Lunga circa 40 metri, provvista di altari e circa 13 cripte, di questo edificio religioso si parla in una pergamena conservata all’interno della biblioteca Ursino-Recupero, e datata metà del 1300. Come l’anfiteatro romano di piazza Stesicoro, anche in questo caso gli archeologi hanno dovuto scavare i durissimi basalti per portare alla luce il bene che, secondo gli studiosi e le testimonianze avrebbe subito modifiche nell’arco della storia, prima di essere sepolta dalla lava. Foto tratte dalla pagina di Facebook Campanarazzu
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