PALERMO – Palermo, una città che ha girato le spalle al mare. Già Leonardo Sciascia annotava che il mare qui si presuppone, ma non si riesce a vederlo quasi mai. Oggi tornare a guardare al mare significa ripartire dal Molo Sant’Erasmo, da quel porticciolo dove resiste ancora una piccola comunità di pescatori e dove la foce del fiume Oreto incontra il Mediterraneo. Il waterfront fortemente voluto dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale è il luogo dove mare e città ritorneranno a parlarsi.
I nuovi edifici completati qualche mese fa realizzeranno concretamente questa ricongiunzione ospitando il progetto del giovane imprenditore Saverio Borgia: “Riportare il mare in centro città, questo è quello che mi ha spinto ad accettare questa sfida -racconta il ristoratore, già founder e ideatore del brand Bioesserì insieme al fratello Vittorio- Adesso più che mai abbiamo bisogno di nuove speranze, perdersi d’animo non serve. A causa della pandemia abbiamo dovuto fermare i lavori per diversi mesi ma sono convinto che questo sia anche un momento di grandi opportunità e che piangersi addosso non serva. In un periodo in cui le condizioni economiche sono difficili per tutti e il rilancio imprenditoriale non è scontato questo progetto porterà anche 25 nuove assunzioni a Palermo, per cui abbiamo già avviato la selezione, un piccolo ma concreto segnale di ripartenza che può significare molto in questo clima di sfiducia.”
“L’apertura di un ristorante gestito da giovani che dà lavoro ad altri giovani merita fiducia e un grande in bocca al lupo – è il commento del presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – il recupero del porticciolo di Sant’Erasmo è stato il primo nodo sciolto sul waterfront di Palermo: a questo spazio abbiamo destinato energie e denaro e il risultato ci ha dato ragione. Già a partire da questa anomala estate i palermitani potranno fruire di un luogo sul mare, dotato di strutture di accoglienza e ristoro, una naturale prosecuzione verso sud della Cala e del verde del Foro Italico di cui la gente si è già appropriata” Molo Sant’Erasmo aprirà i primi di luglio, sarà un ristorante di mare con al centro la qualità e il rispetto degli ingredienti, la materia prima sarà protagonista di intriganti interpretazioni che guardano saldamente alla tradizione.
(ANSA)
Ottima l’idea , specie se partorita da giovani con idee,
“il clima di sfiducia ” si deve superare , si dovrebbe aprire ai giovani , perché non affidare ai giovani , il patrimonio
immobiliare di proprietà dell’amministrazione , che ormai si
va’ degradando sempre più , affinché lo possano recuperare ,
con progetti , al passo con i tempi , percorso già fatto in molti
paesi europei . I nostri amministratori sono vecchi tanto di
età, che di progettualità , o attaccati ad ideologismi , morti
e sepolti , ormai da tempo , quindi le soluzioni ci sono
approfittiamone
favolette,ho 64 anni,da quando ne avevo 14 ricordo tanti progetti e promesse per rivalutare la costa dal foro italico ai bagni italia,attualmente vige un megaprogetto sulla carta che non verra’mai realizzato quindi parole parole parole
Appena si imbatteranno nella burocrazia ,di carte e di persone,asfissiante del Comune di Palermo penso che se ne andranno tutti in montagna
Il retaggio del conclamato anno Palermo-Capitale della cultura è tale che per valorizzare un luogo, i palermitani pensino solamente a farne un villaggio gastronomico, così come di fatto è diventata la via Maqueda.
si puo costruire un locale,in zona paesaggistica e storica,con distanza dal mare inferiore a 150 metri??Aprendolo a ristorante??????