Meme con Conte arrestato | Le opposizioni: Messina si dimetta - Live Sicilia

Meme con Conte arrestato | Le opposizioni: Messina si dimetta

Il caso sollevato da Antonio Ferrante del Pd. L'assessore: "Non volevo offendere, è satira".

La polemica
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PALERMO – L’assessore regionale al Turismo Manlio Messina condivide un fotomontaggio di Giuseppe Conte in ceppi. E il caso diventa politico, con richieste di dimissioni da parte delle opposizioni. Il primo a sollevare la vicenda è stato un esponente del Pd: «Questa mattina su Facebook l’assessore regionale siciliano al Turismo Manlio Messina ha usato frasi e immagini nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte non degne di chi rappresenta le istituzioni». A dirlo è Antonio Ferrante del Partito democratico. Si tratta di un post di un fotomontaggio in cui si vede il presidente del Consiglio portato via da due carabinieri, con il sottotitolo “Fase 3”. Un’uscita che ha spinto il gruppo del Pd all’Ars a chiedere a Musumeci di rimuovere l’assessore.

«Mi aspetto – continua Ferrante – le scuse dell’assessore al presidente Conte e ai siciliani e un intervento del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci per ristabilire il decoro istituzionale che Messina ha palesemente violato».

I deputati del Pd all’Ars in una nota parlano di “esternazioni irriverenti e volgari” e chiedono a Musumeci di rimuovere l’assessore o presenteranno una mozione di sfiducia. “È un atto gravissimo – commenta il commissario del Pd siciliano Alberto Losacco – su cui il presidente della Regione Sicilia è chiamato ad intervenire con tempestività per evitare che con volgari attacchi sui social si manchi di rispetto al presidente del Consiglio e a tutti gli italiani”

Claudio Fava, presidente dell’Antimafia regionale, commenta: “Con la Sicilia in ginocchio, dilettarsi nei fotomontaggi denigratori nei confronti dei Presidente Conte è già ridicolo. Se a farlo è l’Assessore regionale responsabile per uno dei settori più colpiti, quello del turismo, si tratta di un comportamento irresponsabile che indica l’assenza della benché minima cultura istituzionale, soprattutto quando si fa parte di una Giunta che non riesce nemmeno ad organizzare il semplice invio delle domande per la cassa integrazione”.

Secondo il capogruppo di Italia Viva Nicola D’Agostino si è trattato di un atto “davvero di cattivo gusto, Manlio Messina merita una mozione di censura. Pretendiamo che si scusi, che confermi di aver fatto un grave errore. Una cosa è la critica politica, anche dura, altra cosa è la satira, che tuttavia non si confà, nella normalità, oggi ancor di più e soprattutto in questo modi, ad un assessore regionale.

E all’attacco dell’assessore vanno ovviamente i deputati regionali del Movimento cinque stelle: “L’assessore Messina, – dichiarano – col suo gesto irresponsabile in un momento storico drammatico, in cui le istituzioni dovrebbero, più del solito, dare prova di maturità ed essere da esempio virtuoso per i cittadini, ha dimostrato che non è degno di rimanere al suo posto: si dimetta. Definire satira la propria sconsiderata azione, come ha fatto l’assessore nel tentativo di salvare la poltrona che già comincia a sentir vacillare sotto di sé – continuano i deputati – è la classica pezza peggiore del buco. Un rappresentante del governo regionale, prima che alla casacca del suo partito e agli insegnamenti della sua ispiratrice Meloni, dovrebbe pensare al bene dei siciliani. E a questo punto pensiamo seriamente che il bene dei siciliani sia che lui faccia i bagagli e vada via”. Tra i grillini, poi, duro anche l’intervento dell’eurodeputato Dino Giarrusso che ha parlato di “squallido frutto marcio di una vergognosa campagna di odio e sciacallaggio che deve essere quanto di più lontano dalle Istituzioni che lui rappresenta. La Regione Siciliana – prosegue Giarrusso – non merita tutto questo e i siciliani non meritano un Assessore che diffonde astio e intolleranza. Ecco perché Musumeci, se ha ancora un minimo di dignità politica, deve immediatamente mettere alla porta questo Assessore, le cui dichiarazioni trasmettono un’immagine brutta e distorta della nostra bellissima terra”.

Sempre su Facebook arriva la risposta dell’assessore, che minimizza: “Si stanno alzando polemiche, dai soliti noti, – scrive – per una vignetta ironica che ho postato ieri sul Premier Conte. È ovvio che la satira in questo paese, almeno fino a questo momento, è consentita. Non vi è alcuna offesa per nessuno ma un semplice modo per sdrammatizzare le ulteriori condizioni cui ci costringe il Governo nazionale”. Poi ha aggiunto un riferimento a un caso passato, cioè a un comizio della parlamentare Cinquestelle Taverna: “Ma vorrei ricordare cosa diceva il Vice Presidente del Senato dei 5 stelle poco tempo fa. E queste si che sono cose di cui doversi vergognare. Non per un post ironico”. Intanto, però, il post dalla pagina è sparito.

A prendere le difese dell’assessore, tra gli altri, è la deputata regionale Elvira Amata che risponde in particolare alle parole di Claudio Fava:Mi lascia esterrefatta che, nel momento in cui la Sicilia sta assistendo impotente al rientro di boss mafiosi a causa delle misure adottate per fronteggiare l’emergenza Covid, il Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Siciliana non abbia di meglio a cui pensare che bacchettare l’assessore regionale al Turismo per aver espresso il suo sacrosanto dissenso verso il Presidente del Consiglio in modo oltretutto semplice, sarcastico e niente affatto offensivo. Si chiama democrazia. Si chiama libertà di espressione. Guarda caso, inoltre, l’esternazione dell’Assessore Messina, incarna il pensiero dei moltissimi che dagli annunci e dai decreti del Presidente del Consiglio non solo non riescono a capire nulla, giacchè dice tutto e il contrario di tutto salvo poi smentire se stesso nei Dpcm, ma colgono chiaramente l’atteggiamento di totale disinteresse del governo nazionale nei confronti delle reali necessità del sud sin dall’inizio di questa situazione. Pertanto, invito l’On. Fava a spendere le sue energie per altro e non certo per un rimprovero e una lectio su come va tenuto un profilo istituzionale. Ma se proprio ci tiene a dare lezioni a riguardo, lo faccia proprio al Presidente del Consiglio dei Ministri che, appena qualche giorno fa, ci tengo a ricordare, usava la conferenza stampa a reti unificate per fare un comizio e attaccare le opposizioni senza contraddittorio.

In ultimo, mi si consenta un plauso all’Assessore Manlio Messina poiché sin dal suo insediamento, lo strategico comparto che amministra ha potuto toccare con mano la sua serietà e la competenza. E anche in questo momento drammatico, gli operatori del settore sanno di non essere lasciati in balia del nulla!”.


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