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LiveSicilia.it / Cronaca / Ponte sullo stretto di Messina “Apriamo subito il cantiere”

Ponte sullo stretto di Messina
“Apriamo subito il cantiere”

Lo dichiara il presidente nazionale della Federazione autonoma piccole imprese
LA NOTA
di Redazione
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CATANIA – “Il Ponte sullo Stretto di Messina non è uno spreco di risorse pubbliche. E’, invece, un’opera strategica per la crescita e lo sviluppo non solo della Sicilia ma dell’intero Mezzogiorno”.

Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Federazione autonoma piccole imprese (Fapi), Gino Sciotto. “Non c’è sviluppo senza mobilità di merci e persone, – aggiunge il leader della Fapi – pertanto chi si oppone alla realizzazione di tale opera vuole dividere ancora l’Italia, in una parte più competitiva ed una che arranca economicamente”

“Le piccole imprese chiedono di aprire al più presto i cantieri per la realizzazione di questa importante infrastruttura che – conclude Sciotto – renderà possibile collegare la Sicilia al resto del Paese”.

Pubblicato il 27 Giugno 2020, 12:2927 Giugno 2020, 18:26
17 Commenti Condividi
Commenti
  1. piragna 7 mesi fa

    Sig. Sciotto sono favorevolissmo per il Ponte sia dal punto di vista economico che sociale. Dica ai sigg. messinesi che negli anni Berlusconiani hanno fatto ferro e fuoco per non farlo fare. Avete avuto un Sindaco , che di sindaco non aveva niente , che per rispamiare i soldi dei vestiti andava con magliette e pullover con scritta “NO PONTE. Spero che adesso, la fame fa acidità, siano di parere opposto e preghino affinchè questo avvenga. Difficile ,perchè il governo italiano non ha un centesiimo in moneta ma miliardi di balle e chiacchere.

    Rispondi
    • info 7 mesi fa

      in effetti per il Cav Berluscono si parlava di posa della prima pietra, quindi tutta voglia di fare il ponte, Anche se che per impatto e fattibilità io preferirei un Tunnel marino, che il ponte sia stato pro e avversato negli anni è vero, infatti il Governo Prodi ha messo una zona ZPS (zona protezione speciale) che copre buona parte del comune di Messina e arriva come confine siciliano in Mezzo allo stretto, per poi dalla parte della Calabria dontinuare dalla metà dello stretto in su.
      Perchè questa zona ZPS, forse pochi sanno che nelle zone ZPS è proibito costruire nuove strade, quindi quella enorme ZPS che coinvolge le 2 regione è solo per la volontà di non fare il Ponte è stata istituita, solo che il Ponte esce sempre fuori come la favoletta dei Bambini e alimenta discussioni, lo facciamo o non lo facciamo, qua si rarenta il ridicolo centenario dell’Italia sul Ponte basta discussioni e chiudetela qua, o Lo fate e cominciate davvero, O non lo fate e la smettete di tirare sempre fuori la favoletta, per il momento chi guadagna da questo NO PONTE, è la società di traghettamento che in effetti togliendo le FS che è un barlume di concorrenza, ce nè solo Una che opera nello stretto, ma aldilà delle speculazioni, ponte o non ponte, la Zona indicata ZPS ha castrato completamente qualsiasi idea di proporre a realizzare anche NUOVI tratti di viabilità diciamo che potrebbero essere utili alla comunità, cioè quella interna, il tutto questa Zona Vincolata per dire che vi è una ZONA in cui è proibito sia fare il PONTE, ma anche altre infrastrutture se le condizioni attuali necessitano di essere fatte. quindi è come per ammazzare la PULCE (il ponte) si uccide il CANE cioè la Possibile nuova viabilità interna della zona interessata a ZPS. Questi sono i politici, come dei dell’Olimpo dispettosi fra di loro e a pagarne le conseguenze noi poveri mortali.

      Rispondi
      • Capitano mio capitano 7 mesi fa

        Ovviamente fatto il ponte…anzi solo messa la prima pietra le autostrade siciliane diventeranno tutte a pagamento!

        Rispondi
  2. giuseppe 7 mesi fa

    A voi che parlate assai, troppo, dico un paio di cose.
    Primo: tutti i soldi per costruire un ponte avveniristico per poi arrivare in Sicilia con la viabilità che abbiamo……a che serve??
    Secondo: conoscete i venti che ci sono sullo stretto? spesso e volentieri sarà chiuso e si tornerà a traghettare.
    Terzo: a chi sa tutto, sapete che la Sicilia è un’isola in movimento, di pochi millimetri ma sempre in movimento. Quanto dura un ponte?
    Queste cose si sanno e lo sa pure chi deve realizzare il ponte. Intanto lo si fa, e si becca i soldi e poi…..finito, si utilizzerà poco e niente. E noi paghiamo!!!!

    Rispondi
    • info 7 mesi fa

      per quanto riguarda la viabilità posso anche concordare che in sicilia è un disastro, ma che un collegamento stabile con il resto d’Italia è necessario, sulla fattibilità del ponte posso concordare con lei i venti nello stretto sono forti e la mia paura personale è che possa finire come il Ponte di Tacoma Narrows, il vento in una struttura cosi’ lunga e ampia esercita delle forze terribili, ecco perchè personalmente preferirei il tunnel sottomarino, ma anche qui vi sono forti correnti marine da tener conto, ma in ogni caso lo ritengo meno pericoloso, per quanto riguarda l’isola che è in movimento per il ponte si puo’ prendere esempio dal Ponte di Akashi Kaiky costruito su 3 faglie sismiche, ma la campata principale è lunga 1.991 ed anche se vi sono i binari ferroviari, non mi risulta che vi sia transitato mai nessun treno, perchè anche se calcolato hanno timore della sollecitazione che possa fare un mezzo cosi’ lungo e pesante, quindi qui le riflessioni da fare sono tante e da decidere al meglio, L’ATTRAVERSAMENTO DELLO STRETTO in maniera stabile è utile e necessario “SI” – “NO ” in caso di NO chiudiamo la discussione attraversamento e se ne riparla fra 100 anni chi c’è c’è, se la risposta è “SI” in relazione alle opere effettuate nel mondo come il ponte Akashi Kaiky ed anche il tunnel della Manica, anche se io sono del proposito del Tunnel, non sono contrario al ponte, ma certamente una rivisitazione progettuale si deve fare non sono daccordo ad una campata unica, come si constata il ponte di Akashi Kaiky hanno timore di far passare il treno, l’impatto del vento è notevole, quindi all’IALIA giova un attraversamento non una OPERA UNICA AL MONDO 3 km di campata, dai non campiamo nelle nuvolette, il fondale a circa 1 km dalla sicilia e a 1 km dalla calabria sono bassi e idonei a 2 torri distanziate in maniera tale che tutta la lunghezza possa distribuirsi in 3 campate di 1 km ciascuno, certo poi con 2 pilastri in mezzo al mare si solleverebbero a protestare le varie associazioni ambientaliste, già lo fanno con la campata unica, figuriamoci con 2 pilastri “PERICOLO SCONVOLGIMENTO FAUNA MARINA” daccordo ci puo’ essere, ci sarà certamente, ma queste persone non tengono conto delle montagne di spazzatura che ci sono nel fondale e che si è potuto evincere da qualche ripresa sottomarina, quindi sconvolgimento tanto quanto, poi si sa bene che non si puo’ fare una frittata senza rompere le uova, al posto del viceministro attuale verificherei la fattibilità di queste alternative, ma non per far parlare o discutere ancor di piu’, con la tecnica attuale 1 campata lunga 3 km mi sembra esagerata, io sono fra quelle persone che vuole un attraversamento, anche anonimo, banale, che non abbia attrattiva turistica, ma basta che si attraversi in maniera stabile.

      Rispondi
      • Capitano mio capitano 7 mesi fa

        no vabbe’…la fantascienza…

        Rispondi
    • Capitano mio capitano 7 mesi fa

      Senza contare che Palermo Roma ci stai minimo 12 ore con costi di benzina e pedaggi stratosferici mentre puoi imbarcarti la sera e arrivare fresco e riposato e con la doccia fatta la mattina dopo impiegando lo stesso tempo e spendendo la metà..e senza il rischio di morire sulla Salerno Reggio Calabria

      Rispondi
      • info 7 mesi fa

        si certo ma anche arrivare a Genova, Salerno etc, fatti i dovuti conti conviene piu’ il traghetto che se anche paghi di piu’ come cifra totale non hai l’incombenza di farti tutti i kilometri dell’autostrada, ma l’italia non si ferma solo sull’autostada del Sole, ma anche puglia etc etc, ecco perchè sono propenso ad un attraversamento stabile e non essere obbligatoriamente vincolati ai Traghetti o meglio alla ditta proprietaria dei traghetti che poi è sempre UNA quindi in pratica non ha nessuna concorrenza.

        Rispondi
  3. Fabio 7 mesi fa

    Sarebbe interessante sapere chi rappresenta questo signore mai sentito…

    Rispondi
  4. Salvatore Leone 7 mesi fa

    Vorrei vedere una volta per tutte che si faccia questo ponte.

    Rispondi
  5. Giorgio 7 mesi fa

    Il ponte sullo stretto è necessario, non fatevi influenzare dai pessimisti che sono contrari.
    Adesso basta proclami, apriamo subito il cantiere per costruire quest’opera strategica.

    Rispondi
  6. letterio 7 mesi fa

    il ponte e’ super importante e’ portera’ molto turismo che significa lavoro

    Rispondi
    • Capitano mio capitano 7 mesi fa

      Gia’ me li vedo centinaia euro di benzina più centinaia di euro di pedaggi per arrivare dalla Francia dalla Germania dal Nord d’Italia attraversando la splendida Salerno ReggioCalabria per poi infilarsi nella meraviglia della Messina Palermo o Messina Catania 15/18/20 e più ore di viaggio in macchina…invece di prendere un aereo per pochi euro e un viaggio di un’ora…si si me li vedo proprio sti turisti…magari da Roma a Palermo in treno…13 ore…si si serve proprio il ponte

      Rispondi
  7. Emigrato per buona politica 7 mesi fa

    Ma come s’inserisce un commento?
    Senza che si cancelli tutto prima di inviare

    Rispondi
    • info 7 mesi fa

      in effetti non si cancella, ma te lo porta GIU’ nella pagina, visto che il sito ti fa il refresh di frequente, conviene molte volte scrivere in un BLOCCO NOTE e poi fare copia e incolla

      Rispondi
  8. logaritmo 7 mesi fa

    Nel frattempo l’umanità si sarà estinta e il ponte lo leggeremo nei giornali dell’aldilà. Italia cialtrona.

    Rispondi
  9. alias 7 mesi fa

    TAV e ponte di Messina non sono compatibili. In nessun ponte sospeso a grande campata passa una linea ferrata. Nel ponte a più grande campata del mondo, l’Akashi Kaikyō (1991 mt), e nel Storebæltsbroen, con la più grande campata in Europa (1624 mt) NON passa la ferrovia. Nel dettaglio nel caso dell’ Akashi Kaikyō Il progetto iniziale prevedeva anche il traffico ferroviario però, in una fase successiva, è stata cassata. In quello europeo strada e ferrovia corrono per un certo tratto ma al momento del gran salto sul ponte ci passa solo la strada. La ferrovia prende la via di un tunnel sottomarino. Se a questo aggiungiamo l’elevatissimo rischio sismico delll’area dello stretto e i venti a carattere ciclonico che battono la zona mi pare evidente come la realizzazione di un opera faraonica come il ponte in un contesto infrastruttuale da 3° mondo sia un colossale spreco di risorse pubbliche.

    Rispondi

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