"Giro di tangenti all'Ispettorato"| Revocate due misure cautelari - Live Sicilia

“Giro di tangenti all’Ispettorato”| Revocate due misure cautelari

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame

PALERMO – Non ci sono più esigenze cautelari. Revocate le misure inflitte a due dei coinvolti nell’inchiesta sul giro di mazzette all’ispettorato regionale all’agricoltura. Lascia gli arresti domiciliari torna libero Francesco Sclafani, ingegnere di Marineo. Ciro Spinella, agronomo, pure lui di Marineo, non ha più il divieto di dimora, ma gli è stata imposta l’interdizione.

Le decisioni sono del Tribunale del Riesame che ha accolto le istanze degli avvocati Antonio Di Lorenzo, Filippo Liberto, salvatore Aiello, Adriana Maggiore e Antonino Lo Pinto.

Entrambi lavoravano con i fratelli Giovanni e Francesco Di Liberto di Belmonte Mezzagno che avrebbero ottenuto finanziamenti per 10 milioni di euro per la realizzazione di un mattatoio a Ciminna e un complesso agro-industriale a Monreale.

I Di Liberto, grazie alla connivenza di professionisti e funzionario istruttore dell’Ipa, avrebbero organizzato la truffa sfruttando un castello di false fatturazioni per dimostrare di avere speso più soldi di quanti ne avessero realmente sborsato.

Si tratta di una maxi inchiesta della Procura della Repubblica (leggi l’articolo sul blitz)e dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria che ha coinvolto dirigenti pubblici, professionisti e imprenditori.

Sclafani e Spinella non hanno più alcun rapporto con i Di Liberto. Da qui il venire meno delle esigenze cautelari.


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