessore deve metterci la faccia. È facile fare l’assessore tecnico, tanto non ci hai messo niente di tuo, sarai solo un burattino nelle mani del governatore accentratore di turno…..
PRESIDENTE CROCETTA ,ADESSO PROCEDIAMO CON IL COLLOCAMENTO , VISTO CHE E’ CONTROLLATO DALLA REGIONE ,ASSESSORATO AL LAVORO QUESTO SARA’ UN GROSSO CAMBIAMENTO IL COLLOCAMENTO ALLA FRANCESE CHI DICI
Che vergogna io ancora aspetto i tre concorsi dei Beni Culturali del 2000 (neanche le graduatorie sono pronte dopo 13 anni)che schifo ,la politica continua a chiamare persone senza utilizzare nessun criterio , non valgono i titoli , non contano il merito, le selezioni, no conta solo la raccomandazione.A noi dei concorsi la regione ci dice che c’e’ esubero di personale, che mancano i soldi per assumerci, e che c’e’ il blocco delle assunzioni. la legge non e’ uguale per tutti?
il PD dietro i corsi di esattore pedaggio autostradale da 2400 euro ecco perchè si sono creati 6500 corsisti per nessun posto vacante!
svegliatevi!!!!!!!!!