Studente fa arrestare l'usuraio| Trappola della finanza VIDEO - Live Sicilia

Studente fa arrestare l’usuraio| Trappola della finanza VIDEO

Secondo indagato in pochi mesi. Tassi del 1200 per cento

Avrebbe prestato soldi con un tasso del 120 per cento all’anno. La vittima, un giovane laureando in architettura, lo ha denunciato e fatto arrestare. Gli arresti diventano due. Lo scorso dicembre i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, coordinati dalla Procura della Repubblica avevano sorpreso Calogero Filoreto, 38 anni, mentre intascava i soldi. Ora in carcere finisce Giuseppe Cannino, 42 anni. Sarebbe stato lui ad avere materialmente la disponibilità del denaro prestato.

La trappola

Ufficialmente Filoreto faceva il traslocatore e vendeva mobili usati, ed è nel suo negozio che avrebbe adescato le vittime. All’ultimo appuntamento c’erano i militari del Gico che lo hanno arrestato mentre intascava alcune centinaia di euro a parziale restituzione degli interessi su un prestito concesso al giovane laureando.

Nella rete dello strozzino

La vittima voleva avviare un’attività imprenditoriale ed era caduta nella rete del presunto strozzino che, approfittando del suo stato di bisogno, aveva erogato prestiti applicando tassi di interesse esorbitanti, sino al 100% mensile (1.200% annuo). A metà novembre gli aveva prestato 3.000 euro e ne pretendeva 4.500 euro dopo soli 15 giorni. In garznia pretendeva la sottoscrizione di una cambiale

Minacce e ritorsioni

Quando ha capito che il giovane non gli avrebbe restituito i soldi sono iniziate le minacce, anche nei confronti dei familiari dello studente che ha trovato la forza di denunciare. L’usuraio usava la forza di intimidazione del cognome della moglie, Palazzotto, imparentata con alcuni boss del quartiere Acquasanta.

Banconote contrassegnate

La mattina del 18 dicembre scorso il giovane si è presentato in negozio con le banconote contrassegnate dai finanzieri. Adesso è assistito da un’associazione che promuove la legalità e l’impegno antimafia anche attraverso la gestione di uno sportello antiracket e antiusura. Le indagini sono proseguite. Si è scoperto che il finanziatore” dei prestiti sarebbe stato Cannino. E sempre Cannino avrebbe dettato gli ordini per recuperare la somma. Adesso è indagato per usura ed estorsione.

“L’odierna operazione testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza di Palermo a tutela della legalità e si inquadra nell’ambito di una più ampia strategia attuata dal Corpo – spiega il comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria, Gianluca Angelini – finalizzata a contrastare i sempre più insidiosi fenomeni di criminalità economica, commessi ai danni di cittadini, specie quelli appartenenti alle fasce di popolazione più deboli ed esposte a rischio, a salvaguardia della legalità del sistema finanziario e delle imprese oneste”.

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