PALERMO – “Le difficoltà e le condizioni in cui operano gli agenti della Polizia municipale siciliana devono essere affrontate senza ulteriori indugi. Chiediamo al neo presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, di convocare subito un incontro con le sigle sindacali per individuare soluzioni nuove che contemperino le esigenze degli enti e quelle dei lavoratori”. Lo dichiara Giuseppe Badagliacca, segretario regionale della Cisl Fp Sicilia, che aggiunge: “Le ultime decisioni adottate dall’assessore regionale alle Autonomie Locali Patrizia Valenti e dal precedente presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta rischiano di far sparire il fondo destinato alle indennità per la Polizia Municipale, lasciando ai Comuni l’onere di queste risorse e la discrezionalità nel loro utilizzo. Gli operatori, ogni giorno in prima linea in un contesto sociale sempre più difficile per la crisi economica, sono stufi di essere considerati quasi un peso dalla politica, sempre più disattenta ai problemi del quotidiano”. “Leoluca Orlando, da sindaco di Palermo – conclude Badagliacca – si è battuto per difendere i diritti degli agenti della Polizia Municipale. Siamo certi che il suo impegno sarà maggiore nella veste di presidente dell’Anci Sicilia e per questo lo sollecitiamo a confrontarsi, prima possibile, con i sindacati di categoria”.
Polizia municipale, la Cisl Fp:
“Orlando si confronti con noi”

Il dirigente sindacale Badagliacca: "Le condizioni in cui operano gli agenti della Polizia municipale siciliana devono essere affrontate senza ulteriori indugi. Chiediamo al neo presidente dell'Anci Sicilia di convocare subito un incontro con le sigle sindacali per individuare soluzioni nuove che contemperino le esigenze degli enti e quelle dei lavoratori".
Caro Ambrosetti, grazie per dare la possibilità di esprimere qualche opinione in merito alla Polizia Municipale in Sicilia. Parlare della Polizia Municipale Siciliana è un piacere, a prescindere di quello che in giro si dice. Si parla di loro perché sono gli impiegati comunali più visibili e pertanto i più criticati per qualsiasi cosa fanno. Tanti non sanno che al pari degli altri che indossano una divisa, non hanno nessuna garanzia e tutela del loro operato come gli altri appartenenti alle forze dell’ordine del comparto sicurezza (carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza, polizia penitenziaria e le guardie forestali). Infatti chi opera nella polizia municipale a differenza degli altri appartenenti al comparto sicurezza, non godono delle stesse indennità e pertanto un agente della Polizia Municipale con trenta anni di servizio percepisce il 25% in meno degli altri. Ma a prescindere del compenso, per le forze di polizia ordinarie gli organici sono sempre pieni mentre gli agenti della Polizia Municipale stanno sparendo a causa del blocco delle assunzioni. Per sopperire al ciò i comuni incorporano nella polizia municipale gli articolisti facendoli diventare agenti. Questa potrebbe essere una soluzione, se quella famigerata scuola per la Polizia Municipale istituita con la legge regionale n. 17/91 funzionasse davvero e annualmente formasse tanto quanti necessita ai comuni dell’isola. Allora si avrà una polizia municipale formata e professionalmente valida. Ma questo potrebbe essere una forma per stabilizzare tanti precari, che nell’ultima circolare vengono chiamati ausiliari. Che fantasia. Non si capisce come mai la polizia municipale, che alla fine svolge gli stessi compiti delle forze facenti parte del comparto sicurezza, non né fa parte. Allora, secondo me, la polizia municipale non dovrebbe avere le qualifiche di p.g. e p.s., ma solamente essere agenti municipali che fanno solamente rispettare i reg.ti e le disposizioni com.li.
Suggerirei di triplicare le tasse ai cittadini soddisfatti del servizio per promuoverli tutti al grado superiore, aumentare stipendi e ridurre l’orario di lavoro!
Effettivamente ci mancava questa rivendicazione sindacale.
Ecco il sindacato di cui possiamo fare a meno…