Il ragazzo che sta per tornare, la mamma: "Sapevo che era Vito" - Live Sicilia

Il ragazzo che sta per tornare, la mamma: “Sapevo che era Vito”

Il corpo trovato sulla spiaggia calabrese è di Vito Lo Iacono. Adesso il ritorno a casa.
'NUOVA ISIDE'
di
2 min di lettura

PALERMO- Ciao ragazzo, ora che stai per tornare a casa, dimentica il dolore, se puoi, affidati al vento che ti porterà tra le braccia di tua madre Rosalba e di Giovanna (nella foto), la donna che ami. Ti hanno cercato senza darsi pace, hanno cercato il tuo corpo, o quello che ne restava: la battaglia da combattere, la resa da non dichiarare. Per gli altri eri Vito Lo Iacono, il pescatore, morto nel naufragio del peschereccio ‘Nuova Iside’. Per la donna che chiamavi mamma sei il cuore, non un pezzo, tutto. Per la donna che stringevi tra le braccia sei la felicità dell’oggi che illuminava il domani e che è stata affondata insieme con la nave di cui eri il capitano.

Quanta strada che hai fatto, ragazzo, fino a quella spiaggia calabrese, dove sei arrivato, stanco di troppa morte: tu, tuo padre Matteo, tuo cugino Giuseppe. Che bella squadra che eravate. Loro, più grandi di te, ma tu, Vito, con la tua faccia seria seria, sembravi tu il padre, la terraferma che si lasciava bagnare, come un’isola, dagli scherzi degli altri. E gli altri erano onde sulla rotta dei tuoi sogni. E quanta risacca hai conosciuto in vita, prima di morire. Gli sguardi che ancora resistono nelle foto, le dita che si incontrano dopo una vita di prove generali, le mani che rimboccano le coperte, e che importa se ‘il bambino’ ha ormai la barba. Perché il cuore di una madre non cambia mai.

Quel cuore ha i tuoi lineamenti e proprio oggi ha sussultato, anche se l’aveva detto: “Quello è il mio Vito”. E poi ha aggiunto, Rosalba: “Io lo sapevo che era lui”. Dal primo sguardo a una foto. E non c’erano stati dubbi. E c’è un doppiofondo difficile da raccontare: la svolta che si compie nel ritrovamento del corpo del figlio su cui piangere, ma pure una lacrima definitiva che si aggiunge a un milione di lacrime. Le madri sperano sempre e non si rassegnano mai, perfino oltre le regole della vita e della morte. Sono madri per questo. Il tuo corpo, Vito, conferma che una parte della storia è davvero finita e che c’è un funerale da preparare.

Adesso ci sarà da scrivere la verità. Adesso noi tutti sappiamo che i resti trovati sulla spiaggia di San Ferdinando in Calabria sono tuoi, che appartenevano a Vito Lo Iacono. Ci sono le carte bollate della Procura a confermarlo. Ed è un amarissimo atto di provvidenza, in attesa della giustizia, che divide l’anima in tante zone reciprocamente ignote.

Ciao ragazzo, dimentica il dolore. Niku, il cane in miniatura, il tuo compagno di stanza, gratta ogni sera la porta di casa, chiedendo di te. Rosalba ha organizzato le magliette per le esequie. La tua Giovanna, forse, si concederà quel pianto che la sua volontà di sorreggere gli altri le ha spesso negato. Ma ora stai per tornare, Vito. Finalmente, stai per tornare a casa.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI