PALERMO – E’ risultato negativo anche il secondo tampone e l’incubo Covid è sempre più lontano. E’ ancora sotto stretta osservazione dei medici Hafiza, la donna di 34 anni risultata positiva a metà maggio al suo rientro da Londra e ricoverata al ‘Cervello’, ma presto potrebbe lasciarsi il lungo calvario alle spalle.
Durante il ricovero in Terapia intensiva è anche diventata mamma: Raisha è nata con un parto cesareo d’urgenza l’11 giugno, quando le condizioni della donna sono peggiorate e i medici hanno deciso di intervenire per evitare rischi alla piccola, venuta al mondo all’inizio della trentesima settimana e mentre la madre era in coma farmacologico. “Adesso le sue condizioni sono stabilmente buone – spiega il direttore dell’unità di Rianimazione, Baldo Renda – ma c’è ancora della strada da fare. Dal punto di vista virologico la situazione critica è stata superata, visto che la paziente si è negativizzata, ma restano inevitabilmente degli strascichi e per questo è ancora ricoverata nel nostro reparto. Grazie alla tracheotomia che abbiamo effettuato le condizioni respiratorie sono notevolmente migliorate, la signora è vigile e parla. Ma siamo comunque in contatto con alcuni centri di riabilitazione respiratoria. In alternativa, la trasferiremo nel reparto di Pneumologia nella nostra stessa struttura”.
Insomma, per Hafiza, bengalese che da anni vive a Palermo, l’incubo sta per finire. Ma il suo desiderio più grande, adesso, è riabbracciare la sua bambina, inizialmente chiamata “Rosalia Sofia” dai medici, in onore della Santuzza e dell’ospedale. “E’ una storia di grande speranza – sottolinea il primario – sia la mamma che la piccola ci hanno dimostrato forza e voglia di vivere, sin dall’inizio di questa esperienza. Hafiza non ha mai perso il suo sorriso, chiede costantemente della bimba e noi la aggiorniamo sempre sulle sue condizioni che continuano ad essere buone”. La piccola è infatti stata trasferita alcuni giorni fa all’ospedale San Vincenzo del Messinese ed è stata ricoverata al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo. Durante il periodo di osservazione al Cervello è emersa una cardiopatia congenita e dovrà essere sottoposta a un intervento.