In Sicilia 3.600 posti letto contro il Covid, ecco la distribuzione

In Sicilia 3.600 posti letto contro il Covid, ecco la distribuzione

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CORONAVIRUS
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PALERMO – Sono complessivamente circa 3.600 i posti letto dedicati alle cure del Covid-19 in Sicilia previsti nell’incremento dell’assistenza sviluppato dall’assessorato regionale alla Salute e condiviso con il Comitato tecnico scientifico. I posti, individuati in strutture pubbliche e private di tutto il territorio siciliano, comprendono terapie intensive, degenze ordinarie e ricoveri in strutture dedicate alle cure in bassa complessità.

“Prosegue l’assistenza sanitaria per le altre patologie”

Lo sviluppo del piano voluto dal governo Musumeci ricalca una proiezione dell’andamento epidemiologico per singole aree con una soglia di stress maggiorato rispetto all’attuale situazione pandemica nell’Isola, “ma soprattutto – evidenzia una nota della Regione – tiene conto del mantenimento dell’assistenza sanitaria per le altre patologie non Covid”. La Sicilia, infatti, è una delle Regioni che al momento non ha sospeso le cure diverse dal coronavirus né ha ridotto gli interventi programmati.

Previste due scadenze temporali

Sono previsti due scaglioni temporali, 15 novembre e 30 novembre, entro i quali saranno approntati i posti letto da parte dell’Aziende del sistema sanitario regionale. In particolare le terapie intensive raggiungeranno, all’ultima scadenza, 416 posti dedicati esclusivamente al Covid a cui potranno aggiungersi posti di terapia sub-intensiva convertibili a seconda delle eventuali necessità. Le degenze ordinarie raggiungeranno 2.384 ricoveri dedicati, mentre saranno 812 i posti letto a disposizione nelle strutture a bassa complessità.

Le Città Metropolitane

Nei territori delle Città Metropolitane, particolarmente interessate dal contagio da Covid-19, sono previsti complessivamente 251 posti di terapia intensiva e 1.502 per i ricoveri ordinari, la restante dotazione è stata distribuita nelle altre province della Sicilia. A completare l’offerta sanitaria, anche il contributo delle strutture non ospedaliere dedicate alla pandemia. Sul modello dei Covid hotel, attivati dalla Regione Siciliana già nell’aprile scorso (adoperati da soggetti in quarantena o isolamento, migrati, turisti), “è particolarmente significativo infatti l’apporto dei Centri per le cure a bassa complessità dedicati a quei pazienti che non necessitano di un ricovero in ospedale pur avendo bisogno di assistenza sanitaria – ancora la nota -. Tali strutture sono già operative in larga parte del territorio regionale e vanno ad integrare l’intera proposta studiata dalla Regione per fronteggiare l’emergenza”.

I posti letto nelle province

Questa la distribuzione dei 427 posti di terapia intensiva: Agrigento, 30; Caltanissetta, 36; Catania, 105; Enna, 22; Messina, 39; Palermo, 107; Ragusa, 33; Siracusa, 26, Trapani, 28. I posti per ricoveri ordinari saranno distribuiti così: Agrigento, 160; Caltanissetta, 140; Catania, 595; Enna, 140; Messina, 236; Palermo, 671; Ragusa, 152; Siracusa, 170, Trapani, 120. Per le cure a bassa complessità è stata prevista, infine, questa dislocazione: Agrigento, 98; Caltanissetta, 50; Catania, 120; Enna, 30; Messina, 110; Palermo, 280; Ragusa, 32; Siracusa, 50; Trapani, 42.

“Tre livelli di complessità”

Alcuni di questi numeri erano stati anticipati dalla presidente della sesta commissione dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo a margine dell’audizione di Razza riguardo al potenziamento delle strutture Covid. “L’assessore Razza – spiega La Rocca Ruvolo – ha illustrato la pianificazione dei posti letto per i pazienti Covid già valutata positivamente dal Comitato tecnico scientifico regionale. Il piano individua tre livelli di complessità per affrontare la gestione dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere”.

L’ipotesi delle sale operatorie

“E’ stata prevista anche una pianificazione per la bassa complessità finalizzata a garantire un adeguato turn over nei reparti per acuti, valorizzando così l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri e garantendo un utilizzo più adeguato delle risorse disponibili – ancora La Rocca Ruvolo -. La pianificazione è programmata in assenza del blocco dei ricoveri ordinari e delle normali attività di day hospital e ambulatoriali. Per quanto riguarda la programmazione del possibile ulteriore aumento dei posti letto necessari per terapie intensive può essere garantita dalla riconversione di sale operatorie”.


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