Due milioni per gli uffici giudiziari |Girlando: "Presto risparmieremo" - Live Sicilia

Due milioni per gli uffici giudiziari |Girlando: “Presto risparmieremo”

Locazioni obbligate, di fatto, per il Comune al quale il Ministero rimborsa le somme in base alla propria disponibilità. Girlando: "Negli ultimi anni rimborsato appena il 40 per cento".

fitti passivi - terza puntata
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CATANIA – Quasi due milioni e mezzo ogni anno, esattamente 2.438.515,00 di euro. È quanto sborsa il Comune di Catania per pagare le locazioni degli uffici giudiziari, tra le voci che pesano di più sulla specifica voce di bilancio, insieme ai contratti accesi per ospitare gli uffici comunali. Affitti di fatto obbligati per il Comune – l’amministrazione anticipa le somme per il Ministero che poi, in base alla disponibilità, le rimborsa all’Ente in tutto o in parte – che, però, non solo rappresentano una voce che un Comune obbligato dal Piano di riequilibrio non dovrebbe potersi permettere ma, di fatto, sembrano eccessivamente elevati, in particolare in alcuni casi quando al costo della locazione corrispondono locali non certo ideali, alcune volte fatiscenti, altre volte non utilizzati al meglio.

Come nel caso del deposito giudiziario di San Giuseppe La Rena di cui, nel non lontanissimo 2012, furono proprio gli esponenti del Pd, oggi al governo della città, a chiedere lumi riguardo l’utilizzo e all’elevato canone. L’immobile, infatti, costa ogni anno la bellezza di 159.200,00 euro che l’amministrazione corrisponde alla Sila Spa dal 2011. Niente in confronto al costo sostenuto per il Tribunale di sorveglianza di via Castorina, affittato alla Venuto Immobiliare srl alla cifra spaventosa di 258.100,00 euro l’anno. Affittato dal 1996.

Ma la parte del leone la fa senza rivali l’edifico di via Guardia della Carvana: per la sede del Tribunale del Lavoro, il Comune paga infatti la spaventosa cifra di 878.968,00 euro l’anno. A quattro differenti ditte: Leocam immobiliare srl, Femacar Immobiliare, Leonhouse immobiliare srl, Centro turistico la scogliera spa. Quest’ultimo, acceso nel 2012.

Anche se dal prossimo settembre la “patata bollente” passerà al Ministero. Come conferma l’assessore al Patrimonio del Comune di Catania, Giuseppe Girlando, che già nel settembre 2013, dopo numerosi interventi di società civile e consiglieri comunali, ha annunciato l’intenzione da parte della Giunta di dismettere l’affitto. Cosa che avverrà nel settembre 2015 quando la locazione verrà presa in carico direttamente a Roma.

Altro costo elevato è quello sostenuto per gli uffici di via Musumeci, 201.912 euro l’anno, corrisposto a Maria Rachele Fichera; quelli per gli uffici di via Verona, due differenti contratti accesi con l’ex G.I.C costruzioni, del valore di 360.420 euro l’anno. Alla famiglia Virlinzi, che loca un immobile di via Firenze, il Comune versa 70.921 euro.

Gli altri uffici giudiziari, salvo qualche eccezione – per la precisione quelli di via Imbriani, accesi nel 1998 con l’Alfa Africa srl, per 174.100,00 l’anno – hanno canoni più o meno accettabili: a partire da quello pagato per il Palazzo di Giustizia, 27.130 euro l’anno pagate all’Agenzia del demanio, passando dagli uffici di via Conte Ruggero, affittati ad Angelina Barbagallo per 15.429,00 euro l’anno. Fa riflettere il costo sostenuto per il parcheggio uffici giudiziari del Tribunale del Lavoro, ben 22.580,00. Una convenzione con Sostare, forse, potrebbe costare meno.

In ogni caso, l’idea di dismettere affitti per due milioni e mezzo, pagati oltre tutto per edifici non sempre adatti, comunque stipati di carte e faldoni, e realizzare invece una Cittadella della Giustizia, è da tempo portata avanti. Da decenni. L’ex Palazzo delle Poste fu affittato negli anni Novanta proprio per questo. Oggi, però, che sembra si sia arenata l’ipotesi Ascoli Tomaselli su cui aveva lavorato tanto l’ex assessore Nico Torrisi e che di ipotesi sul piatto ne sono rimaste poche, di novità su questo fronte non ce se sono.

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