Sonde per la sicurezza dei ponti |Made in Sicily per gli Emirati Arabi - Live Sicilia

Sonde per la sicurezza dei ponti |Made in Sicily per gli Emirati Arabi

L'idea di due aziende del distretto Meccatronica

Start-up
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PALERMO – Sonde ad alta tecnologica installate su ponti e viadotti negli Emirati Arabi e a Budapest per monitorare il grado di corrosione dei materiali all’interno delle strutture in cemento armato e i cui dati, sui parametri chimici, vengono trasmessi ad un server in cloud, messo a disposizione di governi e general contractor, che così possono decidere di intervenire tempestivamente nella manutenzione delle infrastrutture, riducendo sensibilmente i costi di mantenimento. A sviluppare la tecnologia SHM (Structural Helth Monitoring) ‘made in Sicily’, con un brevetto primo al mondo, è stata la start up innovativa “TemLab” che ha il suo quartier generale nell’area industriale di Carini: si tratta dello spin-off di due società, la Geolab Srl, leader nelle scienze delle costruzioni, e la Network electrical cabling solution Srl (Necs) di Ragusa, che fornisce tecnologie avanzate basate sul paradigma industria 4.0 operando da system integrator.

Entrambe fanno parte del Distretto produttivo Meccatronica della Sicilia, guidato dal presidente Antonello Mineo. Su mandato del ministero per le Infrastrutture di Dubai, il general contractor Rauros management consultants, ha firmato il primo ordine a TemLab per la fornitura di una ‘tem station’ che sarà posizionata in un ponte a Sharja, città di mezzo milione di abitanti, capoluogo di uno dei sette emirati, tra Umm Al-Qaywayn e Dubai. “E’ il risultato di un protocollo firmato dal Distretto con gli Emirati e di una sperimentazione durata due anni e conclusa con successo – dice Antonello Mineo – Le nostre aziende stanno dimostrando di essere all’avanguardia e di godere dell’appeal di paesi come gli Emirati Arabi che fanno della tecnologia e della sicurezza delle proprie infrastrutture elementi chiave per lo sviluppo”.

Durante la fase di sperimentazione il ministero ha messo a disposizione di TemLab i propri esperti dell’Università di Sharja. “Non solo abbiamo chiuso il primo contratto con l’Emirato, ma il ministero ci ha persino concesso la propria partnership: questo ci permette di presentarci in altri due mercati con credenziali incredibili. Grazie a quest’accordo stiamo perfezionando rapporti con Singapore, tra le più importanti smart city al mondo, e con un grosso general contractor in Canada, interessato alla nostra tecnologia per il monitoraggio delle dighe”, afferma Massimiliano Di Maria, direttore commerciale di TemLab. E’ in fase di partenza invece il progetto-pilota a Budapest, dove la divisione innovation del ministero dell’Economia ha valutato positivamente la sperimentazione delle sonde di TemLab in uno dei tantissimi ponti della capitale dell’Ungheria. Sempre negli Emirati arabi, questa volta a Dubai, TemLab ha raggiunto altri due accordi con un grande laboratorio di prove sui materiali e con un importante distributore. Sono una sessantina – tra manager, tecnici in campo, ingegneri civili, informatici, elettronici e strutturisti – i professionisti con altissime competenze che compongono la squadra di TemLab.

(ANSA)

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