Buongiorno a tutti amici di feisbum. Oggi mi trovate propria sconvolta, come se mi è passato sopra il camio della munnizza. Mi ho svegliata presto perchè ci avevo il partaim e di solito alle sette di mattina trovo a tutti a casa che spicciano cose. Tipo a mia madre che fa la peperonata e nonna che munna fichidindi. Invece oggi la casa era propria vuota, manco ci era una padella nel fuoco, niente propria.
Quindi ho uscita nel balcone per vedere se la signora Patania mi sapeva dire quarche cosa, che quella sa sempre tutto, e non trovai manco a lei. Ho iniziato a chiamare gli aifon di tutti ma non mi rispondeva anima viva, ho mandato un uazzap a mio fratello e a mio cugino Maicol ma non mi hanno dato conto. Inzomma, oltre a essere in ritardo era anche preoccupatissima. Ho sceso giù nel parrucchiere e ci ho chiesto alla mia amica che lavora lì se mi sapeva dire cosa era successo e finarmente dopo menzora di domande ecco che arriva la notizzia: quella gran tappinara di Mery si fece la fuitina con quello spacinnatune di Pino, il figlio del carzolaro all’angolo. Rimasi propria senza palore.
Impratica è successo che come assolito venerdì siamo uscite io, lei e Nenzy. Abbiamo stato ai Chiaviettieri che ha riaprito, poi abbiamo stato alla Cubba che ci era una festa e poi abbiamo stato alle terranze del Ciarleston che è tipo il posto più bello dell’estate. Mentre che ballavamo tutte contente in menzo ai fighetti con la cammicia con le iniziali e il coctel colorati, Mery mi ha detto che voleva tornare a casa che ci aveva malditesta. E fino a qui ci ero e me lo ricordo benissimamente. Quando l’ho lasciata a casa me ne sono andata subbito, senza guardare a lei che saliva, e impratica la zoccola si è seduta sui gradini del portone e mentre che sua madre era affacciata e la vedeva passò una macchina e se la tirarono con la forza mentre lei buttava voci, sua madre buttava voci e tutto il quartiere accendeva le luci e si affacciava alle finestre (Cioè impratica si fece venire a prendere da Pino fingendo orgogliosamente di essere stata rapita).
Il padre di Mery con i figli maschi e lo zio sono andati a piedi a casa del carzolaro. Il carzolaro si ha messo le mani in testa davanti a tutti quelli che erano andati a vedere, tipo che era una sorpresa e non lo sapeva che quello bello spicchio di suo figlio si aveva portata a Mery a Carini. Fecero tutti finta di niente fino alla mattina dopo, quando tutti potevano essere testimoni della faccenda. E infatti quando io mi ho svegliata e non ho trovato a nessuno era perché impratica erano andati tutti a Carini. Si, anche i miei genitori, mio fratello e nonna, perché non vi ho detto che mia madre e la madre di Mery sono cugine, quindi tutta la famiglia ha dovuto andare per forza a vedere che Mery aveva dormito a casa dei parenti di Pino.
Come andò a finire? Andò a finire che ora si devono sposare. Ma io so che Mery è felice di questo. Non ha mai voluto fare niente nella vita, non lavora, non ci interessa fare amicizzia con la giente che conta di Palermo e trovarsi un fidanzato buono. A Mery ci interessa fare figli e cucinare caponata, quindi, armeno si marita ed è libera di fare quello che vuole. Mi dispiace solo che nessuno ha avuto la penzata di venirmi a dire niente. Propria mi sento messa di lato, io, Chetty. A parte che ci potevo consigliare uno meglio di Pino. Se proprio si doveva fare la fuitina poteva scegliere anche il tabbaccaio, che io so che la vuole da quando eravamo alle medie.
Il tabbaccaio ci ha un sacco di soldi e anche un sacco di case. Ci ha una casa sopra il negozio, una casa nella via Messinamarine propria di fronte il mare e una casa a Villabbate dove ci stanno i suoi genitori. Cioè, se non riesco a farmi fidanzata con uno della palermobbene al tabbaccaio me lo prendo io. Anzi, appena finisco sto schifìo di partaim vado a comprare un grattevvinci da lui.
Però la vostra Chetty la fuitina non la fa manco se campa mille anni. Mi pare una cosa antica e pure un po’ paesana. Come oramai voi sapete benissimamente, io sono una ragazza moderna, imparata e evoluta. Quando mi devo fare fidanzata non ci è bisogno che faccio finta di essere stata rapita, basta che ci dico a mia madre di dire a mio padre di invitare a casa un ‘amico’ di mio fratello e poi lui ci chiede a mio padre la mia mano mentre io e mia madre facciamo i piatta. La normalità inzomma.
Oggi ci ho un po’ di rammaricamento, ma basta che penzo a voi, amici di feisbum, e mi viene il cuore.
Tante cose, la vostra Chetty.
troppo bello, lo devo condividere
Scusate, però spiegatemelo, perché dovrebbe piacere questa ironia stupida, questa scrittura insulsa e questo spaccato di società? Sarà simpatica la Nicolosi, ma leggere quello che scrive è patetico. Ma questa ragazza che fa nella vita? Come conosce tutte queste realtà, rappresentate sempre con questo suo dire? Ha mai scritto qualcosa di vero? Senza venirmi contro, mi spiegate a chi interessa leggere questi articoli? Non sono arrivata alla fine perché mi annoiava
Che significa tappinara?
quindi non siamo andati a Piano Battaglia per colpa di Chetty?
E basta!
devo ancora una volta fare i complimenti alla nicolosi, non essere “chetty”ma scrivere di lei ed impersonarla credo non sia facilissimo. le chettyvicende stanno diventando un’appuntamento da non perdere. e complimenti anche per gli utimi pezzi scritti fuori dal chettystyle.
una donnetta stasandata che usa sempre le tappine (ciabatte) rumoreggiando per casa
aaa io mi scialoooo che fine cronista di costume…
te lo spiego io. perché in sicilia (abitata per l’80 % da gente ignorante e antiquata) interessano solo articoli che parlano di fuitine, donne incinte, di arancine e stigghiole, muluni e quarume.. la cultura in sicilia non sanno nemmeno come si scrive (alcuni usano di sicuro la Q invece della C che popolo ignorante. firmato:un palermitano (purtroppo)
Quanti intellettuali, certamente tutti impegnati nel rendere migliore la nostra società! …e basta! Lasciate almeno che un po’ di ironia provochi un sorriso, ma anche spesso delle riflessioni, a tutti i lettori.
Siate tolleranti in questo. Invece dovreste cercare di essere più impegnati a combattere le storture della politica, causa anche della criminalità e dell’arretratezza della Sicilia, terra bella ma terribile…per colpa dei sui abitanti.
Alla Signora che si firma “il senso” vorrei chiedere quanto conosce Ella la Sicilia, ma forse sarà impegnata in altro…mumble …mumble…
Scusate l’arroganza.
Z
basta che tu vada un po in giro per palermo e ne vedrai una per ogni metro… questa città è piena di tappinare!!
Queste storielle sono assolutamente vere. Le ho sentite da tante persone. E quando chiedi ad una “fuiuta” ” Perchè sei scappata ? ” ti risponde” Boh ! Così…” E parliamo di ragazze di 14 e 15 anni. Lo fanno perchè non hanno scelta o il loro ambiente non dà una scelta. Non vanno a scuola e quindi dopo la scuola media ” si ritirano o le ritirano ” i genitori. Lavorare ? Si in casa propria ad accudire una torma di fratellini. ” I miei fratelli e mio padre non mi mandano a lavorare. Non ne hai bisogno….Questa la giustificazione di un costume ancora seguitissimo. Aggiungo che mi hanno raccontato una cosa simile, con l’andata a Carini, con aggiunta di particolari, tipo il letto matrimoniale già preparato con il copriletto “Quello buono ” e le lenzuola ricamate, ovviamente bianche….
Storiella graziosa, ben scritta ma tristemente vera….
La storiella seppur tipica di come vogliono sempre far apparire la sicilia è simpatica. Il contenuto mi ricorda fatti tipici di quando ero ragazzino…una cosa mi spiace però che scrivi malissimo in dialetto, un linguaggio che mi ricorda gli emigrati abituati a mischiare suoni inesistenti per creare una simil parola dialettale…
ci vuole un grande sforzo per un vero siciliano a capire quello che scrivi, sopratutto perchè sarebbe importante che scegliessi anche a quale parte della sicilia ti riferisci, e quindi usi quel dialetto…
scrivi su un giornale di catania e ti riferisci a fatti di Palermo…2 mondi, culture e dialetti diversi.
Un esempio per tutti “il carzolaro” non esiste proprio si chiama ‘u scarparu!
Se proprio ci tieni a scrivere in dialetto “fallo bene” così preservi la lingua altrimenti “levaci i manu!”, grazie…per il resto in bocca al lupo.
Non riesco a smettere di ridere.. :)))))))) anzi a tal proposito volevo dire che voi poi magari piu inla di queste cose scrivetene di piu che cosi almeno io rido mi diverto e mi arricriu tuttu :))))