Aran e commissari di Enti locali | Il governo aumenta i compensi - Live Sicilia

Aran e commissari di Enti locali | Il governo aumenta i compensi

Cresce l’indennità che i Comuni dovranno pagare quando vengono commissariati.

PALERMO – Crescono le indennità dei commissari che la Regione manda nei Comuni o negli enti provinciali e vengono determinati i compensi del Comitato direttivo dell’Aran Sicilia. Il presidente della Regione ha diramato due decreti con i quali da esecuzione alle  delibere approvate dal governo che riguardano i compensi di due bracci armati dell’assessorato alla Funzione pubblica e agli Enti locali. 

Il comitato direttivo dell’Aran Sicilia, l’Agenzia che si sta occupando della riscrittura del contratto collettivo dei regionali, è stato ricomposto lo scorso agosto con la nomina di Accursio Gallo a presidente e di Paolo Cibin e Giuseppe D’Appolito come componenti del comitato. La giunta ha deciso di dare al primo un compenso di 40mila euro lordi e di stipendiare gli altri due con 25mila euro lordi.

Vengono ridefiniti invece i compensi di tutti i commissari che si insediano nei Comuni, nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi. Da Palazzo d’Orleans arriva la decisione dell’incremento del 20 per cento degli stipendi che vengono pagati dagli Enti Locali e che riguarda sia i commissari ad acta sia i commissari straordinari. La riscrittura dei compensi riguarda così i funzionari inviati dagli assessorati nei comuni per approvare i provvedimenti che i consigli comunali, le giunte o i sindaci non varano. Ma riguarda anche i commissari che si insediano per l’assenza della carica a cui si sostituiscono: sia questa il sindaco, il consiglio comunale, o il presidente del libero consorzio.

Le indennità sono rapportate alle funzioni che vengono ricoperte e al numero degli abitanti dell’ente locale. I compensi sono identici quando il commissario si sostituisce al sindaco, alla giunta e al consiglio o quando si sostituisce solo al sindaco e alla giunta (al presidente e alla giunta nei Liberi consorzi). Nei comuni fino a tremila abitanti l’indennità sarà pari a 1008 euro. Nei comuni fra i tremila e i cinquemila abitanti lo stipendio ammmonterà a 1944 euro. Negli enti fra i cinquemila e i 10mila abitanti invece sarà pari a 2904 euro. Saranno attribuiti 3120 euro ai commissari che sostituiranno le istituzioni dei Comuni dove la popolazione è fra i 10mila e i 40mila abitanti. Nei Comuni fino a 100mila abitanti i commissari percepiranno 3576 euro. Infine ci sono i casi di enti con maggiore popolazione. I commissari dei Comuni inclusi nella fascia fra i 100mila euro e i 250mila abitanti avranno un’indennità di 4020 euro. In questa fascia di comuni bisogna aggiungere anche alcuni capoluoghi: Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Trapani. I commissari dei comuni di Siracusa, Messina e Catania percepiranno un compenso di 4464. Andranno 5952 euro ai commissari che si insedieranno a Palazzo delle Aquile per sostituirsi al sindaco, alla giunta e al consiglio di Palermo.

Negli enti provinciali le fasce sono tre. Liberi consorzi con popolazioni fino a 250mila abitanti, ex province con un numero di abitanti fra 250mila e 500mila abitanti e infine le Città metropolitane con più di 500mila abitanti. Nel primo caso ai commissari vanno 4020 euro. Nel secondo l’indennità vale 4464 euro. Nell’ultima fascia invece il valore del compenso sarà apri a 5952 euro.

Le indennità sono diverse, ma inferiori a quelle indicate, quando il commissario si sostituisce al solo consiglio comunale o provinciale oppure ancora quando prende il posto del vice piuttosto che del titolare.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI