Fiumefreddo e l'appalto... | Crocetta: "Sa cosa deve fare" - Live Sicilia

Fiumefreddo e l’appalto… | Crocetta: “Sa cosa deve fare”

Dopo le notizie sulle presunte "spese follli" dell'ex sovrintendente del "Bellini", Repubblica racconta di un affidamento dato a una ditta in odor di mafia. Il neo assessore ai Beni culturali si difende su Sudpress, giornale che oggi parla di "metodo Boffo". L'intervento di Raciti.

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PALERMOE adesso spunta anche l’appalto concesso ai boss. Antonio Fiumefreddo ancora nell’occhio del ciclone. Un “caso”, quello della nomina del neo-assessore di Crocetta, raccontato ieri da Livesicilia.

Oggi l’edizione palermitana di Repubblica scrive di una fattura liquidata nel 2008 dal teatro Bellini di cui era sovrintendente il neoassessore alla Geotrans, società della famiglia Ercolano, un compenso di 3.900 euro per il trasporto del materiale scenico da Fano a Catania e quindi ancora a Fano.

“La Geotrans è la stessa società che, meno di un mese fa, è stata confiscata assieme ad altre aziende dall’autorità giudiziaria”, scrive Repubblica. E Fiumefreddo è anche avvocato del boss Giuseppe Ercolano. Nel pezzo si passano in rassegna anche le “spese folli” dell’ex sovrintendente. Concerti, feste di carnevale, gioielli.

Notizie contestate dallo stesso Fiumefreddo, con un’accorata lettera apparsa sul giornale Sudpress, nella quale annuncia anche una denuncia per diffamazione nei confronti dei cronisti di Repubblica: “Tutti sanno, – scrive Fiumefreddo – che il sovrintendente in teatro non si occupa di appalti, di nessun tipo, essendo quest’attività, per legge, assegnata agli uffici competenti. Quanto alle cosiddette spese pazze, – prosegue Fiumefreddo – fanno finta gli autori dell’articolo di ignorare, pur essendo le relative fatture on line, che le famose tazze con l’effige di Bellini come i doni agli ospiti (peraltro gadget presenti in tutti i teatri del mondo) – costati l’incredibile somma di 3.400,00 euro – sono stati pagati con denaro mio personale e non mai con fondi del Teatro. Ignorano anche, i due autori, che da Sovrintendente del Bellini mi sono rivolto alla Magistratura tutte le volte in cui ho scorto in fatti ed atti comportamenti ambigui”.

Come detto, la difesa è pubblicata su Sudpress, giornale online che stamattina ospitava un editoriale che ripercorreva la carriera del neo assessore di Crocetta: “Quanto alla esperienza del giornale SUD e del quotidiano on line SUDPRESS, – scrive sempre Fiumefreddo – posso dire d’essere orgoglioso di aver potuto contribuire a fondare questa iniziativa che ha il pregio di avere rotto un monopolio storico a Catania e che ha nella lotta al malaffare ed al crimine la sua identità editoriale irrinunciabile”.

E a difesa dell’assessore ai Beni culturali parla Marco Forzese: “L’assessore Fiumefreddo ha la fiducia del presidente Crocetta e dei deputati del Patto dei Moderati per la Sicilia che lo hanno sostenuto perché potesse ricoprire l’incarico di assessore del governo regionale – afferma il presidente dei Democratici riformisti per la Sicilia e deputato regionale all’Ars – So già che Fiumefreddo – aggiunge Forzese – ha iniziato il lavoro per un’attenta programmazione degli atti amministrativi e per la proposizione di ddl che riguardano le materie di sua competenza. Per quello che riguarda la politica, ritengo sia venuto il tempo di rinunciare alle polemiche di queste ore”. Secondo il capo gruppo dei Drs “il clima teso e per alcuni anche da terrore non aiuta certo la Sicilia. Non risponderemo agli attacchi ingiusti. Siamo politici del fare e vogliamo contribuire con la delega dell’assessore Fiumefreddo a far conoscere la Sicilia ed i suoi immensi beni culturali, siano questi materiali ed immateriali, in tutto il mondo”. “Fiumefreddo – conclude Forzese – ha solo questo mandato: fare in modo che l’identità della Sicilia vera possa essere apprezzata attraverso il sostegno alle arti ed ai tanti operatori che grazie ai beni culturali lavorano e producono ricchezza”.

E a Palazzo di giustizia, dove si trovava per il rpocedimento per diffamazione ai danni di Nello Musumeci, il presidente della Regione Rosario Crocetta ha risposto ai cronisti che lo sollecitavano sul caso Fiumefreddo. Alla domanda se il neo assessore debba dimettersi il presidente spiega che “si tratta di una valutazione che spetta ai Drs e allo stesso Fiumefreddo, che è intelligente e sa quello che deve fare. Sono state le forze politiche a propormi gli assessori e i Drs mi hanno dato due nomi. Uno è quello di Fiumefreddo”. Per la verità, il leader dei Drs Salvatore Cardinale ha detto a Livesicilia  che i Drs hanno lasciato carta bianca a Crocetta e che è stato lui a scegliere Fiumefreddo. Quanto alla vicenda della fattura pagata alla società di Ercolano, il governatore risponde di non avere alcun imabarazzo: “Fiumefereddo è impegnato nella lotta contro il malaffare. Poi si è creato molti nemici”.

Raciti e la solidarietà a ‘Repubblica’
“Apprendiamo dalle colonne di SudPress che l’assessore Fiumefreddo ha preso la decisione di denunciare per diffamazione i giornalisti di Repubblica Emanuele Lauria ed Antonio Fraschilla, rei di aver applicato su di lui, con i loro articoli, il ‘metodo Boffo’ che, in onore del neo assessore andrebbe ribattezzato ‘metodo buffo”’. Lo dice il segretario regionale del Partito democratico, Fausto Raciti. “Ai due cronisti va la mia solidarietà. All’assessore l’invito a contestare con i fatti le circostanze che gli sono attribuite e – conclude – a risparmiare le energie per il compito che lo attende”.

Solidale coi giornalisti anche Giuseppe Castiglione, coordinatore regionale di Ncd: “E’ singolare che il neo assessore Fiumefreddo evochi il ‘metodo Boffo’ nei suoi confronti, il suo è un attacco alla libertà d’informazione e ai giornalisti che svolgono un compito difficile, non c’è alcun dossier ne ci sono considerazioni politiche che lo danneggiano”.


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