La 'prima volta' di Zichichi |E all'Ars si parla di Archimede - Live Sicilia

La ‘prima volta’ di Zichichi |E all’Ars si parla di Archimede

Antonino Zichichi

L'assessore ai Beni culturali si trova per la prima volta nei banchi del governo dell'Aula parlamentare, riunita con all'ordine del giorno una serie di interrogazioni sulle rubriche 'Attività produttive', 'Autonomie locali' e 'Beni culturali'.

Il fisico in Aula a Palazzo dei Normanni
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PALERMO-  L’occasione è una mozione di Antonella Milazzo e Maria Cirone sullo stato del sistema museale, il professore Antonio Zichichi torna a parlare della storia della cultura siciliana, ed in particolare di Archimede. Per la prima volta a Sala d’Ercole lo scienziato-assessore siede fra i banchi del governo assieme a Nicolò Marino, titolare dell’assessorato all’Energia. Giunto in Sicilia da Ginevra Zichichi rivendica il proprio orgoglio territoriale: “Dobbiamo ricordare che la Sicilia è terra di Archimede non terra di mafia”. Imbeccato dal presidente dell’Assemblea Giovanni Ardizzone l’assessore ai Beni culturali prosegue: “Quello che ha fatto Archimede è unico al mondo. E’ l’unico uomo al mondo che dall’alba della civiltà fino al 1500 dopo Cristo, in diecimila anni ha capito cose che nessun altro, nemmeno Einstein, ha capito fino al 1929. E’ stato lui a dire: ‘Datemi una leva e solleverò il mondo’.”.

Zichichi prosegue poi a elencare i meriti dello scienziato siracusano. Esordisce così: “Come mai le stelle sembrano fisse?. Nel mondo ci sono 100 miliardi di galassie, ognuna con 100 miliardi di stelle. Ebbene ogni stella viaggia ad una velocità che permetterebbe di andare a New York da Palermo in due minuti. Nessuno aveva capito perché le navi galleggiavano, così come le leggi della vela. Lui ha calcolato il pi greco con metodi che hanno dentro il calcolo infinitesimale e quello integrale”. Non si vedono i visi dei deputati seduti in Aula, regna però il silenzio, avvolto dall’imbarazzo e dallo stupore. Zichichi non si ferma: “Come mai il mondo riconosce all’Inghilterra, l’United Kingdom, le insegne di paese che ha dato vita all’epoca moderna? Non è stato Newton ma Galilei ad aprire l’età moderna”. Tornando alla Sicilia pitagorica Zichichi rilancia: “Associare l’immagine della Sicilia ad così grande scienziato è un grande problema che dobbiamo affrontare. E’ un tema che abbiamo dimenticato per duemila anni”.

Dopo l’intervento del professore Zichichi, che in tema di gestione dei siti museali di fatto rimanda la questione alle prossime settimane, ribadendo comunque l’intenzione del governo di revocare le gare d’appalto, si scatenano gli altri deputati. Intervengono uno dopo l’altro quasi tutti i parlamentari siracusani. Pippo Gianni (gruppo Misto) da un lato gradisce, mentre dall’altro non rinuncia ad un biasimo: “La ringrazio per quanto ha detto su Siracusa, ma lo ringrazierò ancora di più se ci farà sapere perché la gara d’appalto in sospeso per la gestione di diversi siti museali non è ancora stata riassegnata”. A colorare con la letteratura e con la politica il discorso del professore ci pensa Vincenzo Vinciullo (Pdl): “Archimede è stato un grande patriota, come Fichte in Germania. Siracusa grazie a lui è la patria della cultura occidentale, tanto che nella sua storia ha umiliato la stessa Atene dal punto di vista culturale”. Zichichi lo osserva con interesse e plaude al suo intervento. Fra il serio e il faceto intanto il presidente Ardizzone cerca di placare gli entusiasmi: “Onorevole Vinciullo, il suo intervento non c’entrava niente, ma va bene lo stesso visto che stiamo parlando di una figura importante per la Sicilia”. L’agrigentino Michele Cimino (Gs) prova poi a inserire nuovi elementi di orgoglio indigeno nel dibattito: “Anche noi abbiamo Empedocle”, sottolinea.

Di tutto un po’. E Zichichi dopo la seduta si ferma a parlare con i cronisti. “Sulla revoca dell’appalto di Novamusa conoscono i dettagli i burocrati. Intenzione del governo è quella di salvaguardare i lavoratori”. Nessuna novità in merito a possibili rotazioni all’interno dell’assessorato di via delle Croci: “Per fare progressi ci vogliono idee nuove in ogni settore. Questa è un genialità di Crocetta”. E a proposito di genialità risponde così a chi lamenta la sua assenza da Palermo: “Sono andato in assessorato subito dopo la nomina. Io e Battiato diamo un contributo importante, perché l’immagine ha un valore enorme. Io poi ho presentato già dodici progetti, quale altro assessore ha fatto tanto in cinquant’anni di storia?”. Una nuova idea invece la lancia a mo’ di provocazione: “Eleggerei un parlamento solo per ridurre le leggi: è mai possibile che ce ne siamo 500mila?”. Un’altra frontiera, e magari un altro progetto.


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